Anche quest'anno l'apertura ufficiale (il festival/incontri era già iniziato nei giorni precedenti) del Jazz e Dintorni a Mogliano Veneto è stato aperto da un concerto di eccezionale spessore. Sul palco vi erano Gonzalo Rubalcaba al pianoforte, Carlos Henriquez al contabbasso e Igancio Berroa alla batteria. Una serata in cui gli sguardi si sono catalizzati per tutta la durata del concerto sulla scena dove Ignacio Berroa, proprio a Mogliano ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno, celava la complessità di una ritmica impressionante con un suono semplice e all'apparenza facile da sostenere. Ritmi infiniti e quasi impercettibili su cui Rubalcaba - che a dispetto della sua giovane età ha collaborato con mostri del jazz quali Dizzy Gillespie, Paul Motian, Charlie Haden e Joe Lovano - costruiva con una spontaneità unica ed una carica espressiva disarmante scale armoniche e tonali picchiando con decisione e delicatezza, con forza o accarezzando i tasti neri e bianchi del suo pianoforte in una pulizia di suono davvero eccezionali. Di notevole spessore anche l'apporto di Carlos Henriquez che certamente in mezzo ai due partner non ha sfigurato, anzi tutt'altro: spesso "nell'ombra" dei due come nome, sulla scena sa ritagliarsi i suoi spazi musicali e da protagonista scivolando in modo eccelso sulle corde del suo contrabbasso. Una musica, quella offerta dal trio, praticamente perfetta nella fusione dei tre strumenti in un unici solidale suono e ritmo jazz. Un'altra occasione, che ci ha offerto il Circolo Culturale Caligola, assieme al Comune di Mogliano, per ascoltare questi grandissimi jazzisti cubani già apprezzati lo scorso anno fusione del loro jazz con i ritmi brasiliani di un altro mostro sacro della musica sudamericana come Joao Bosco. stefano cavagnis