Anche se si tratta di un ritorno "al passato", l'apertura della nuova
stagione teatrale accoglierà i cittadini di Mestre con una veste completamente
nuova.
Si potrà vedere il Teatro Toniolo, oramai con 90 anni sulle spalle - è
nato nel 1912 per volere dei fratelli Toniolo, titolari di un'impresa
edile -, in occasione del concerto dell'orchestra della Fenice il prossimo
6 dicembre che lo inaugurerà ufficialmente, come non lo si vedeva più
da oltre cinquant'anni, ovvero nella sua forma originale prima dei grandi
stravolgimenti architettonici e funzionali degli anni '50.
Anni in cui si cercava di creare nuovi spazi per i nuovi interessi della
città, il cinema ad esempio, o le sale da ballo, e poco dopo anche la
Tv (molti mestrini di una certa età ricorderanno la sospensione
degli spettacoli per poter "proiettare" Rischiatutto). Ora il Comune
- che ha acquistato il Teatro durante l'ultimo periodo della Giunta Cacciari
-, con l'avvallo di un gruppo di architetti e ingegneri, grazie alle nuove
tecnologie potrà riportare il teatro in una configurazione maggiormente
funzionale alla sua vocazione, appunto, di teatro per la città, nel quale
troveranno spazio anche la musica e la danza, ovviamente.
Fra le tante innovazioni che si potranno notare alla fine di questa seconda
ed importante fase dei lavori (ricordiamo che i lavori di restauro iniziati
con un primo stralcio nel 2001, sono stati condotti senza mai ostacolare
il normale svolgimento delle manifestazioni culturali), vi sarà il ripristino
dei palchetti, nelle nuove concezioni, con l'arretramento della galleria;
la disposizione delle poltrone in platea inclinate verso il centro della
scena; i nuovi rivestimenti, impianti e arredi che andranno a coprire
i sostanziosi lavori di risanamento e di consolidamento della struttura;
ma soprattutto si potranno notare le grandi finestre che saranno nuovamente
riaperte sui fianchi del teatro, rischiarando e dando pregio all'intera
struttura.
A seguire vi sarà un terzo stralcio dei lavori che andranno a completare
il corpo d'ingresso con la sistemazione dei piani superiori, la realizzazione
del foyer al primo piano e gli uffici al piano successivo, nonché la riscoperta
degli affreschi che adornavano le pareti. Nella terza fase dei lavori
verrà anche completato il palco, il sottopalco e la graticcia esaltando
così quelle già buone caratteristiche tecniche presenti nella struttura
del teatro Toniolo, come le due casse acustiche di risonanza ad esempio.
Altro fatto certamente positivo da sottolineare il contenimento dei costi
che ha visto impegnati per dei lavori così grossi e importanti 3 miliardi
di Lire nel 2001 e circa 2 milioni di Euro in questo 2002. Quindi dopo
tre anni di lavoro (il primissimo intervento è avvenuto nel 2000 con i
primi monitoraggi) il progetto esecutivo nato sulla scia dell'acquisizione
dello stabile, unico vero teatro Mestre tenendo presente che oramai
non v'è neppure più traccia del Teatro Balbi del 1700 o del teatro di
Piazza ferretto che eretto nell'800 è stato abbattuto nel 1908
risulta in un Comune grande come di Venezia una spesa davvero poco gravante
sul cittadino. Attendiamo di vedere l'opera finita... stefano cavagnis
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