Info-News GEVAM- del 15 ottobre 1999
A cura del dottor Claudio Martinotti

Le news del GEVAM possono essere utilizzate e trasmesse citando la fonte.
Pervengono a circa 700 destinatari, tra enti, istituzioni, associazioni,
media, ecc..

1- Pesticidi organofosforici
E' risaputo che il nostro Paese è tra i maggiori consumatori al mondo di
fitofarmaci utilizzati in agricoltura, anche basati su principi chimici di
cui è ormai risaputa la tossicità, ma di cui si protrae l'autorizzazione
alla vendita ed all'uso con l'ormai abusato sistema delle deroghe, proroghe,
omissioni, temporeggiamenti e mistificazioni varie, quali il definire come
"non pericoloso" un prodotto che poco prima era classificato "tossico" e
revisionare le classificazioni compiendo i dovuti accertamenti solo quando
le lunghe scadenze previste dalle leggi nazionali (di recepimento
solitamente tardivo delle direttive europee) sono ormai prossime.
Per cui paradossalmente e tragicamente avviene che dal momento in cui
scientificamente si consiglia (secondo l'universalmente riconosciuto
"principio di maggior cautela e prudenza", quando non si è pervenuti
addirittura alla certezza provata della tossicità del prodotto) di bandire
un prodotto chimico perché pericoloso, al momento in cui il nostro Paese
prende provvedimenti possono passare moltissimi anni.
Questa è l'antitesi della cultura della prevenzione e del principio di
maggior cautela. E a subirne le conseguenze sono la popolazione inerme e
l'ambiente.
Nel frattempo a causa di queste gravi e sospette negligenze, noi tutti,
compresi gli animali, accumuliamo nel nostro organismo quotidianamente
residui tossici ingeriti ed assimilati in tutti i modi, dalla respirazione
all'alimentazione.
Anche in questa occasione, come in altre già citate nelle nostre news, noi
italiani tendenzialmente esterofili (soprattutto verso gli U.S.A.) dobbiamo
nuovamente riscontrare che ciò che di positivo viene spesso adottato negli
U.S.A. non attecchisce da noi, al contrario di quanto avviene di negativo
che viene prontamente emulato nel costume sociale.
La scorsa estate l'EPA che è l'Ente americano per la Protezione
dell'Ambiente, paragonabile alla nostra ANPA (Agenzia Nazionale Protezione
Ambientale), ha fortemente limitato l'uso del methyl parathion, che in
precedenza veniva impiegato in grandi quantità per la sua efficacia. Il
problema è che oltre agli insetti definiti nocivi per l'agricoltura (ed
altri) si è da tempo accertato il grave pericolo per il sistema nervoso
animale, quindi anche umano. In particolare colpisce i bambini che sono più
vulnerabili.
Tali prodotti chimici sono ormai considerati desueti, superati da molecole
molto più sofisticate a minor impatto ambientale in quanto agiscono nelle
fasi di primo sviluppo dell'insetto e quindi con dosaggi inferiori e mirati,
ma ci sono ancora enormi scorte di tali prodotti ed alcuni insediamenti
industriali in paesi in via di sviluppo dove si continua a produrli, per cui
si correrà il rischio, già verificatosi in passato, che anche quando un
prodotto lo si elimina dal mercato occidentale per la sua pericolosità, lo
si continua ad usare in tutto il resto del mondo.
Per cui il cibo inquinato dai residui dei fitofarmaci banditi dai Paesi
occidentali, grazie alla sempre maggiore globalizzazione dei mercati ed agli
accordi del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), compare sulle
nostre tavole, in un circolo vizioso, perverso ed incontrollabile.
Un aspetto strategico particolarmente intelligente adottato dall'EPA merita
la nostra attenzione e dovrebbe sollecitare anche le nostre istituzioni ad
agire similmente.
L'EPA anziché seguire i canali canonici dell'elaborare una proposta di legge
per pervenire alla messa al bando di tali prodotti pericolosi per la salute
e l'ambiente con tutto ciò che ne consegue e che sappiamo per esperienza,
tra cui forti resistenze settoriali ed attività di lobby ecc., per pervenire
inevitabilmente a dover fornire loro il tempo ritenuto necessario per le
conversioni produttive oltre ad eventuali contributi pubblici, hanno
intelligentemente puntato sulla comunicazione preventiva e sulla pressione
istituzionale per indurle ad adottare di propria iniziativa la cessazione
produttiva dei principi pericolosi e la loro sostituzione con molecole
sofisticate a minor impatto ambientale e sanitario.
Con questo criterio operativo hanno ottenuto in pochi mesi risultati per i
quali potevano occorrere alcuni anni, e tale strategia si intende applicare
ad oltre 10.000 prodotti chimici usati nell'agricoltura degli U.S.A.
sospetti di pericolosità.
Per essere espliciti e non contribuire anche noi involontariamente
all'ambiguità e mistificazione che caratterizza frequentemente questo
settore, tendente con potenti campagne pubblicitarie e di lobbying a
minimizzare i rischi ed impedire ogni allarmismo, quando parliamo di
tossicità e pericolosità, non intendiamo semplicemente affermare che tali
prodotti diffusi nell'ambiente provochino temporanee cefalee e disturbi
infiammatori, ecc., ma il loro pericolo (se non avviene un'intossicazione
acuta) deriva dall'accumulo nell'organismo, che col tempo inducono patologie
degenerative, quali il cancro.
Quindi come è stato imposto alle multinazionali del tabacco di comunicare
sui pacchetti di sigarette e sigari e tabacco per pipe, quanto sia
pericoloso e cancerogeno, e in U.S.A. sono state condannate più volte al
pagamento di enormi somme di denaro come risarcimento per i danni arrecati
al sistema sanitario nazionale e ad alcune persone fumatrici morte di
cancro, si dovrebbe pervenire ad informare e rendere consapevole la
popolazione che molti fitofarmaci sono più pericolosi del fumo abituale,
come incidenza di rischio sanitario, per coloro che li usano e li subiscono
intensamente e passivamente, che oltre agli agricoltori stessi e agli
abitanti delle zone agricole e limitrofe, sono anche i consumatori dei loro
raccolti.
Con l'aggravante che a differenza del fumo (almeno di quello passivo), le
reazioni negative sono subite diffusamente ed involontariamente e non ci si
può difendere.


