Via Aquileia

Aquileia Cittadina del Friuli-Venezia Giulia, situata in provincia di Udine, poco a nord della laguna di Grado, tra il fiume Natisone, a ovest, e l'Isonzo, a est. Fondata dai romani nel 181 a.C., fu importante nodo militare e commerciale dell'itinerario che conduceva alle terre danubiane e centro del traffico dell'ambra grazie alla sua posizione, al crocevia di importanti vie consolari (Annia, Iulia Augusta, Postumia). Godette di grande prosperità sotto l'imperatore Augusto, mentre in epoca tardoantica (IV secolo) fu spesso residenza imperiale e sede di una zecca. Devastata più volte dalle invasioni barbariche, nel 452 cadde sotto Attila e fu abbandonata dalla popolazione, che si rifugiò nelle isole della laguna di Venezia. Risorta nell'XI secolo come sede di un importante patriarcato, decadde nuovamente durante la dominazione austriaca per la concorrenza di Grado.

Conserva importanti testimonianze del passato, come il Foro (II secolo d.C.), le strutture del porto fluviale, il grande Mausoleo del I secolo d.C. (ricostruito), un sepolcreto risalente ai secoli I-III d.C., vari quartieri residenziali. Di grande interesse il Museo archeologico nazionale, che conserva materiali di scavo fra cui vetri, ambre, gemme incise e una ricca collezione di sculture. La celebre basilica romanica voluta dal patriarca Poppone (1021-1031) conserva il vasto mosaico pavimentale del precedente edificio del IV secolo e, nella cripta, alcuni affreschi medievali; il campanile, alto 73 m, è stato costruito nell'area di un'aula del IV secolo (probabile sede del concilio del 381 contro l'arianesimo), con ampio pavimento a mosaico, a sua volta eretta sopra costruzioni romane, fra cui una casa del I secolo a.C. L'economia locale è prevalentemente agricola (cereali, uva e frutta) e turistica