L’Impero Romano d’Oriente

 

 

Sotto la dominazione romana la regione visse un periodo relativamente pacifico; il confine meridionale ad Assuan fu solo di rado attaccato dagli etiopi. La popolazione comprendeva gruppi numerosi di greci, di ebrei e di altre etnie provenienti dall'Asia Minore. Per influenza delle lingue greca e semitica, in questo periodo si sviluppò la lingua copta. Alessandria, il grande porto sul Mediterraneo fondato da Alessandro Magno, rimase la capitale dell'Egitto, come lo era stata sotto i Tolomei, costituendo una delle più grandi città dell'impero romano, centro di un prospero commercio tra l'India, la penisola araba e il Mediterraneo. Fu sede della celebre biblioteca e giunse a contare circa 300.000 abitanti.

L'Egitto divenne un punto cardine nell'economia dell'impero, non solo grazie al raccolto annuale di grano, ma anche alle forniture di vetro, metalli e di altri prodotti dell'artigianato; il commercio introdusse a Roma le spezie, i profumi, le pietre preziose e i metalli rari provenienti dai porti del mar Rosso.

 

Per ottenere l'appoggio della popolazione locale e della potente casta sacerdotale, gli imperatori romani mantennero le antiche tradizioni religiose, tanto che il culto di Iside e di Serapide si diffusero in tutto il mondo romano, completarono o abbellirono i templi iniziati sotto i Tolomei, facendovi iscrivere i propri nomi (ancora visibili a Isna, Kawn Umbu, Dandara e Philae).

 

Le immagini


Dall’alto: la Moschea del sultano di Hassan al Cairo.

La stessa Moschea vista all’alba.

La maggior parte dei egiziani è musulmana ma  esistono anche minoranze cristiane: il centro principale del culto è il monastero di Santa Caterina.

L'Egitto fu inoltre un importante centro delle prime comunità cristiane; la locale chiesa copta, che aderì al monofisismo, si separò dalla Chiesa di Roma nel V secolo. Alla caduta dell'impero romano d'Occidente (476 d.C.), l'Egitto divenne possedimento dell'impero bizantino.

 

Impero bizantino Altro nome usato per designare l'impero romano d'Oriente, formatosi quando l'impero romano si scisse (V secolo d.C.). Ebbe come capitale Costantinopoli  nel 330 (l'antica Bisanzio, oggi Istanbul, in Turchia).

 

Dopo la suddivisione dell'impero voluta da Teodosio nel 395, divenne la capitale delle province romane d'Oriente, comprendenti gli attuali paesi della penisola balcanica, la Turchia, la Siria, la Giordania, Israele, il Libano, Cipro, l'Egitto e la parte orientale della Libia.

Nella seconda metà del VI secolo i longobardi occuparono gran parte dell'Italia bizantina, con le significative eccezioni di Roma, Ravenna, Napoli e parte dell'Italia meridionale, mentre i turchi avari depredarono e spopolarono i Balcani, seguiti da diverse popolazioni slave.

 


 


Ciò contribuì a trasformare in profondità le strutture culturali e istituzionali del sistema imperiale. L'assassinio dell'imperatore Maurizio (che regnò dal 582 al 602) diede vita alla prima delle sanguinose guerre per la successione che proseguirono nei decenni seguenti.

La vittoria di Eraclio contro i persiani nel 628, determinando la riacquisizione di Siria, Palestina ed Egitto, sembrò segnare l'avvento di un nuovo ciclo di prosperità. In realtà l'impero, ridotto allo stremo delle forze e attraversato da aspri conflitti religiosi apertisi tra opposte sette cristiane, si trovò impreparato ad affrontare il nuovo grave pericolo rappresentato dall'ascesa degli arabi, che tra il 634 e il 642 conquistarono Palestina, Siria, Mesopotamia ed Egitto, giungendo persino a porre l'assedio a Costantinopoli, senza successo, negli anni Settanta del VII secolo e nel 717-18.

 

Nel 600 il sorgere dell'Islam fu l'evento più significativo nella storia egizia. Maometto, il profeta dell'Islam, nacque a La Mecca nel 570 e morì a Medina nel 632. La Mecca divenne il centro spirituale della nuova religione. Dal 632 al 661 Medina fu il centro politico di uno stato musulmano unito sotto i califfi (vice reggenti) che succedettero a Maometto. Gli eserciti arabi conquistarono Siria, Egitto e la Persia Sassanide. Dopo la caduta dell'Egitto nel 642, la conquista musulmana si spinse verso ovest raggiungendo l'Africa del Nord e la penisola iberica.

 

 

La carta

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