La scoperta delle Mummie d'oro 

 

 

Abbiamo individuato quattro quadranti di ricerche e trovato quattro tombe. Ogni coppia d’archeologi coordinava un quadrante con 15 lavoranti.

Allo stesso tempo un architetto preparava una mappa del sito, l'elettricista approntava la luce nel posto ed i restauratori erano pronti con i chimici, nell’attesa che apparissero le mummie.   

Io coordinavo i lavori in ciascun quadrante. La prima scoperta fu molto entusiasmante perché abbiamo visto la luce dell'oro come il sole giallo splendere riflesso nei nostri occhi.

 

Le mummie dorate cominciavano ad apparire. La prima era, la mummia di una donna. L'altezza di questa signora era di circa 1,55 m. Apparentemente la faccia e il pettorale di questa mummia erano ricoperti dall'oro; la decorazione del pettorale era stata divisa in tre sezioni sovrapponendo due dischi circolari che rappresentavano i seni.

 

La sezione centrale della mummia della signora cominciava dall'alto con una scena di una bara o sarcofago nel quale appariva una testa con due ali. Questa scena potrebbe rappresentare l'anima del defunto durante la sua rinascita. Cinque cerchi decorativi definivano la base di quest’illustrazione. La seconda illustrazione raffigurava la figura distesa del dio Anubis, "dio preposto all'Imbalsamazione", con sotto un nastro decorativo annodato a formare dei triangoli.  L'illustrazione più in basso era composta di due quadrati sovrapposti, uno d'oro e l'altro con un bue nero dipinto al centro illuminato da una luce rossa.

 

 

Mi sono soffermato sulla descrizione della meravigliosa mummia della signora, facendo riposare la penna sulla mia fronte.  Guardai a destra e sinistra e mi apparvero altre mummie.  C'erano mummie di bambini, uomini, e donne, molte in buone condizioni. Dissi a Noha Abdel Hafiaz, la sola donna nella nostra equipe, di contare le mummie di questa tomba.

Poi continuai nella descrizione della prima mummia: in alto a sinistra appariva l'immagine di tre cobra sulle cui teste c'era il disco solare.

 

Un nastro che riproduceva cinque cerchi creava una divisione decorativa tra questa scena e la prossima scena, che illustrava i quattro bambini del dio "Horus." La donna aveva una bella corona con quattro fili di ricci colorati di rosso.  La sua acconciatura era simile allo stile dei capelli riprodotti nelle conosciute statuette di terracotta.  Dietro le sue orecchie c'erano la dea Isis su un lato e Nephthys sull'altro. Esse proteggono il defunto con le loro ali. La faccia era coperta da intonaco ed uno strato sottile d’oro.

 

Mi sono spostato nel terzo quadrante delle ricerche dove abbiamo scoperto una bella ceramica messa nella bara.  Noi archeologi chiamano questo tipo di bara "sarcofago antropomorfo" perché la faccia del defunto è rappresentata sulla bara che ha anche la forma del corpo umano. Esso è diviso in due parti: la testa ed il corpo. All’ interno della bara abbiamo trovato un'altra mummia.

Gli scavi continuarono.  Tutti i giorni. Si cominciava a lavorare presto alle 6,30 a.m.; ci muovevamo, mangiavamo, dormivamo e sognavamo solo mummie.

 

Quando il primo quadrante fu finito, lo stile della tomba era chiaro e Noha venne da me per informarmi che quella questa tomba conteneva 43 mummie. Nessuno può descrivere una tale scena era un’esposizione di mummie.

Sono entrato tomba n. 54 la quale conteneva le 43 mummie.  La tomba è tagliata nella pietra arenaria e consiste di un ingresso e la "stanza superiore".  Guardando nell'angolo in fondo ho trovato due mummie molto interessanti. Una donna distesa accanto a suo marito, la sua testa girata di fronte a lui con un'espressione d’amore ed affetto. Sembra che il marito fosse morto prima di lei e questa avesse chiesto alla famiglia di farsi seppellire vicino a lui per poterlo guardare così per sempre.

 

C'erano manufatti sparsi dappertutto vicino le mummie, come statue di donne in lutto. Sembravano in posa con le loro mani rivolte in aria, nella stessa maniera come si fa quando muore una persona cara.  Abbiamo trovato orecchini, braccialetti con amuleti diversi, e molte ceramiche di diverso stile, carrelli con cibo inclusi i vasi di vino.  Abbiamo trovato anche monete d’epoca tolemaica, la più interessante è una moneta in cui è raffigurata Cleopatra VII.  Ho dato istruzioni per la pulizia, la ripresa fotografica, e la conservazione di tutte le mummie.

