Vincenzo Sardo Sardo e moglie


 

 

          Lo storico  Vincenzo Sardo Sardo, così chiamato per distinguersi da un omonimo cugino, nacque a Castiglione di Sicilia il 20 ottobre 1871, discendente da un’antica e nobile famiglia Siciliana, venuta dalla Sardegna nella seconda metà del XI sec., famiglia che scelse come prima residenza la città di Lentini. Il primo ceppo fu un tale Antonio Sardo, barone della terra di Motta Camastra, fra altri il cav. Gerosolimitano fra Narciso  Sardo. Un’altro ramo fu anche nella città di Trapani col titolo di barone di Fontana Coperta, di cui venne investito un Giuseppe Sardo nel 1720.

          La prima infanzia la divise tra Castiglione suo paese natio, e Randazzo dove condusse vita tra i Salesiani e dove compì i suoi studi. Malgrado non fosse titolato, non si fermò mai davanti allo studio, ed essendo discendente da una antichissima famiglia, ebbe sempre modo di consultare un fornitissimo archivio (Sardo) con relativa biblioteca. Nell’aprile del 1898 va in sposo a Maria Silvia Tuccari, come lui, anche la moglie, apparteneva ad una nobile famiglia castiglionese, consanguinea con quella dei Tuccari baroni di San Carlo.  Il Sardo fu autore della monografia “Castiglione Città Demaniale e Città Feudale” – Palermo 1910.  Dopo essersi sposato, qualche tempo dopo, entrò in difficoltà finanziarie per debiti trovati, ma lo zio Mario con testamento del 1908 lasciava in eredità al nipote Vincenzo, il fondo di Verzella, il fondo di San Vincenzo e la casa ancora esistente sita in Piazza Lauria appartenente alla famiglia Savoca ed in parte all’ufficio postale. Il suo spirito di ricercatore e studioso ne fanno uomo parco ed erudito, anche se purtroppo l’archivio che aveva raccolto nella sua villa di Verzella andò sfaldato ed in gran parte perso per incuria ed abbandono. Quattro dei  sei figli avuti, morirono giovanissimi, Stanislao invece morì nel 1975 e ripeteva sempre che il padre era sempre solito leggere tutto ciò che gli capitasse per mano. Vincenzo Sardo Sardo si spense a Catania il 29 Gennaio 1953; donna Maria Silvia Tuccari, invece, morì il 26 Gennaio 1966.