Akhetaton - L'Orizzonte di Aton

Akhetaton ( o Tel-el-Amarna come è chiamata oggi ) fu una città piuttosto singolare e anomala in quanto, quando diventò capitale, non fu mai effettivamente abitata come qualsiasi altra città egiziana.
La città è circondata da un anfiteatro naturale di colline ed è delimitata da 15 grandi stele scolpite nella roccia e situate lungo tutto il suo perimetro. Sulle stele viene mostrato il sovrano, Akhenaton, in compagnia della moglie e delle figlie nell'atto di adorare il nuovo dio di Stato, Aton.

Le iscrizioni incise sulle stele affermano che tutta la famiglia dovrà essere seppellita all'interno dei sacri limiti della città. Ad Akhetaton nessun sepolcro fu mai completato e probabilmente soltanto pochi di questi furono effettivamente utilizzati. Infatti, subito dopo la morte del sovrano, per salvare i corpi dei defunti dalla violenta reazione scatenatasi contro di lui ed i suoi seguaci, questi vennero quasi sicuramente rimossi e lasciati riposare in luoghi più "tranquilli".

La città di Akhetaton era molto semplice e, costruita sulla sponda orientale del Nilo, aveva assunto uno sviluppo lineare. Non penetrava assolutamente nel deserto e soltanto una piccola via veniva utilizzata per raggiungere le necropoli. Furono costruiti numerosi chioschi che erano utilizzati per adorare il dio solare Aton. La via principale, la più importante, chiamata Strada del Re o Viale Reale, fu costruita per unire i due estremi della città. Su di essa si affacciava i più importanti edifici pubblici. Il grande Palazzo Reale era stato concepito come un vero e proprio luogo cerimoniale e non come una semplice residenza. Le case della nobiltà, situate in un'apposita ampia area, erano tutte sfarzose e possedevano oltre ai bellissimi dipinti interni anche laghetti e giardini.

La nuova capitale quindi aveva più l'aspetto di una città-giardino e non un vero e proprio centro di potere come lo erano state Tebe e Menfi.
La vita vita di tutti i giorni ruotava praticamente intorno al suo re ed al suo dio.
Akhetaton fu costruita in solo tre anni e oggi è praticamente impossibile farsi un'idea ben precisa in quanto a testimonianza ci è rimasta soltanto la pianta. Di certo ci dovevano essere due grandi templi dedicati ad Aton che naturalmente dovevano presentare notevoli cambiamenti di stile in quanto il culto del nuovo dio solare si svolgeva praticamente all'aperto.

Akhetaton sarebbe potuta diventare una meravigliosa città se il suo re, un autocrate illuminato ma scostante e capriccioso non avesse disposto altrimenti : il suo barricarsi dietro alle mura della sua città e pregare il suo dio sembrò più che un nuovo fervore religioso una vera e propria fuga dalla realtà. Tutto quindi si ridusse ad una religione personale del faraone; egli non si preoccupò mai di propagandarla ne di fare proseliti al di fuori delle mura del suo palazzo. E il popolo che non era pronto a seguirlo oppure non non riusciva a capire cosa il re effettivamente voleva finì per considerare la nuova riforma religiosa come una bega tra il faraone ed il potere incontrastato dei sacerdoti di Amon.
Dopo la morte di Akhenaton, la sua città scomparve, velocemente come era stata costruita, e venne infine dimenticata ...


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