STREGHE, MOSTRI, PAURE

 

UNA BREVE ESCURSIONE

TRA LETTERATURA E MITO

 

 

(English version)

 

 

Nel corso dei secoli, da che mondo è mondo, l'uomo ha sempre cercato (e trovato) la strada per spaventarsi.

E' molto probabile che lo spavento, la paura, la sensazione di terrore, siano nati da eventi casuali: lo scatenarsi degli elementi, animali affamati all'attacco, il dolore fisico, la malattia.

E, fino a questo punto, l'uomo si è comportato esattamente come tutti gli altri animali del pianeta, cercando di rifuggire queste sensazioni mediante atteggiamenti difensivi.

Poi, un giorno, l'uomo ha iniziato ad "inventarsi" la paura; non è ben chiaro come questo sia accaduto, e probabilmente non lo sarà mai, ma si potrebbe azzardare che la ricerca del terrore sia stata ispirata da un desiderio di autosoddisfazione. Questo può sembrare contraddittorio, ma se proviamo a pensare alla sensazione di sollievo che ci pervade dopo un grosso spavento, quando tutto è passato e siamo salvi e al sicuro... ecco che ci appare logico come questa "liberazione" (e il piacere che ne deriva) non sarebbe mai esistita senza lo spavento che l'aveva preceduta.

Sarebbe troppo lungo esporre qui ora una "storia della paura cercata"; mi limito a dire che è una storia antichissima, e che molto verosimilmente una delle "paure cercate" più vecchie, se non la più vecchia in assoluto, è quella di carattere religioso. L'uomo, non appena il suo cervello gli ha consentito di ragionare "oltre" i semplici cinque sensi, si è subito inventato delle religioni. Lo ha fatto per darsi coraggio, per pensare che non tutto fosse finito quando la carne si raffreddava e il cuore non batteva più; ma lo ha fatto anche per spaventarsi: è un dato di fatto che quasi tutte le religioni siano basate sul terrore, un terrore generato dal castigo che, dopo la morte fisica, attende chi, in vita, non ha seguito le regole giuste.

Superfluo dire che il "sollievo", in questo caso, è dato dalla buona coscienza, ovvero dalla convinzione di aver agito in modo retto e dalla sicurezza di poter quindi evitare i tormenti dell'aldilà, godendone solo i piaceri.

I terrori che l'uomo ha inventato sono stati di svariatissima natura. Qui, per motivi di spazio, ne tratteremo solo tre: le streghe, le creature di altri mondi e i terrori dell'inconscio.

 

 

LE STREGHE

 

Orribili vecchie col naso adunco, ma anche seducenti ragazze dagli occhi ammalianti, le streghe sono un tipico esempio di "umanizzazione" del terrore religioso; il Cristianesimo, che è la religione più diffusa al mondo, ha tra i suoi capisaldi l'esistenza di "angeli caduti", creature celestiali che, ribellatesi al Dio buono, sono state sprofondate negli inferi; a capo di esse sta Lucifero, detto anche Satana, Belzebù, o, più comunemente, il Diavolo; è lui che sovraintende a tutti i tormenti che attendono nell'aldilà coloro i quali non hanno rispettato le regole, ed è lui che in mille modi tenta, anche durante "questa" vita, di attirarci nel suo regno di eterna sofferenza.

Il Diavolo è dunque un grande terrore, uno dei più forti; ma, allo stesso tempo, esso è etereo, nessun uomo sano di mente può dire di aver effettivamente visto il Demonio; così, l'uomo, che in fin dei conti vive di sensi, ha sentito il bisogno di incarnare il Diavolo in qualcuno; e, siccome, da che mondo è mondo, tutte le civiltà sono sempre state rigorosamente maschiliste, non vi era nulla di più azzeccato che personificarlo nella donna.

La strega è la serva del Diavolo, è il suo vicario, ne esegue gli ordini, ne agevola il lavoro, lo aggiorna delle ultime novità durante i convegni, ed è anche la sua amante, dato che, in tali riunioni, si congiunge carnalmente con lui.

Non sappiamo se il terrore da streghe, nei secoli, abbia trovato la sua "soddisfazione liberatoria" in maggior misura nel poter sfuggire alle loro grinfie o nel poterle torturare nei modi più raffinati e finalmente arderle vive sul rogo. E' mio parere che entrambi i piaceri siano stati forti, e conoscendo il sadismo che si annida nell'animo umano, forse si può affermare che il secondo abbia prevalso sul primo.

Nel recente film "The Blair Witch Project" si parla di una strega che, ai giorni nostri, ancora infesta (direttamente o tramite seguaci del suo "culto") una foresta del Maryland. Il film è a mio parere magistrale nel non mostrarci praticamente nulla, ma nel farci penetrare in modo irresistibile nella sensazione di pura angoscia e puro terrore che avvolge come un drappo i tre ragazzi che si avventurano in questo bosco per girare un documentario proprio riguardante la strega. L'ottimo sito del mio amico Marco vi darà ogni informazione riguardo a questo film e riguardo ad altri terrori.

Chi volesse sapere qualcosa sulle streghe in Liguria può invece visitare una pagina in cui racconto alcune curiosità sulle fattucchiere del Ponente e del Levante

 

 

 

 

LE CREATURE DI ALTRI MONDI

 

Molto prima che nascesse la fantascienza propriamente detta, l'uomo si mise a guardare il cielo, e, specialmente quando era notte, e tutto quel buio lassù sembrava non avere mai fine, egli iniziò ad immaginare che, dentro quel buio, potessero celarsi orrori al di là di ogni immaginazione.

Da queste paure nacque un genere letterario che doveva trovare in Howard Phillips Lovecraft il suo primo ed ineguagliato maestro. Nella pagina che potete visitare cliccando sull'immagine qui a fianco viene brevemente esposta la sua opera.

 

 

 

 

I TERRORI DELL'INCONSCIO

 

Dopo aver visitato il terrore "divino" e dopo aver esplorato quello "spaziale", non restava all'uomo che guardare nel posto sicuramente più tremendo: dentro sé stesso.

Sebbene Edgar Allan Poe si collochi cronologicamente prima di Lovecraft, egli è stato il precursore di un genere letterario che sarebbe poi fiorito molto dopo Lovecraft.

Dai suoi racconti apprendiamo come, in ultima analisi, i più terribili orrori, le cose che più ci possono far paura e che maggiormente ci gettano nell'angoscia più profonda sono dentro di noi.

 

 

 

 

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