Festa della S. Patrona - Anno Domini 1905 -
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La Basilica di Maria SS. della Catena,
fu costruita come tante altre Chiese su basi già esistenti, infatti già
dal IX° Secolo dopo Cristo, erano ancora visibili vecchi ruderi Bizantini sovrastanti la roccia. I lavori di costruzione del Tempio,
iniziati agli inizi del XVII sec. durarono tantissimi anni, e nel 1664
sembrerebbe che la Chiesa fosse già stata ultimata. Le statue scolpite da Tommaso
Amato e Baldassare Greco,
raffiguranti San Filippo e San Giacomo, sono i
guardiani della facciata barocca della Basilica. Internamente si ammirano tele
raffiguranti: San Marco del
Gramignani, Maria Alacoque del Vanni. L’organo costruito nel 1773 da Giuseppe
Platania di Acireale
collocato una volta nella Chiesa dell’Annunziata, diventò proprietà
del Comune dopo la soppressione degli ordini monastici nel 1866, e tramite
una permuta passò successivamente alla Chiesa. Nel 1612, dopo il miracolo della
sudorazione, trovò nuova collocazione la statua della Madonna della
Catena, pregevole monoblocco marmoreo, opera di scuola Gaginiana di sette
quintali circa.
La Statua
marmorea rinascimentale di perfetta fattura, collocata nel
dimenticatoio presso la Chiesa di S. Giacomo, in contrada San Francesco
fino
al 1612, come ci trasmette don Giuseppe Preximone, la Santa Patrona
che era l’Immacolata, dopo il miracolo della sudorazione, fu nominata
compatrona con S. Giacomo. La Chiesa di S. Giacomo fu
definitivamente abbandonata nella prima metà del secolo XVIII a causa dei
continui smottamenti del terreno.
Molti sono gli
ex voto che i miracolati hanno lasciato dipingere su latta, come
testimonianza dei veri fatti accaduti. Ogni anno, per
la ricorrenza della festa, si celebra la Santa novena; la fiera, concessa
nel 1565 dal marchese Lorenzo Gioeni che aveva la durata di dieci giorni,
purtroppo, da molti anni non
è più praticata. La festa in
onore della Santa Patrona termina la prima domenica di maggio. |