Cuore

 

(bambini che corrono e giocano)

 

Ricordo ancora il primo giorno a scuola,

le mie matite, i pennarelli blu,

che lontano, ah, quel tempo, come vola,

verdi giorni che non tornan più.

 

Quanti giorni su quei neri banchi,

quanti sogni, non ricordo più,

ma un pensiero assopito, si fa avanti,

è quel libro che leggi ora tu.

 

 

Il mio tamburino sardo,

corre senza aver paura,

alto tiene il suo stendardo,

messaggero di ventura...

 

Va, parte il bastimento,

Genova è ormai lontana,

Marco va nel nuovo mondo,

terra sudamericana...

 

 

Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicità,

continui a far sognare i ragazzi d'ogni età,

mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scorderò,

le pagine d'amore forse tuonino da un po'...

 

Ma ieri ho visto il mio ragazzo che

toglieva un po' di polvere da te.

 

 

(bambini che corrono e giocano)

 

In castigo dietro alla lavagna,

quante macchie con l'inchiostro blu.

Con la mente che naviga e sogna,

su quel libro che leggi ora tu.

 

 

Lo scrivano fiorentino,

nel profondo della notte,

sfili sotto il lumicino,

cento e mille e più fascette...

 

La vedetta in alto sale,

grande impegno è il suo valore,

Fiorin cerca l'ufficiale,

copre tutto un tricolore...

 

Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicità,

continui a far sognare i ragazzi d'ogni età,

mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scorderò,

le pagine d'amore forse tuonino da un po'...

 

Ma ieri ho visto il mio ragazzo che

toglieva un po' di polvere da te.

Ma ieri ho visto il mio ragazzo che

toglieva un po' di polvere da te.

 

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