PETIZIONE

ALLE SEGRETERIE CONFEDERALI NAZIONALI DI CGIL-CISL-UIL

I sottoscritti lavoratori chiedono alle segreterie nazionali di CGIL-CISL-UIL di non avviare alcuna trattativa con Governo ed Associazioni Imprenditoriali sulla riforma degli ammortizzatori sociali, sulla verifica del Patto Sociale, sul TFR e sulle Pensioni, non avendo il Sindacato alcun mandato a trattare da parte dei lavoratori.

Respingiamo in particolare ogni disponibilità ad un ulteriore intervento sulle pensioni, nel rispetto degli impegni formalmente assunti dallo stesso sindacato, in occasione del sofferto referendum del 1995, a mantenere il sistema di calcolo su base retributiva per i lavoratori con più di 18 anni di contribuzione.

E' grave ed inaccettabile, anche nel rispetto dei più elementari diritti della democrazia, che esponenti di spicco delle segreterie Confederali, senza mandato alcuno si arroghino il diritto di parlare a nome e per conto dei lavoratori avanzando disponibilità su materie quali quelle delle pensioni e delle flessibilità.

L'attacco al salario (anche con il massiccio aumento delle tariffe di questi mesi) ed all'occupazione (la disoccupazione, sopratutto quella giovanile, è ai livelli più alti d'Europa e sono ormai più di 2 milioni e mezzo i nuovo lavoratori assunti in forme precarie ed atipiche costretti ad una sempre più insostenibile precarietà salariale e di lavoro), congiuntamente ad una inadeguata proposta ed iniziativa sindacale, producono sempre più un pesante scollamento tra i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali. Scollamento che rischia di allargarsi in modo irreversibile a fronte dei comportamenti ingiustificabili che stanno alla base delle dichiarazioni fatte in questi giorni da esponenti di spicco delle segreterie confederali in materia di pensioni e flessibilità.

Quello che è in gioco è il salario dei lavoratori, le loro condizioni di lavoro e di vita. Quello che è in gioco, e che noi vogliamo difendere, è un’idea di sindacato autonomo dai padroni e dai Governi, fondato sulla partecipazione e la condivisione degli obiettivi da parte dei lavoratori.

Quello che chiediamo al Sindacato è di avviare una consultazione tra i lavoratori per la costruzione di una piattaforma rivendicativa, per l’occupazione (contro l’estendersi delle flessibilità), per il salario (contro i tagli nella finanziaria e l’aumento delle tariffe), per la difesa delle pensioni (contro ogni tentativo di ulteriore attacco al sistema previdenziale pubblico, per una effettiva separazione tra assistenza e previdenza, per una vera ed efficace lotta contro l'evasione contributiva).

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