Guardando verso la vetta di Monte Balsamà, e precisamente in Contrada Chiappazza si vede anche a notevole distanza, una grossa pietra, dove esistono ancora, anche se quasi consunti dal tempo, alcuni segni incomprensibili che probabilmente risalgono all’Età del Ferro, cioè al periodo dei Siculi. Si raconta che in passato siano stati fatti tanti tentativi per impossessarsi di un tesoro sepolto in loco, ma sempre senza successo.

 

Secondo la leggenda, si dovrebbe tracciare un cerchio attorno alla gigantesca pietra, un medium con cinque o più persone dovrebbero successivamente entrare dentro il cerchio, e qui, senza infrangere le regole dettate, il medium potrà iniziare ad evocare misteriose cabalistiche.

           Si narra che una volta, qualcuno sia riuscito a far materializzare il tesoro, ma purtroppo, prima che lo spirito evocato desse il permesso di prenderlo, uno degli adepti lo toccò, improvvisamente tutto sparì, compreso il povero malcapitato...

 

 

          Come sempre la febbre dell’oro non sottrae nessuno, nemmeno gli ignoranti, ma nello stesso tempo fa rivivere ciò che non si riesce a capire…