JONIA

 
  • BIOGRAFIA

Nasce a Catania il 24 set 1984. Dall'età di otto anni studia canto ed ha avuto un interesse per la danza classica e moderna studiata per dieci anni. Ha partecipato a varie manifestazioni canore suscitando interesse e posizionandosi sempre tra i primi. Qualche apparizione televisiva ad Antenna Sicilia proponendo i successi del periodo. Con il passare del tempo cadono alcuni punti di riferimento adolescenziali e matura la convinzione di proporsi con cose più adatte al suo spirito d'essere. Il porgersi sempre in maniera semplice ha influenzato la caratteristica del canto, trasparente e lineare. Adesso concilia gli studi di psicologia a Palermo con le serate nei vari pub.

 
  • DA L'ISOLA CHE NON C'ERA N. 32

E’ il fuoco incandescente del vulcano il biglietto da visita di Jonia, un’eco del miglior Battiato autore anni ’90 che anche nel nome ricorda il paese natale del cantautore siciliano. Diciannove anni, gran bella voce, alcune manifestazioni canore alle spalle, con questi brani giunge ad una maturità artistica di primo piano.
Gli ottimi spunti che abbiamo apprezzato nei sette pezzi abbondano in particolare nelle due tracce a capo e coda del CD, A testa in giù, forse il più maturo da un punto di vista compositivo (“Ora che anche il sogno tace, cade flessuoso un occhio torvo. E l’angelo del povero, si chiede chi circonda una vecchia eco”), e Vite colorate, una dolcissima ballata dai colori moderni e intensi. E’ pop ammaliante, simpatico e coinvolgente.
I brani sono scritti e arrangiati da Alessandro Giurato, musicista attivo nel catanese già da diversi anni, eccetto Un altro mondo, che ha un coautore d’eccellenza come Juri Camisasca.
I testi non sono affatto banali, e Jonia mostra di avere già una sensibilità artistica fuori del comune: questa è musica per le nostre orecchie. (P.M.)

Per gentile concessione de L'isola che non c'era

 
  • IL BRANO CHE JURI CAMISASCA HA SCRITTO PER LEI

Un altro mondo
(Camisasca-Giurato)

E resto sola con te,
e già sento qualcosa di più.
Gli echi lontani che dal fondo arrivano a noi.
E vedo un immagine di questo giorno che va,
e nella tua immagine orizzonti che voglio incontrare.
Io non so cos’è. Io non so cos’è.
Poi d’istinto mi avvicino, nell’incanto comincio a volare.
E vado verso su, tra i monti e più in là.
Non ci sono nuvole sopra di me mi fermo qui ancora un po’,
finalmente libera di starmene così.

Ormai le parole non servono più.
Le impressioni che hai dentro sono chiare per me.
Il giorno non muore più.
Solo un ombra è dentro di me.
Ora so cos’è ora so cos’è.
Ho scoperto la mia meta vibrazioni a più dimensioni in te.
Andiamo sempre su, leggeri e indivisibili.
Un immenso cielo blu sopra di noi,
restiamo qui ancora un po’ in questo abbandono senza limiti.

Eh no! Non voglio più!
Farmi imprigionare dai luoghi comuni.
Eh si! Ora lo so!
Che il sentimento è il più puro dei sensi.
Non ci sono nuvole sopra di me mi fermo qui ancora un po’.
L’amore in questo mondo è possibile.

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  • CONTATTI

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jonia@jonia.com

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