Ritornando nel quadrante n. 2 ho incontrato Mahmoud Afifi, il mio assistente. Abbiamo cominciato le pulizie del supporto di una cassa.  Gli chiesi di continuare gli scavi e di restaurare le mummie di quel quadrante. Poi ho preso la spazzola pulendo l'intera mummia; quindi ho cominciato a scrivere la descrizione di questa mummia. 

 

 

Era una mummia di un uomo, completamente avvolta in bende di lino con un panciotto ricoperto da uno speciale supporto.  Sia la maschera sia il panciotto erano coperti con un sottile strato d’oro. La faccia era allungata e raffigurava un uomo vecchio di cinquanta anni. La corona includeva una benda che attraversava la fronte. Il tutto era decorato con molti colori diversi come blu, il rosso scuro e turchese. Sul lato destro e sinistro della corona c'erano dipinte delle piante ed anche le figure della dea Isis e Nephthys che avrebbero protetto il defunto con le loro ali.

 

La decorazione del panciotto era incisa con un basso rilievo. Le decorazioni erano organizzate in tre sezioni distinte.La sezione centrale partiva dal mento, ed era separata dalle altre sezioni, affiancando e intarsiando due colori il rosso e il blu con il turchese in un disegno che richiamava la corona. La decorazione lineare della sezione centrale cominciava dall'alto con una linea orizzontale colorata di blu e rosso. Il nastro era meravigliosamente impresso con piccoli quadrati decorati con un fiore di loto ed una scena geometrica  composta di tre figure rettangolari, probabilmente rappresentavano pietre preziose.

 

Sotto questo nastro decorativo si trovava la prima illustrazione: una figura umana alata che può raffigurare il Ba (l'anima) del defunto. Altri credono che rappresenti la dea Nut (la dea del Cielo). Appartenevano alla seconda illustrazione i due bambini di Horus, Imesty e Dewa-Mautef. Per quello che conosciamo del periodo faraonico, Imesty è unito alla dea Isis mentre Dewa-Mautef è unito con la dea Nut. Otto piccoli cerchi decoravano il nastro che separava i bambini di Horus dalla successiva immagine, che riprendeva la figura di un uccello seduto.

 

Quest’uccello può rappresentare il Ka quando lascia il corpo.  Sotto l'uccello seguivano una serie di triangoli creati da un nastro decorato.

Le decorazioni sul bordo sinistro delle mummie erano divise in quattro illustrazioni. La prima scena dall'alto mostrava uno dei bambini di Horus, Hapy, con Nephthys. Imesty seguiva nella seconda illustrazione.  La terza illustrazione mostrava Hapy ed Imesty in posizione eretta. L'ultima illustrazione mostrava il dio Anubis disteso che teneva la chiave del mondo dei morti.

 

Il lato destro della mummia iniziava con la decorazione di Kebeh-snewef unito a Serket. Più in basso, era raffigurato Imesty. La decorazione presente era l’immagine speculare del lato opposto “Thereupon” e illustrava le due figure erette dei bambini di Horus e Anubis disteso.

Non avevo mai fatto uno scavo così interessante come questo, perché quando mi spostai in un altro quadrante, vidi per la prima volta la figura del dio Anubis dipinto sia sul lato sinistro sia sul lato destro dell'ingresso della tomba. Questa è una tomba unica nel suo genere: ha il dio Anubis che ne protegge l’ingresso.

L'altra parte della tomba tagliata nell'arenaria contiene molte mummie all'interno.

 

L'esperienza più interessante è stata quando ho visto la tomba successiva. 

Questa tomba consiste di stanze simili alle catacombe, cioè con nicchie accatastate una sopra l'altra. 

All'interno di questa stanza abbiamo trovato una mummia di un bambino che era, abbastanza interessante, anche lui ricoperto da una lamina d’oro.

In un'altra stanza, abbiamo trovato una mummia avvolta completamente con il lino.

 

Questa mummia è simile alle mummie del Regno Nuovo e richiama le mummie che Hollywood usa nei suoi Film. 

Quando, a sera, sono ritornato all'albergo di El-Beshmo, mi sono seduto nel cortile e pensando alla mummia della signora, ho cominciato a scrivere alcuni commenti su questa mummia.

L'acconciatura dei capelli della prima mummia riproduceva dei riccioli che giravano a spirale intorno alla testa e da ambo i lati con fini ricci con nuove spirali componendosi sulla fronte ed estendendosi dietro agli orecchi; a formare una treccia di tutti questi ricci.  Per le illustrazioni seguenti è stato suggerito che dovrebbero essere analizzate dal basso verso l'alto, come giustamente abbiamo letto in quelle intorno alle mura del tempio.

