L’Egittomania
L’Egittomania ha origini antiche. Gli imperatori romani si fanno trasportare dall'Egitto obelischi che utilizzano come orologi solari e a testimonianza di un fasto che vuole imitare quello dei faraoni del passato. Dal Duecento al Seicento la “polvere di mummia“, vera o presunta tale, è utilizzata dai ricchi d'Europa con i fini terapeutici più vari. Nel Macbeth di Shakespeare, una mummia è gettata come ingrediente base in un calderone di streghe. Il clamore suscitato dall'impresa di Napoleone rivive nello stile “ Reour d'Egypte “ che domina nella Francia del primo Ottocento.
Gioielli e oggetti d'arredo s'ispirano a modelli egizi nelle fattezze come nella scelta dei soggetti delle rappresentazioni.Nel nostro secolo gli studi condotti dalle dottoresse Margaret Murray e Rosalie Davis sui tessuti delle mummie suscitano l'interesse generale verso la sfida egizia alla morte. Il successo della missione di Howard Carter è oggetto per mesi dell'attenzione della stampa internazionale.
I reperti
Dall’alto: Immagine della mostra dedicata alla dea Iside a Milano, “ Iside: il mito, il mistero, la magia”.
Quale segreto nasconde l’enigmatico sorriso del faraone qui illustrato?
“ La mummia ” diventa per la prima volta una stella del cinema con una pellicola del 1932. L’attore protagonista vi impersona il sommo visir e sacerdote Imhotep che abbandona il suo sarcofago svegliato dalla formula rituale di un archeologo.
Da allora numerosi sono i film dell'orrore ispirati ai ritrovamenti nelle tombe egizie e ai supposti propositi di vendetta dei faraoni e delle regine disturbati nel loro sonno.
I kolossal come “ La regina delle piramidi ” del 1955 uniscono velleità documentaristiche a intrecci sentimentali, non mancano infine versioni parodistiche del tipo “ Gianni e Pinotto incontrano la mummia “. In tempi più recenti a ridar forza alle maledizioni del faraone è un film di Barry Levinson “Piramide di paura”.
Qui uno Sherlock Holmes ragazzo è assieme all'immancabile Watson, protagonista di un caso che li porta nei sotterranei di Londra dove una banda di delinquenti ha riprodotto un tempio egizio e ridotto in schiavitù i malcapitati. Nota è la terribile scena che vede l'assistente di “ Indiana Jones “ circondata da mostri di cartapesta nella sala delle mummie in “ I predatori dell'arca perduta ” del 1981. “ Stargate ” di Richard Emmerich è del 1994: un grande successo ai botteghini.
Nel film, decifrati i geroglifici iscritti sopra un anello, un archeologo americano se ne serve come chiave per viaggiare verso un pianeta dove tutto è simile all'antico Egitto. Qui egli trova la conferma definitiva delle sue teorie: la costruzione della piramide si deve a intelligenze extraterrestri.
Molti libri si occupano della civiltà egizia con fini divulgativi o di ricerca; numerosi sono poi i romanzi le cui trame, rielaborate in modo fantastico, s'ispirano a vicende della letteratura o del mito egizio.
Il “Romanzo di Sinuhe” è stato ripreso con intenzioni didattiche dal finlandese Mika Waltari e dall’italiano Bruno Tacconi oltre una versione cinematografica “ Sinuhe l’Egiziano ” del anni sessanta. Il sudafricano Wilbur Smith dà voce agli Egizi in due dei suoi romanzi più noti, “ Il dio del fiume ” e “ Il settimo papiro “. Altrettanto ricca è la pubblicazione di volumi che si propongono quali veri e propri manuali di esoterismo pratico a partire da complessi calcoli astrologici e presunti misteri di derivazione egizia.Con i suoi tremila anni di storia e i suoi molti segreti ancora da svelare, l'Egitto ci seduce e conquista da sempre.
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