Glossario della Cosmogonia Egizia

 

ELIOPOLI


Eliopoli, centro del culto del dio Sole, era originariamente dedicata ad Atum, dio del sole calante, considerato successivamente come una forma del dio Sole Ra. Nella letteratura teologica egizia la città compare come Per-Ra ("città di Ra"), di cui il greco Heliopolis ("città del sole") è una traduzione, mentre la Bibbia riporta i nomi di On, Aven e Beth-Shemesh.

 

Sebbene le sue origini risalgano al 2900 a.C., la città raggiunse il massimo sviluppo durante il Nuovo Regno, a partire dal 1570 a.C. ca., quando Ra, detto poi Amon-Ra, divenne la principale divinità del pantheon egizio. Sotto il faraone Ramesse II (XIII sec. a.C.) il tempio di Eliopoli, sede dell'archivio reale, conobbe la massima floridezza con i suoi quasi 13.000 schiavi e sacerdoti; a questi ultimi, noti per la loro erudizione, si deve quasi tutta la letteratura religiosa dell'antico Egitto. La città declinò sotto le dinastie successive, soprattutto dopo la fondazione di Alessandria (332 a.C.), e fu quasi ignorata dai Tolomei. Quando i romani occuparono l'Egitto, gli obelischi di Eliopoli furono prelevati e i muri degli edifici usati come materiale da costruzione per altre città.

 

OSIRIDE

 

Una delle principali divinità della mitologia egizia. In origine dio locale di Abido e Busiris, Osiride, che rappresentava il principio generatore maschile nella natura, era identificato con il sole calante; veniva dunque considerato signore del regno dei morti, la misteriosa regione posta sotto l'orizzonte occidentale. Osiride era fratello e sposo di Iside, dea della Terra e della Luna, che rappresentava il principio generatore femminile nella natura. Secondo una leggenda, Osiride, come re dell'Egitto, civilizzò il suo popolo con l'insegnamento della legge, dell'agricoltura e della religione. Venne assassinato dal suo malvagio fratello Seth, che ne fece a pezzi il corpo spargendone i frammenti; Iside, tuttavia, trovò e seppellì i suoi resti, e ogni luogo di sepoltura fu poi venerato come un luogo sacro. Il figlio Horus vendicò la morte del padre uccidendo Seth e ascendendo al trono. Osiride visse negli Inferi come signore dei morti, ma, attraverso Horus, fu anche considerato fonte di nuova vita.

 

   ( In mezzo la mummia del dio Osiride con a lato Iside a la sorella Nefti )

 

ISIDE

 

Nella mitologia egizia, dea della fertilità e della maternità. Gli egizi la credevano figlia del dio Keb ("Terra") e della dea Nut ("Cielo"), sorella e sposa di Osiride, giudice dei morti, e madre di Horus, dio del Cielo. Dopo la fine del Regno Nuovo nel IV secolo a.C., il centro del culto di Iside, al suo culmine, era Philae, un'isola sul Nilo in cui le venne dedicato un grande tempio costruito all'epoca della trentesima dinastia. Antichi racconti attribuivano a Iside poteri magici e spesso veniva rappresentata con sembianze umane e corna bovine. La sua personalità era ritenuta simile a quella di Hathor, dea dell'amore e della gaiezza. Il culto di Iside si diffuse da Alessandria in tutto il mondo ellenistico dopo il IV secolo a.C.: in Grecia comparve associato al culto di Horus, suo figlio, e di Serapide, divinità che deriva forse da una fusione di Osiride e Api.

Lo storico greco Erodoto identificò Iside con Demetra, la dea greca della Terra, dell'agricoltura e della fertilità. Il triplice culto di Iside, Horus e Serapide fu poi introdotto (II secolo a.C.) a Roma e divenne una delle più diffuse ramificazioni della religione romana. In seguito si procurò una cattiva fama a causa di alcuni rituali licenziosi, e ci furono consoli che cercarono di eliminare o limitare il culto di Iside: a Roma si estinse definitivamente dopo l'istituzionalizzazione del cristianesimo, mentre gli ultimi templi egizi di Iside furono chiusi a metà del VI secolo d.C.

 

ANUBI


Nella mitologia egizia, dio dei morti a cui gli egizi attribuivano la funzione di giudicare le anime dei defunti raffrontando il peso del cuore del morto con quello della verità. Nelle raffigurazioni artistiche compare con una testa di sciacallo. Nella mitologia greca Anubi fu talvolta identificato con Ermes.

 

HORUS


Nella mitologia egizia, dio del cielo, della luce e della bontà. Una delle principali divinità egizie, Horus era figlio di Iside, dea della natura, e Osiride, dio del mondo sotterraneo; quando Osiride fu ucciso dal suo malvagio fratello, Seth, dio dell'oscurità e del male, Horus vendicò la morte del padre uccidendo suo zio. Solitamente raffigurato in figura di falco (o con testa di falco), è rappresentato anche come un bambino con un dito sulle labbra (e per questo era ritenuto dai romani il dio del silenzio). Noto presso i greci e i romani con il nome di Arpocrate.

 

AMMONE

 

Ammone (Egizio, "nascosto"), antica divinità egizia, originariamente un dio tebano delle forze riproduttive, rappresentato come un ariete. Ammone, la sua sposa Mut ("la madre"), e il loro figlio, il dio lunare Khonsu ("attraversare il cielo"), formavano la triade divina di Tebe. In seguito Ammone fu identificato con la divinità solare Ra di Eliopoli, ed era conosciuto come Amon-Ra, "il padre degli dei, colui che creò gli uomini e diede vita agli animali, il signore di tutte le cose". Il più imponente di tutti i templi in suo onore fu costruito a Karnak. Ammone era venerato nella colonia greca di Cirene, dove veniva identificato con Zeus, e a Roma, dove era associato a Giove.

 

PATH

 

Nella mitologia egizia, uno degli dei principali; antiche iscrizioni lo descrivono come "creatore della Terra, padre degli dei e di tutte le creature terrestri, padre degli inizi". Era il patrono degli artigiani, in particolare di chi lavorava i metalli, ed era un potente guaritore. Di solito è raffigurato come una mummia che reca i simboli di vita, potere e stabilità. Il centro principale del suo culto era Menfi.

 

API

 

Toro sacro dell'antico Egitto, considerato l'incarnazione di Osiride o di Ptah, nel cui tempio, a Menfi, gli fu destinata un'apposita area per emettere oracoli. In età romana Api è raffigurato, in veste di imperator, come un uomo taurocefalo.

 

HATHOR

 

Nella mitologia egizia, dea del cielo e regina del paradiso. Figlia del dio sole Ra e sposa del dio cielo Horus, era la dea della fertilità e proteggeva le donne e il matrimonio. Poiché era anche la dea dell'amore e della bellezza, veniva spesso identificata con la dea greca Afrodite. Venerata in tutto l'Egitto, veniva rappresentata come una vacca stellata o come una donna con la testa di vacca. Era chiamata anche Athyr.

 

 

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