ENTRAPMENT

(Sean Connery / Catherine Zeta-Jones)

E’ proprio vero, le attitudini personali ci portano sempre nella stessa direzione e verso le stesse scelte. E’ il caso Sean Connery che dopo essere stato uno dei più indiscussi James Bond, sembra non riuscire a fare a meno di azione e pericolo in compagnia di femmes fatales ed auto mozzafiato. Il personaggio cui ha dato vita non è in questo caso un agente ‘al servizio di sua maestà’, ma un ladro scozzese, un signor ladro, vista la classe che i suoi anni non possono far altro che esprimere al meglio.

La storia narra di un’avvenente assicuratrice americana (Catherine Zeta-Jones) che è alla ricerca del responsabile di una serie di furti il cui stile la fa risalire al nostro Sean. La ragazza si mette sulle sue tracce, guidata da una profonda e misteriosa conoscenza delle tecniche di cui si serve il sospettato. Ma il nostro protagonista non è uno sprovveduto e mentre lei tenta di seguirlo lui è già a conoscenza della sua presenza in Gran Bretagna e non impiega molto a depistarla. Il primo incontro rivela già che le due vite non resteranno parallele: in un ambiente semioscuro Catherine confessa di non lavorare solo per l’agenzia assicurativa e rivela la sua identità di ladra intenzionata a chiedere la collaborazione di Sean per rubare un’antica maschera. Da qui parte un labirinto di situazioni che rendono onore al titolo del film (entrapment = intrappolamento). Nel mondo dei ladri un accordo non si può contrarre semplicemente sul piano verbale , ognuno si vuole coprire le spalle e per fare ciò deve ‘intrappolare’ il socio. Abbiamo così una serie di ricatti che hanno lo scopo di garantire la correttezza tra le parti. E’ questo lo schema che i personaggi del film seguono, finché non insorge un altro tipo di legame ad assicurare l’estrema fiducia ma anche a complicare l’azione; regola prima della professione sarebbe infatti di non farsi mai coinvolgere sentimentalmente, ma tra una ladra così ‘felina’ ed uno Sean Connery così attraente nella sua maturità brizzolata una storia d’amore è inevitabile. L’amore li unisce e coinvolge Sean a seguire la compagna in un’impresa a dir poco proibitiva, un furto informatico che richiede una scalata di trecento piani ed ha in palio nove miliardi di dollari. Sarà questa la trappola finale e più difficile da cui solo chi ha un passato da James Bond potrà uscirne illeso ed innamorato.

Il film ci porta in giro per il mondo, partendo dai grattacieli di New York ci farà conoscere un antico e suggestivo castello scozzese, per concludere in Malesia, coi suoi mercatini strettissimi ed i suoi palazzi altissimi, sedi di banche che sembrano non essere a conoscenza della povertà ai loro piedi. La coppia Connery Zeta-Jones è ben assortita, con l’agilità dell’una e la genialità dell’altro. I tipi sono due personaggi molto dinamici e per cui di ogni singola scena l’esito non è certo fin quando non è finita, provate a scommettere su chi dice la verità ed avrete sempre una nuova puntata da fare.

Davide Dionesalvi

 

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