C’era una volta, in un tempo molto lontano, una
bellissima principessa che regnava, con il Re suo padre e con la Regina sua
madre, su un piccolo reame della
Barbagia centrale .La principessa ,che tutti sin dalla
nascita chiamavano “Mariedda”, amava passare i sabati sera in compagnia dei
propri cortigiani presso l’osteria “Zedda e Piras” del paese ,giocando a
”mariglia” e bevendo litri del miglior vino di Marreri e del buonissimo
liquore di mirto che l’oste in persona le metteva generosamente a
disposizione.Un sabato di fine ottobre però
Mariedda commise un grave errore: dopo aver bevuto i suoi soliti due o
tredici mirtini tracannò un
bicchierino di CocaCola che le fece perdere il lume della ragione:
immediatamente ,essendo risaputamente di “binu malu”, iniziò ad attaccare
briga con lo stesso oste il quale ,avendo davanti la principessa in persona,
ovviamente non poteva reagirene con la violenza ne con la sua fidata
“leppa” e quindi si
vedeva costretto a implorare l’ubriaca affinchè questa lasciasse l’osteria
senza creare problemi.Così dopo circa una mezzora di urla e di imprecazioni in
sardo, Mariedda lasciò l’osteria in uno stato a dir poco confusionale
avviandosi verso casa, ma mentre si
dirigeva stentatamente verso il castello ,attraversando il bosco di S.Onofrio ,
ad un tratto i propri sensi la abbandonarono ed ella cadde a terra svenuta.Agli
albori del dì successivo, un gruppo di sette nanetti :Vedolo, Ninolo; Topolo,
Loddolo, Murrolo ,Stortolo e Bradipo si avviava lungo il bosco canticchiando
“la canna mia di zucchero di
zucchero non è” diretto verso la miniera dalla quale, ogni giorno, estraevano
faticosamente il pregiato martuzzo.Ad un tratto Vedolo ,il più attento e
assutto del gruppo, scorgendo il corpo della bellissima Mariedda dietro una
tuppa di rovi esclamò ad alta voce: ”Spruzzona!!!!!”, in un attimo i
restanti sei nani ,che in quanto ad assuttura non scherzavano davvero,
piombarono sul luogo dove il corpo esanime di Mariedda scrudava la colossale
sbornia della sera prima. Trovandosi davanti a quella splendida creatura i sette
nani non sapevano davvero cosa fare, ma ad un tratto Vedolo ,dall’alto della
sua assutt… saggezza , esclamò animatamente: “dai dai portiamola a casa
portiamola a casa!!!!”, immediatamente Loddolo , che stranamente sembrava del
tutto disinteressato ad avere una così bella ragazza in casa, gli rispose:”
un’altra!!! Ma non ti basta quella vacca di Biancaneve!!!??
E Vedolo:” e mudu pugnetteri e merda!!!”Così mentre Ninolo, con il
consenso di tutto il gruppo tranne Loddolo, si accingeva ad issare Mariedda
sulle sue possenti spalle per condurla a casa, questa, avendo ancora lo stomaco
in subbuglio per la sera prima vomitò addosso ai poveri nani un’intera forma
di formaggio con i vermi che aveva ingordamente divorato nell’osteria. A
questo punto i nani ,indispettiti per l’accaduto, voltarono le spalle alla
poveretta urlandole:” …e tando piccatila in culu” e tornarono alle loro
faccende quotidiane.Dopo neanche un’ora ,in quello stesso punto, si venne a
trovare per caso il lupo il quale,
non riuscendo a trovare la casa della nonna, camminava con agitazione
esclamando:” bagassa e Cappuccietto Rosso…!!” ,così scorgendo anch’egli
il corpo ormai seminudo di Mariedda dietro la tuppa si avvicinò ad esso con fare maligno, pensando:” quasi
quasi me la faccio…..non sia mai che non riesco a trovare la casa di quella
putt…povera nonnina”. Così dopo aver saziato la sua fortissima assuttura si
accese una sigaretta e se ne andò fischiettando diretto verso la casa della
povera vecchietta….ma questa è un’altra storia.Di li a poco passò proprio
davanti al punto in cui il lupo aveva dato sfogo alle sue voglie, un pricipe in
velluto che in sella al suo fedele destriero aveva viaggiato per tutto il giorno
alla ricerca della principessa scomparsa, quando la vide riversa al suolo
,praticamente senza veli con i lunghissimi capelli biondi che ondeggiavano
in balìa del vento e con la delicatissima pelle bagnata dalla rugiada mattutina
venne invaso improvvisamente dagli stessi pensieri che avevano traviato la mente
del lupo e qualcosa all’ interno dei suoi calzoni
muovendosi impetuosamente alla
disperata ricerca di un varco lo spingeva a saltare sopra l’indifesa
principessa che proprio in quel momento si risvegliò e disse :”guarda che mi
venuto il ciclo e quindi non fa…” .Così il principe in velluto sceso da
cavallo borbottando fra sé:”
sfiga e merda!!!” si avvicinò a Mariedda e accarezzandole il viso le
prese dolcemente la mano portandola verso il suo lunghissimo …..collo
dicendole loffiamente: “non fa niente amore”. A quel punto Mariedda pervasa
anch’essa dall’amore avvicinò la rosea bocca
e dopo un sonoro bacio con
la lingua vissero tutti felici e contenti.
www.esoanche.com © 2001 - All rights reserved