L'ANPRI-EPR, in previsione dell'apertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei Ricercatori e Tecnologi delle Istituzioni ed Enti di Ricerca e Sperimentazione, ribadisce che tale contratto debba continuare ad essere inserito nell'Area della Dirigenza e delle specifiche tipologie professionali, come in piu' sedi legittimamente riconosciuto, e pertanto continuera' a ricorrere ad ogni strumento politico e legale affinche' tale diritto non sia disconosciuto.
E' altresi' ferma convinzione dell'ANPRI-EPR che questo stesso contratto debba essere applicato anche ai Ricercatori e Tecnologi dell'ENEA, cosi' come indicato nel decreto di riordino dell' Ente, senza altri indugi e/o manovre dilatorie che penalizzerebbero ulteriormente questo personale.
L' ANPRI-EPR ribadisce, inoltre, che, come confermato recentemente dal Decreto di Riordino del CNR, il reclutamento e la progressione di carriera dei Ricercatori e Tecnologi debba avvenire, per tutti i tre livelli, previo espletamento di concorsi pubblici. Le sempre piu' legittime e pressanti aspettative dei Ricercatori e Tecnologi (di ruolo, precari e sottoinquadrati) a concorrere per una adeguato riconoscimento della propria accresciuta professionalita' devono trovare risposta, a regime, nei piani triennali di attivita' dei singoli Enti e, nel transitorio, in norme contrattuali che costringano gli Enti a bandire in tempi rapidi concorsi per un numero di posti congruo con le effettive esigenze, al fine di porre rimedio alla miopia culturale degli Enti culminata nella scellerata e pluriennale penuria di concorsi, che mortifica la professionalita' dei Ricercatori attualmente in servizio ed ai quali si richiedera' la formazione della generazione dei Ricercatori del futuro.
L' ANPRI-EPR si impegna a che, nel prossimo Contratto, siano definite positivamente quelle code contrattuale contenute nel vigente Contratto e mai risolte, quali il superamento dell'orario di lavoro col conseguimento del piu' consono "impegno di lavoro" e il riconoscimento economico derivante da invenzioni e brevetti.
L' ANPRI-EPR si impegna inoltre a che l'anzianita' maturata da Ricercatori e Tecnologi nel corso di contratti a tempo determinato (art. 36 Legge 70/75, art 23 DPR 171/91) trovi pieno riconoscimento da parte degli Enti nel passaggio a personale di ruolo.
L' ANPRI-EPR intende, infine, sottolineare che notizie circolate negli
ultimi tempi su una presunta acquiescenza dell'ANPRI-EPR al contratto
unico per tutto il personale sono prive di qualsiasi fondamento;
quanto alle linee delle proposte contrattuali che CGIL CISL e UIL
stanno elaborando e che emergono dai loro primi documenti, l'ANPRI-EPR
non puo' che giudicare inaccettabile ogni proposta che porta alla
distruzione del ruolo e della carriera del Ricercatore e Tecnologo,
attraverso modifiche dei 3 livelli e dei relativi profili, surrettizi
passaggi di livello a costo zero, possibilita' di accesso ai livelli
con modalita' diverse da quella del concorso pubblico. Il conseguente
isolamento del personale scientifico degli Enti di Ricerca nell'ambito
della comunita' scientifica nazionale sarebbe un gravissimo danno per
il sistema della Ricerca pubblica extra universitaria e la premessa
per il suo definitivo affossamento.
La Segreteria Nazionale ANPRI-EPR
Roma, 8 aprile 1998