Amenofi IV - Akhenaton

Con AMENOFI IV, l'astro di ATON, il dio che con i suoi raggi abbraccia l'intera Valle del Nilo, s'impose come unica divinità. Si trattò di una vera e propria rivolu­zione insieme religiosa e politica.

Lo strapotere fino a que­sto momento esercitato dalla casta sacerdotale di Tebe devota ad Amon fu infatti bruscamente interrotto e il potere del sovrano ne fu per contro rafforzato.

D'altro canto il mondo immaginato dalla rivoluzione di Akhenaton (il no­me che il re si attribuì) e dalla moglie, la bellissima  NEFERTITI, è un mondo nuovo: il culto del disco solare dai raggi splendenti è la manifestazione in fieri della democra­zia; al suo cospetto infatti tutti i sudditi sono uguali, dal momento che per loro Aton brilla uguale nel cielo. Solo oggi si incomincia a capire l'influenza capitale che il rin­novamento religioso voluto da Amenofi IV esercitò sul futuro pensiero occidentale. Se ne intuiscono i forti legami con l'Ebraismo e il culto di Javhè e si capi­scono di conseguenza le forti resistenze che incontrò e la rapida demolizione cui fu sot­toposto alla morte del suo promotore.

 

In un periodo storico in cui sarebbe stato necessario all’Egitto un faraone che portasse di nuovo il Paese ad uno stato di pace e tranquillità, quindi come già accaduto in passato, un re guerriero in grado di prendere energicamente in mano le redini del governo, appare invece Amenofi IV,il primo intellettuale della storia dell’umanità.

Amenofi IV, subito dopo essere salito al trono, assunse il nome di Akhenaton e diede vita ad una riforma religiosa che riportò notevoli ripercussioni nella vita culturale e politica egiziana. Il popolo egiziano vide l’introduzione del culto del dio solare " l’Aton ".

Akhenaton : uomo o donna ?


Quando la tomba di Akhenaton fu riscoperta nel 1880, si pensò che i ritratti della coppia reale rappresentassero due donne, a causa del curioso aspetto androgino del sovrano. Una spiegazione delle insolite fattezze del re è che egli soffrisse di un tumore alla ghiandola pituitaria, malattia nota come Sindrome di Frohlich. Alcuni effetti di questo scompenso sembrerebbero molto evidenti : la malformazione del teschio, la mascella a forma di lanterna, la testa sproporzionata rispetto al collo allungato, grasso eccessivo in zone che sono più indicative delle fattezze femminili e gambe sottili. Un effetto collaterale di questa malformazione è però l'infertilità, e i dedrattori di questa teoria hanno sottolineato proprio il fatto che Akhenaton, se fosse stato realmente ammalato, sarebbe stato incapace di generare le sei e più figlie con le quali è così frequentemente raffigurato, o potrebbe essere stato colpito in età avanzata.

Nella raffigurazione canonica, Aton fu rappresentato come il solito disco solare con il falco ureo, ma alla fine assunse la caratteristica forma del sole da cui discendono raggi terminanti in mani dispensatrici di vita  (letteralmente in mani che impugnano il geroglifico ankh che significa appunto vita ).

Questa nuova religione, valse ad Akhenaton il marchio di eretico presso i suoi successori, infatti dopo la sua morte il suo sigillo venne cancellato da tutti gli edifici e templi e il suo nome maledetto ed impronunziabile.
Akhenaton fu il primo, e forse troppo in anticipo sui tempi, ad avere la visione di un unico dio per tutti gli uomini e bisognerà attendere il Cristianesimo per avere un concetto così universale della divinità.

Nel sesto anno del loro regno, intorno al 1539 a.C., Nefertiti e Akhenaton lasciarono le residenze di Tebe e di Menfi per abitare nella nuova capitale dell'Egitto, AKHETATON , 'l'orizzonte di Aton', una città da fa­vola edificata su una terra vergine dove fino a quel momento nessuna di­vinità era stata venerata. TELL AL-AMARNA (il no­me odierno del sito) risuo­nerà tremilatrecento anni dopo come il nome della località che ospitò una del­le più stupefacenti rivolu­zioni artistiche e religiose della storia.

Aton è il dio della pace e della gioia e l'arte e l'architettura conobbero sotto il regno di Amenofi IV audaci trasformazioni Templi e palazzi si adattarono alla natura con cui entrarono in completa simbiosi. Il tempio di Aton, orientato verso est come sarà per le chiese dei primi cristiani, è a cielo aper­to. Qui canti e inni celebravano il miracolo della nascita e del tramonto del Sole.

 L’amore per gli animali, per gli uomini, per le piccole cose hanno inspirato ad Akhenaton il famoso Inno all’Aton che è tra le cose più belle della letteratura egizia. Inoltre non vedremo mai raffigurato il faraone mentre combatte oppure caccia, ma vedremo solo bellissime ed inusuali scene di intimità domestica.

Un’altra cosa che il culto dell’Aton modificò fu lo stile artistico.
Lo stile di Amarna è riconoscibilissimo dal modo in cui gli artisti cercano di raffigurare la realtà e nacquero le opere più squisite di tutta l’arte antica.
Anche il re è ritratto con tutti i suoi difetti fisici: spalle strette e spioventi, esile collo, torace mingherlino, il ventre molliccio e le cosce abnormi.
Poco dopo, inspiegabilmente, la citta sacra ad Aton si svuotò dei suoi abitanti e fu abbandonata alla sab­bia del deserto.

Ne sarebbero rimaste poche tracce, perchè il tempo record in cui era stata costruita ne determino la scarsa resistenza allo scorrere dei secoli.

Il regno di Amenofi IV duro diciassette anni.

Secondo alcuni egli avrebbe contratto matrimonio con la figlia primogenita e avrebbe poi governato insieme con SE­MENKARES, suo coreggente, fino a che non maritò la sua terza figlia, ANKHESENPATON, la futura sposa di Tu­tankhamon. Mori a trent'anni, in seguito a una lunga ma­lattia, lasciando l'Egitto in piena crisi, disarmato di fron­te ai vicini potenti.

Fu probabilmente in questa fase che il faraone ordinò il martellamento del nome e delle raffigu­razioni di Amon da tutti i templi che li riportavano: nes­sun segno doveva rimanere degli altri dei, questa era la condizione posta perche il disco di Aton brillasse ancora più forte.

Akhenaton morì intorno al 1334 a.C. Nella sua tomba, anche se sigillata, non fu trovata traccia della sua mummia forse portata in un nascondiglio più sicuro dai suoi stessi adepti.

Le Lettere di Tel-el-Amarna


Presso le rovine di Akhetaton, per un caso fortuito, sono state trovate delle tavolette d'argilla in grado in informarci sulla politica diplomatica internazionale della corte egiziana durante il regno di Akhenaton. All'inizio si pensava che fossero false ma poi ci si rese conto che si trattava della corrispondenza inviata ad Akhenaton da i vari sovrani sottomessi all'Egitto. Le lettere erano scritte in accadico, lingua internazionale del vicino Oriente. Ci sono lettere che promettono lealtà all'Egitto, altre di due re che si accusano a vicenda, addirittura una che si informava sullo stato di salute della Regina Madre. Si pensa che la maggior parte di queste lettere sia stata completamente ignorata da Akhenaton, troppo occupato a diffondere la sua nuova religione


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