2- PROGETTO PRIMAVERA
Il 26 novembre 1999, presso la sede del Touring Club Italiano di Milano,si
svolgerà il primo workshop del Progetto PRIMAVERA.  All'evento prenderanno
parte rappresentanti del settore politico e accademico italiano e
internazionale coinvolti in tematiche ambientali. Il Progetto PRIMAVERA ha
per obiettivo la definizione di strumenti operativi di valutazione da
mettere a disposizione dei soggetti chiamati a gestire parchi e aree
protette.
Le informazioni sono generate sia dall'utilizzo delle tecniche di
osservazione della Terra, che dalla raccolta di dati a livello locale.
I partners impegnati nella ricerca sono:
- per la Grecia NOA-IMPAE, osservatorio nazionale di Atene - istituto di
meteorologia;
- per il Regno Unito il dipartimento di geografia dell'Università di
Nottingham.
- L'Italia è rappresentata dalla Vitrociset di Roma, società aerospaziale e
leader dell'intero progetto;
- dal Touring Club Italiano;
- dal CeSIA-Accademia dei Georgofili;
- dall'Istituto per l'agrometeorologia e l'analisi ambientale applicata
all'agricoltura di Firenze.
Anche l'Agenzia spaziale europea è presente con la divisione Earth
observation di Frascati.
I "clienti" del progetto sono il comune di Nemi  (Parco dei Castelli
romani), l'Ente Parco Regionale della Maremma, il Ministero dell'Ambiente
greco (Parco di Pindos), il Sussex Downs Conservation Board (Parco del
Sussex Downs).


