Cominicato Ansa

CIBI TRANSGENICI: STORICO ACCORDO RAGGIUNTO IN CANADA 
 

(ANSA) - WASHINGTON, 29 GEN - Uno storico accordo per regolare gli scambi commerciali di cibo transgenico e' stato raggiunto oggi a Montreal (Canada) dopo una settimana di accese discussioni proseguite fino all'alba di sabato. I delegati degli oltre 130 paesi presenti alla conferenza, patrocinata dalle Nazioni Unite, hanno concordato un protocollo che obbliga, tra l'altro, gli esportatori di cibo transgenico a specificare nelle etichette di trasporto che il carico ''puo' contenere organismi geneticamente modificati''. La conferenza ha visto un contrasto di base tra l'Unione Europea ed i paesi in via di sviluppo da una parte e gli Usa e cinque alleati (Canada, Australia, Argentina, Cile, Uruguay) dall'altra. Mentre i primi sostenevano che i paesi dovrebbero poter rifiutare le importazioni di prodotti transgenici se poco e' conosciuto circa i loro effetti sull' ambiente, gli Usa e gli alleati sostenevano che tali vincoli avrebbero l'effetto di creare restrizioni al commercio tra i paesi. Una conferenza analoga organizzata nel febbraio scorso a Cartagena (Colombia) era terminata con un fallimento per il rifiuto degli Usa e degli altri cinque alleati di firmare il protocollo. Il documento approvato oggi in Canada mira a proteggere l'ambiente dai danni che possono essere provocati dal cibo geneticamente modificato. Ambientalisti e alcuni scienziati temono che piante, animali o batteri geneticamente modificati possano spazzar via analoghi prodotti indigeni o propagare i loro vantaggi genetici a entita' indesiderate con un effetto a catena sulle condizioni ambientali. Il 'Protocollo sulla Biosicurezza' concordato a Montreal costituisce un compromesso. ''Questo e' un accordo che protegge l'ambiente senza sconvolgere il commercio alimentare mondiale'', ha commentato il sottosegretario per l'ambiente David Sandalow. Per giungere all'accordo, gli Usa ed i suoi alleati hanno dovuto accettare una formulazione piu' forte di quella desiderata sul diritto dei paesi importatori di cibo transgenico ad adottare precauzioni commerciali. In cambio hanno ottenuto che l'accordo precisasse che il Protocollo sulla Biosicurezza e le regole del WTO devono essere ''reciprocamente consistenti''. La conseguenza pratica piu' immediata sara' che gli esportatori dovranno porre etichette con la scritta ''puo' contenere organismi geneticamente modificati'' sulle spedizioni contenenti cibi transgenici. Per entrare in vigore il documento dovra' essere ratificato da almeno 50 paesi. Greenpeace, che aveva guidato le proteste davanti alla sede dei colloqui, ha approvato il patto: ''Questo e' un passo storico verso la protezione dell'ambiente e dei consumatori dai pericoli della ingegneria genetica''.(ANSA). DI 29-GEN-00 21:19