Il Castelluzzo com'era nel 1905


 

 

Il Castelluzzo una volta era collegato con il Castello tramite un passaggio segreto, il passaggio che era stato scavato nella roccia, fu tagliato agli inizi del XVII secolo per dar posto all’attuale Basilica: Maria SS. Della Catena.

Già posto d’avvistamento in Epoca Greca, fu punto strategico coi Normanni e con gli Aragonesi; Federico III durante la Guerra del vespro lo cinse d’assedio.

Il  22 giugno del 1905 furono ultimate le mura di cinta e quindi aperto al pubblico, nel 1933 si iniziò l’opera di rimboschimento dandogli così il dolce aspetto di giardino pensile.

Il Castelluzzo così com'è oggi

 

 

Anche qui come in Località Chiappazza, il luogo è sempre stato definito misterioso per la leggenda che ancor oggi si narra: “A chioccia chi Puddicini d’oru”  ovvero “La chioccia con i Pulcini d’Oro”. L’incantesimo è molto discordante nell'ambito delle “conoscenze popolari”, ma pare, che solamente un evento straordinariamente importante farà uscire questo tesoro. Naturalmente come sempre in questi casi, tutto accompagnato da cabalistiche evocazioni.

Si narra che, in un tempo imprecisato, un medium era riuscito a portare avanti l'incantesimo facendo apparire il tesoro. Anche in questo caso l'inosservanza delle regole, non solo fece scomparire il malcapitato, ma fece anche adirare lo spirito, il quale battè con forza il piede sulla roccia a tal punto da lasciarne l'impronta.