La Sfinge

La famosa statua del leone dal volto umano si trova accovacciata ai piedi della rampa processionale di Chefren, è lunga 73 metri e alta 20. Sembra che fu ricavata da un affioramento di roccia calcarea di non buona qualità che fu lasciata durante l'estrazione dei blocchi per la vicina piramide di Cheope.

Non si conosce esattamente l'origine del termine sfinge e forse deriva dalle parole egizie "shesep ankh" che significano "immagine vivente". La testa della sfinge è gravemente danneggiata ma porta ancora tracce di pittura rossa e gialla. Sia il naso che la barba sono stati portati via : alcuni frammenti si possono trovare oggi al Museo del Cairo mentre altri si trovano al British Museum.

 

Nel 1988 si è staccata addirittura una parte della spalla destra, un frammento di circa 30 chili, che è stato rimesso al suo posto.
Ancora oggi sono in atto complessi programmi di studio e restauro per poter conservare quella meravigliosa scultura : attualmente le Antichità Egizie stanno aggiungendo una nuova copertura di blocchi di calcare mentre si sta studiando il sistema per affrontare i problemi connessi ai danni provocati dall'umidità.

Fra le zampe della Sfinge è posta una stele fatta erigere da Thutmose I in cui viene ricordato un sogno fatto dal sovrano : il dio in persona apparve a Thutmose e gli ordinò di togliere la sabbia che aveva intorno. La stele dimostra il fatto che il principe esaudì il desiderio del dio ed a fianco della Sfinge venne eretto anche un piccolo tempio.
Come per le Piramidi di Giza, anche la Sfinge è circondata da un alone di mistero. Sono state fatte numerose congetture di come e quando sia stata costruita la Sfinge, gli studiosi reputano alcuni casi assurdi mentre per altri non esistono prove per poterli confutare.

A riguardo, cito una parte sulla Sfinge tratta dal libro "Il Segreto di Sirio" di Murry Hope edito in Italia da Corbaccio :
"... Insieme alla Grande Piramide, la Sfinge, probabilmente, è il monumento dell'antichità che ha suscitato il maggior numero di congetture. Schwaller de Lubicz riteneva che l'erosione del mastodonte fosse dovuta all'azione dell'acqua, piuttosto che del vento e della sabbia. Ma se l'ipotesi trovasse conferma, la cronologia accettata per la storia della civiltà sarebbe rovesciata. Come West puntualizza succintamente :

In via di principio, non si può negare in alcun modo l'erosione della Sfinge a opera dell'acqua, dato che si conviene che l'Egitto, in passato, abbia conosciuto mutamenti radicali del clima e periodiche inondazioni apportate da mare e ( in tempo non così lontano ) da terribili piene del Nilo. Queste ultime corrisponderebbero cronologicamente alla fusione dei ghiacci nell'ultimo periodo glaciale. Le attuali teorie fissano questa data intorno al 15.000 a.C. ma è opinione comune che, anche in seguito, ci siano state periodicamente grandi inondazioni fluviali. L'ultima risalirebbe approssimativamente al 10.000 a.C.
Ne segue, dunque, che se la Grande Sfinge fu erosa dall'acqua, la sua costruzione debba aver preceduto l'Inondazione o le inondazioni che provocarono l'erosione stessa.


... Dopo la prima edizione di questi libro, tuttavia, i ricercatori hanno effettuato un test sismico in loco, concludendo per la prima volta che l'antica civiltà modello la Sfinge fra il 5.000 e il 7.000 a.C., con un anticipo fra o 2.500 e i 4.500 anni rispetto a quanto era comunemente accettato. La creazione dell'immensa scultura veniva attribuita a Chephren. Il nuovo studio, condotto dal geologo Robert M. Schoch della Boston University, induce a credere che il faraone abbia solo restaurato il monumento, forse sostituendo l'originaria testa leonina con il ritratto della sua faccia ..."


Carta

Copyright © 1999-2000 Valerio Ciriminna