UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA
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Roma, 11.8.1998


Informativa sulla situazione relativa allo status dirigenziale
per Ricercatori e Tecnologi.


Sembra necessario riassumere la situazione relativa allo status dirigenziale per Ricercatori e Tecnologi, anche a causa di notizie false e tendenziose che sono state di recente diffuse.

Come e' noto, il D.Lgs. 396 all'art.1, comma 3 recita: "Mediante appositi accordi tra l'ARAN e le confederazioni rappresentative ... sono stabiliti i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini. I dirigenti costituiscono un' area contrattuale autonoma relativamente a uno o piu' comparti. Resta fermo per l'area contrattuale della dirigenza del ruolo sanitario quanto previsto dall' art. 15 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modifiche ... Per le figure professionali che, in posizione di elevata responsabilita', svolgono compiti di direzione o che comportano iscrizione ad albi oppure tecnico scientifici e di ricerca, sono stabilite discipline distinte nell' ambito dei contratti collettivi di comparto."

Tutta la questione dell'applicazione di tale decreto e' stata finora affrontata solo a livello di accordi quadro, cioe' a livello di trattativa tra ARAN e le Confederazioni sindacali.

Le Organizzazioni sindacali non aderenti ad alcuna Confederazione, anche se rappresentative (ad esempio quelle dell'area medica), non hanno mai potuto avere alcun tipo di relazione sindacale con ARAN su queste materie.*

Inoltre, una serie di recenti norme legislative e di accordi stipulati con ARAN sempre a livello confederale hanno drasticamente ridotto il numero delle Organizzazioni sindacali certificate come rappresentative nei comparti, con conseguenze anche per la rappresentativita' delle Confederazioni piu' piccole. Solo CGIL, CISL, UIL e CIDA non hanno avuto problemi.

Pertanto, solo le Organizzazioni sindacali rappresentative ed affiliate ad una Confederazione hanno potuto difendere al tavolo delle trattative attraverso le rispettive Confederazioni le posizioni dei loro affiliati. Nel Comparto ricerca queste Organizzazioni sono CGIL-SNUR, CISL-Ricerca, UIL-PA e UNIRI(ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca).

Con una serie di giochi ad incastro tale possibilita' e' stata ulteriormente ridotta da ARAN. Infatti:

a) nell'accordo quadro del dicembre 1997 sulla definizione dei comparti (stipulato solo il 2 giugno 1998), dove sono stati tra l'altro riconfermati i precedenti Comparti (con l'aggiunta, per la ricerca, di alcuni enti tra cui ANPA), con l'art.11, comma 1 lettera

b), la collocazione contrattuale dei soggetti ricompresi nelle "specifiche discipline" come previste dal D.Lgs. 396/97 è stata rinviata ad un successivo accordo quadro.

c) Tale accordo e' stato poi surrettiziamente ritardato, cosi' da farlo precedere da un accordo su una materia totalmente estranea, le prerogative sindacali (permessi, diritti vari, ...), in cui ancora surrettiziamente e' stata "anticipata" la definizione della materia di cui all'art.11, comma 1 lettera b), cioe' della collocazione contrattuale delle "specifiche discipline", tra cui i R&T: "Art.6, comma 4: "Con il presente contratto, ai fini dell'accertamento della rappresentativita', si da' applicazione all'art.11, comma 1 lettere b) e c) del CCNL quadro sulla definizione dei comparti di contrattazione stipulato il 2 giugno 1998, per quanto attiene la collocazione dei segretari comunali nel comparto Regioni - Autonomie locali e le specifiche tipologie nei comparti degli Enti pubblici non economici e delle Istituzioni ed enti di sperimentazione e ricerca." In base a cio' UNIRI(ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) e' stata ricompresa tra le OO.SS. rappresentative del personale non dirigenziale, indicando con cio' l'inclusione dei R&T nel contratto di tale personale, cioe' nel cosiddetto contratto dei livelli.

d) Successivamente, il 29 luglio, e' stato stipulato l'accordo quadro sulle aree dirigenziali, in cui, in forza dell'accordo di cui al punto precedente, non risultano ricomprese le figure professionali dei R&T. Cio' e' avvenuto nonostante una presa di posizione a favore dei R&T del Comitato di settore del Comparto ricerca, al quale l'ANPRI e l'UNIRI avevano fatto pervenire le proprie argomentazioni in merito (vedi comunicato del 9 Luglio). I Comitati di settore, come e' noto (vedi D.Lgs. 396/97) hanno compiti di indirizzo nei confronti dell'ARAN.

Di tali accordi i firmatari sono ARAN e le Confederazioni. Si tratta di accordi quadro su materie intercomparto e di portata generale, con forti implicazioni per la rappresentativita'. Quello sulle prerogative sindacali, ad esempio, stipulato il 7 Agosto (preintesa del 3 Luglio), ad esempio, azzera tutte le prerogative delle Confederazioni che non vi aderissero. CIDA ha percio' dovuto firmare, ma, grazie alla federazione di UNIRI(ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) a CIDA, ha portato in trattativa le istanze dei R&T ed ha posto a verbale sull'argomento delle impegnative dichiarazioni, in cui, tra l'altro, si riserva ogni azione necessaria a tutelare i loro diritti a non essere inclusi nel contratto dei livelli. Infatti sta preparando dei ricorsi sulla materia.

A questo proposito si fa rilevare che il ricorso e' possibile, pur avendo CIDA firmato l'accordo, perche' riguarda una questione di legittimita', essendo l'accordo in contrasto con la legge delega n.59/97.

La posizione assunta dalla CIDA, coerente con la recente apertura alle alte professionalita' (vedi Comunicato del 23 Luglio), rappresenta un'importante novita' soprattutto nel settore pubblico e in particolare nel Comparto ricerca. Con essa infatti la CIDA, sigla tradizionalmente "concorrente", in quanto rappresentativa dei dirigenti amministrativi, ha avviato una politica di sostegno della professionalita' e dei diritti dei R&T degli EPR. A questa scelta confederale dovranno necessariamente adeguarsi, per il semplice fatto di aver sottoscritto la nuova linea politica della Confederazione, le sigle affiliate, alcune delle quali in passato hanno mostrato ostilita' all'inclusione dei R&T nell'area dirigenziale.

Il Segretario Generale ANPRI-EPR e Presidente UNIRI
Dott.sa Vincenza Celluprica
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* Anche su materie come i Decreti delegati sulla riforma del sistema della ricerca pubblica, il Governo convoca ormai solo le Confederazioni firmatarie degli accordi intercompartimentali, come quello sul costo del lavoro.