Sesostri,il conquistatore del mondo

 

Sesostri è il nome di tre sovrani della XII dinastia, passati alla storia per l'impegno profuso nell'espansione territoriale d'Egitto. Numerosissime statue testimo­niano, al di la dell'ufficialità delle forme, la prestanza fisica di SESOSTRI I che, anche nella vecchiaia, seppe dimo­strare grande energia del corpo e della mente.

 

Gli storici lo celebrano come il conquistatore dell'ASIA. Certamente egli si spinse con le sue armate più in profondità nelle regioni dell'Asia Minore, forse rag­giunse l'Anatolia e le coste del Mar Nero. A sud conso­lidò le posizioni egizie nella NUBIA, mentre verso il corno d'Africa l'obiettivo più ambito rima­neva la mitica TFRRA DI PUNT, da cui in misura sempre maggiore affluivano in Egitto mirra, incenso, profumi e zanne d'elefante.

Il Rac­conto del naufrago, una delle narrazioni più avvincenti che risalgono a questo periodo, può essere letto come la trasfi­gurazione fantastica delle spedizioni di un faraone che, esperto fin da giovane in materia di viaggi, si spinse sem­pre più avanti alla ricerca del nuovo.



Con SESOSTRI III  la crescita del Paese raggiunse il culmine. Il faraone si liberò definitivamente dell'oppri­mente tutela della nobiltà provinciale e ovunque, anche nelle regioni più periferiche, riuscì nell'opera di rafforza­mento della sua autorità. La Bassa Nubia, definitivamente integrata nel territorio del regno, divenne il nuovo baluar­do difensivo contro le aggressioni provenienti da sud; dalla seconda cateratta fino a ELEFANTINA un complesso sistema di fortificazioni assicurò infatti la stabilità militare della zona.

 

Sesostri III


In alto la testa del faraone ha l’espressione sofferta dei sovrani della XII dinastia che sembra riflettere i turbamenti interiori di capi alle prese con il peso di schiaccianti responsabilità verso i sudditi.

A sinistra Sobek, il dio-coccodrillo venerato nell’Oasi del Fayyum.    

Opere colossali d'ingegneria civile, come lo scavo di canali tra le rocce scoscese della prima cateratta, resero più rapidi i collegamenti tra la regione e il resto del Paese, mentre l'architettura religiosa tributò onore alla dea SATET che, insieme con KHNUM e ANUKET, costi­tuiva la triade protettrice di Elefantina.


Il  re, che un inno canta come ‘ colui che massacra le tribù  che lancia la freccia senza tendere l'arco', fu, a nord, protagonista di una grande impresa: conquistò SICHEM e consolidò in questo modo l'influenza egizia su tutta l'area della SIRIA e della PALESTINA.

 

 

Sotto di lui proseguirono i lavori di bonifica della regione del lago, il FAYYUM, l'oa­si cara a SOBEK, il dio-coccodrillo venerato come l'ani­male da cui sgorgava il Nilo sotto forma del suo sudore e uno dei responsabili del potere benefico delle piene del fiume. Per tutti questi motivi non fatichiamo a credere che l'immaginazione popolare abbia costruito intorno a Sesostri III un alone leggendario che, trasfigurandone i tratti terreni, ne ha decretato l'apoteosi presso i posteri.

Ricordato come il più grande faraone della lunga storia egizia, Sesostri diede materia alle Storie di Erodoto dove un personaggio con il suo nome, e in cui si riassumono le imprese leggendarie dei sovrani del Medio Regno, è de­scritto come il conquistatore del mondo.



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