Aggiornamenti legislativi con la collaborazione di Edizione Ambiente, che
ringraziamo:
3- ELETTROSMOG
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La UE interviene sui limiti di esposizione
Milano, 1 ottobre 1999
Il Consiglio dell'Unione Europea sollecita Stati membri e Commissione
europea ad affrettare il passo nell'adozione di efficaci misure di
protezione dall'elettrosmog. Con una raccomandazione dello scorso luglio
(1999/519/CE) il Consiglio ha infatti individuato quelli che ritiene essere
i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici da osservare, al fine
della tutela dei singoli cittadini. Il lavoro e' frutto - come si legge nel
documento - "di un approfondito esame di tutta la letteratura scientifica
pubblicata". Destinatari della raccomandazione sono, come accennato, Stati
membri e Commissione UE: ad entrambi si chiede l'attuazione di norme che
tengano conto dei limiti elaborati e la promozione di ricerche nel settore.
La raccomandazione non e' - in base all'articolo 249 del Trattato UE - atto
vincolante, ma ha lo scopo di sollecitare il destinatario all'adozione di un
comportamento ritenuto piu' rispondente agli interessi comuni, ossia
comunitari.
Il Consiglio UE ricorda comunque, nelle premesse della raccomandazione 519,
l'esistenza del "principio di sussidiarieta'" sancito dall'articolo 5 dello
stesso Trattato, in base al quale "nei settori che non sono di sua esclusiva
competenza (come quello, appunto delle radiazioni ionizzanti), la Comunita'
interviene (...) soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione
prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e
possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell'azione in
questione, essere realizzati meglio a livello comunitario".
Se cio' ci potra' salvare dall'invisibile minaccia che viaggia nell'aere,
che ben venga!
Intanto, sul piano nazionale, e' ancora all'esame della Camera la tanto
attesa legge-quadro sull'elettromagnetismo (come progetto di legge C4816).
Dovra' poi passare al Senato. Una volta in vigore, la futura legge
necessitera' - comunque - di numerosi decreti attuativi per esprimere la sua
efficacia. I nuovi limiti di esposizione, in particolare, saranno
determinati - come si legge nell'attuale formulazione della Pdl in itinere -
da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanarsi entro
120 giorni dalla entrata in vigore della legge. Fino a quella data
continueranno ad applicarsi i limiti stabiliti dal Dpr 23 aprile 1992 e dal
Dm 10 settembre 1998, n. 381.
(Vincenzo Dragani)
Per approfondimenti e' possibile consultare nello spazio ALTRI TEMI -
Elettrosmog:
in Normativa in cantiere
"Nuovo testo del disegno di legge n. 4816";
in Normativa vigente
"Dpcm 23 aprile 1992 (limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e
magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli
ambienti abitativi e nell'ambiente esterno)";
"Decreto 10 settembre 1998, n. 381"; in Documentazione complementare
"Raccomandazione Consiglio UE 1999/519/CE (esposizione ai campi
elettromagnetici)"

4- ----------------------------------------
RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
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Seveso - bis, annunciata la pubblicazione del decreto
Milano, 1 ottobre 1999
Sara' pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 177/L alla G.U. del 28
settembre 1999 il nuovo decreto legislativo sul controllo dei pericoli di
incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.  La
pubblicazione del decreto (Dlgs 17 agosto 1999, n. 334) e' stata annunciata
sulla Serie generale della Gazzetta ufficiale 28 settembre 1999.  (Vincenzo
Dragani)
Per approfondimenti e' possibile consultare nello spazio ALTRI TEMI -
Elettrosmog:
in Normativa vigente
"Dlgs 334/1999 (Seveso bis)";


5- ----------------------------------------
SOVVENZIONI
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Piemonte: finanziamenti alle PMI per la qualita'
Roma, 5 ottobre 1999
La Regione Piemonte intende promuovere, attraverso l'erogazione di
contributi ad hoc, la diffusione dell'innovazione tecnologica e l'adozione
di sistemi di qualita' da parte delle PMI. Il provvedimento che prevede i
finanziamenti e' la legge regionale 1 dicembre 1986, n. 56.
Aspetto di particolare rilevanza e' quello relativo alle priorita' di
intervento infatti vengono identificati come interventi prioritari quelli
diretti alla produzione e all'introduzione di innovazioni destinate alla
difesa dell'ambiente e al risparmio energetico. L'incentivazione di tali
interventi muove dall'individuazione, a livello regionale, della necessita'
di agevolare l'utilizzo di tecniche industriali di minor impatto ambientale,
soprattutto sul versante del trattamento dei rifiuti e del loro riciclaggio.
Inoltre per quanto riguarda il risparmio energetico - settore debole sia a
livello regionale che nazionale - la Regione ha avvertito l'esigenza di
incentivare la produzione di tecnologie innovative nel campo dello
sfruttamento di fonti energetiche alternative e/o dell'ottimizzazione dello
sfruttamento di quelle gia' esistenti.
(Francesca Vecchi)
Per approfondimenti e' possibile consultare nello spazio ALTRI TEMI -
Sovvenzioni:
in Commenti e sintesi
"Regione Piemonte: finanziamenti per la qualita' "
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Aggiornamento normativo
A cura di:
Marco Dona'
Vincenzo Dragani
Francesca Vecchi

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