Via Pola

 

Pola, in serbo-croato Pula, città e porto della Croazia, sulla costa sud occidentale dell'Istria, in fondo a un ampio e profondo golfo dell'Adriatico settentrionale; 62.378 ab. Sede vescovile cattolica. Museo archeologico dell'Istria. Benché gravemente danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, P. ha conservato pregevoli edifici medievali e rinascimentali: la cattedrale, ricostruita nel XV sec., che ingloba parti di una basilica del V sec., restaurata; la chiesa gotica di San Francesco (inizi del XIV sec.), con bel portale; una cappella bizantina, già parte dell'abbazia di Santa Maria Formosa o del Canneto (VI sec.), con pregevole mosaico. Antica città della Venezia Giulia, già capoluogo della provincia italiana di Pola o dell'Istria, Pola è il centro culturale, economico e amministrativo dell'Istria. Allevamento di ostriche e frutti di mare. Sulla penisoletta a ovest della città, numerosi stabilimenti balneari. Turismo. Dapprima base navale, acquistò grande importanza come porto d'imbarco per l'olio, il vino e il frumento provenienti dall'interno e divenne una città assai fiorente, collegata a Trieste con la Via Flavia. Durante la guerra di Chioggia fu coinvolta nelle lotte tra la Serenissima e Genova e nel 1379 fu occupata e saccheggiata da forze genovesi vittoriose nelle sue acque su quelle veneziane comandate da Vettor Pisani. Austriaca, come il resto dell'Istria, dopo Campoformio (1797), francese dal 1806 al 1814, ritornò poi all'Austria che intraprese la costruzione di un grande arsenale militare e di imponenti opere di fortificazione che fecero di Pola la principale base navale dell'Impero austro-ungarico. Italiana dal 1920 (trattato di Rapallo) alla fine della seconda guerra mondiale, occupata dagli Iugoslavi (maggio 1945) e poi dagli Anglo-Americani (giugno), fu assegnata allo Stato Iugoslavo dal trattato di pace del 1947.