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Gen. Cadorna Cadorna,
Luigi
(Pallanza, Verbania 1850 - Bordighera, Imperia 1928), generale e
Maresciallo d'Italia (1924), capo di stato maggiore dal 1914 al 1917. Nato
in una famiglia di antiche tradizioni militari (il padre, Raffaele, fu
comandante supremo nella spedizione del 1870 che portò all'annessione di
Roma al Regno d'Italia), percorse nell'esercito tutti i gradi della
carriera fino a conseguire la carica di capo di stato maggiore (1914).
Organizzò l'esercito in vista dell'imminente ingresso dell'Italia nel
conflitto mondiale già in corso e quando il governo decretò l'intervento
(1915), sferrò l'attacco lungo il fiume Isonzo e sulle alture del Carso.
Dopo avere arginato l'offensiva austroungarica del maggio-giugno 1916 (la
Strafexpedition), spinse la V armata alla conquista di Gorizia. Nel
gennaio del 1917 partecipò alla conferenza interalleata di Roma, in cui
cercò senza successo di convincere gli Alleati a inviare otto divisioni
in Italia. Una serie di offensive sull'Isonzo con risultati inconcludenti
e con costi umani pesantissimi gli alienarono le simpatie sia all'interno
del governo sia fra le truppe, dove gli episodi di insubordinazione si
fecero più frequenti. Giudicato il principale responsabile della disfatta
di Caporetto (ottobre 1917), fu costretto a lasciare il comando
dell'esercito e venne sostituito dal generale Armando Diaz. Divenuto senatore del regno dal 1913, ottenne nel
1924, per volere di Benito Mussolini, il titolo di Maresciallo d'Italia. |