 

Le scene nel quadrante più in basso della maschera ritraggono due figure.  La prima a sinistra riprende l'incoronazione di uno sciacallo conosciuto come " Wepwawat".  La figura sul diritto, in ogni modo, indossa gli uraei che sono portati sulla fronte come simbolo.  Benché non perfettamente pulita, la figura potrebbe rappresentare il dio Horus. Tra le due figure c'è il dio Toth che proviene da un ibis, e indossa la doppia corona con due corna.                              

Ho pensato anche che l'altra mummia potesse rappresentare il dio Toth raffigurato come un Ibis. In questo caso comunque, è affiancato da due figure del dio Anubis che probabilmente tiene la chiave del mondo dei morti.

 

Queste mummie ci dicono molto della vita della gente dell'Oasi di Bahariya nel periodo Romano.  Comunicandoci anche molte informazioni sulla mummificazione e della vita ultraterrena.

La gente in Bahariya era molto ricca perché tutte le mummie mostrano che la gente poteva permettersi la doratura e il supporto dipinto con belle illustrazioni.  Posso immaginare il lavoro delle officine in Bahariya.  Sembrerebbe che le officine fossero dappertutto e l'artigianato fosse una delle professioni principali in Bahariya.

 

Sappiamo che la popolazione in Egitto durante il periodo Romano potesse raggiungere i sette milioni di abitanti.  Per cui credo che la popolazione in Bahariya durante questo periodo raggiungesse le 30.000 persone.  Oggi la gente di Bahariya consta di 450.000 individui.

L'industria principale in Bahariya si occupa della produzione di vino, la quale è fatta da datteri e uva.

Essi esportano il vino in ogni parte della valle del Nilo, e credo che questa sia la ragione della ricchezza della gente nell'Oasi.

 

Oggi, Bahariya è un posto molto tranquillo; la gente prende ogni cosa con facilità ed è molto serena.  Credo che questa situazione sia avvenuta anche in passato.

La gente ha cominciato costruire queste tombe nel 332 a.C., quando il tempio di Alessandro Magno è stato costruito in questa area, e distano da questo solo 1 km. 

Io penso che gli abitanti dell’Oasi costruirono il tempio per onorare Alessandro Magno il quale in un suo viaggio verso Menfi passò proprio per Bahariya. Ne fanno testimonianza le immagini che lo ritraggono nell’atto di fare offerte al dio Amon-Ra.

 

La mummificazione in questo periodo ha raggiunto il suo massimo splendore, contrariamente a quanto è detto sul deterioramento delle mummie del periodo Romano.  Il punto più importante nel processo della mummificazione è che hanno cominciato mettere dei bastoni fatti di canne sul lato destro e sinistro della mummia coprendo la mummia con il lino. Questo metodo ha prodotto mummie molto sicure che sono durate più a lungo di quelle del periodo dei faraoni.

 

La preparazione delle mummie era eseguita all'interno dell'officina, chiamata dagli egiziani "Wabt." Il dio Anubis presiedeva l'intera procedura e dietro al lettino c'erano i vasi che avevano sul coperchio le sembianze dei quattro bambini di Horus.

Secondo le credenze religiose egiziane il cuore del defunto sarà messo su un piatto della bilancia e sull'altro piatto c'è la piuma di "Maat", la dea della verità.  Se il piatto non resterà in equilibrio, ci sarà un animale enorme che aspetta di mangiare il defunto.

 

Ma se rimane in equilibrio, il dio Horus accompagnerà il defunto ad incontrare il dio Osiris (dio della vita ultraterrena) e la dea Isis. Allora il defunto trarrà diletto dalla vita nei campi nel paradiso degli egiziani. Presi due decisioni la mattina della mia partenza da Bahariya.  La prima era portare cinque mummie in una stanza dell'Ispettorato delle Antichità: due mummie femmine, un uomo, e due bambini.

 

La seconda decisione era trasportare la mummia avvolta nel lino al laboratorio dei raggi X al Cairo.

La squadra al mio seguito, ed i lavoratori smontarono le tende.  I preservatori avvolsero la mummia e la misero l'interno una bara di legno.  Poi i lavoranti la misero sull’autocarro alla volta del Cairo.

Ashry Sheker mi domandò: “Come identificheremo la mummia?”

Io gli risposi: ” Mr. o Mrs.  X “.

L'indomani, andai nel mio ufficio vicino la grande piramide per incontrarmi con il dott. Azza Sari El Chiasso l'esperto dei raggi X.

 

 Andammo al laboratorio per analizzare la mummia.  Azza la sottopose ai raggi X, i quali rilevarono che Mr. X  era morto all'età di 35 senza soffrire di alcuna particolare malattia.

 

 

                                               

                                               

                  

 

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