di Ben Stiller
Ben Stiller oramai, dopo i grandi successi di Tutti
pazzi per Mary e di Ti presento i miei, lo conosciamo
tutti (purtroppo pochi lo conoscono per quel bellissimo film intellettualmente
dissociato di Mistery Man).
Come regista è alla sua prima prova, non lascia molto
da dire, forse un po' troppo "egocentrico", ma, d'altro canto, lo
esigeva il tema trattato. Il film? Demenzialmente simpatico, si
sorride, si gioca un po' il "chi è?", viste le infinite comparsate
eccellenti di personaggi famosi come il cantante che si vede anche
nella foto qui sopra.
Gustabile nei suoi 90' primi in cui non è richiesto
l'utilizzo di molta materia cerebrale. Ma questo lo si intuisce
direttamente dal "sottotitolo": 3% di grassi; 1% di attività cerebrale.
Quindi, assolto che il titolo Zoolander non ha alcun riferimento
al mondo degli animali, ma solo al cognome di Derek, supermodello
pluripremiato protagonista del film. Assolto che il film, talmente
è l'eccesso, non vuole nemmeno mettere in ridicolo il mondo della
moda e dei loro modelli fatti di vacuità.
Rimane inteso che il cast e tutto il film risultano
divertenti e ironici e permettono di passare un intera serata con
la testa altrove, senza preoccuparsi di ciò che di grave ci accade
attorno o degli omicidi eccellenti. Un momento! E se invece Ben
Stiller avesse ragione su ciò che c'è dietro al mondo della moda?
stefano cavagnis
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