La Storia
di Emanuele Chiodi

Il Lockheed F 104 Starfighter nasce alla metà degli anni ’50 dalla geniale mente di Clarence L. "Kelly" Johnson. E' il risultato della ricerca di un aereo da combattimento che unisce leggerezza e maneggevolezza maggiori rispetto agli aerei già esistenti.

L’idea del 104 viene a Johnson durante una visita in Corea quando ha l’occasione di parlare con i piloti americani impegnati in azioni di guerra nei cieli sopra la Corea del Nord. Alla sua domanda di quali fossero le caratteristiche più idonee per un aereo da combattimento i piloti sono concordi nel affermare che il velivolo ideale dovrebbe essere maneggevole, leggero e con migliori prestazioni di velocità, salita e di raggiungimento di una maggior quota.

E’ così che ha inizio la creazione di quello che sarebbe diventato l’aereo da combattimento più avveniristico mai concepito fino allora. Lo Starfighter è il primo intercettore capace di sostenere velocità oltre Mach due e grazie alla sua forma a spillo e alle sue piccole ali è soprannominato "il missile con un uomo dentro".

Nonostante le Forze Aeree Americane non avessero ufficialmente richiesto un velivolo nuovo, la proposta di Kelly Johnson viene accolta dalla Lockheed che dà il nulla osta al progetto a sviluppo privato.

Il team d’ingegneri messo insieme da Johnson comincia a lavorare nel marzo del 1952 presso la "Skunk Works" di Burbank in California dove prendono vita i primi progetti del nuovo "fighter".

Nel marzo del 1953 la Lockheed assegna al prototipo scelto la sigla XF 104; il progetto progredisce rapidamente fra prove e miglioramenti tecnici e meccanici ed il primo XF 104 è pronto agli inizi del ’54.

Trasportato in gran segreto alla base aerea "Edwards" viene dato l’avvio ai tests iniziali affidandoli al pilota collaudatore della Lockheed A.W. "Tony" Le Vier.

I problemi non mancano: durante il primo vero volo, il carrello non si ritrae, mentre durante il successivo volo si verifica la perdita di pressione del sistema idraulico.

In questa fase il velivolo monta il turbojet J 65-B-3 senza postbruciatore sostituito più tardi con il turbojet J65-W-7 con postbruciatore che dà un notevole incremento alle prestazioni del velivolo.

I tests successivi sono dedicati agli armamenti che creano non poche difficoltà: durante un volo di prova, un cannoncino Vulcan da 20 mm scoppia e Le Vier si salva miracolosamente.

Nel luglio del 1954 l’USAF, acquistando 17 aerei denominati YF 104 A destinati agli ultimi tests di manutenzione, partecipa ai ritocchi finali dell’aereo grazie ad un programma basato sullo slogan "volare prima di comprare" e prima che il 104 entri in produzione su larga scala.

La versione quasi definitiva dello YF 104 A è completata nel febbraio del 56 quando in gran segreto il velivolo effettua il suo primo volo, ai comandi c’è il pilota collaudatore della Lockheed Herman "Fish" Salmon.

Pochi giorni dopo lo Starfighter fa la sua apparizione pubblica durante una cerimonia alla fabbrica della Lockheed a Burbank; fino allora solamente voci sono emerse sulla costruzione di un rivoluzionario aereo da combattimento.

Ma solamente alla metà del ’56 la versione definitiva con motore General Eletric J79 viene presentata ufficialmente al pubblico.

Il primo ordine di produzione dello Starfighter F 104 A risale all’ottobre del 1956 dando il via a quello che sarebbe diventato uno degli aerei più importanti ed innovativi dell’era postbellica.

Anche se costruito per le Forze Aeree Americane lo "Spillone" ha volato sui cieli di moltissime nazioni tra cui Italia dove vola tuttora, Germania, Canada, Turchia e Giappone.

Inoltre molti velivoli, su licenza della casa madre, sono stati costruiti fuori dei confini degli USA.

Nel ’58 il 104 mette in mostra le sue potenzialità: il Maggiore Howard Johnson raggiunge l’altitudine record di 91,249 piedi in una salita a candela (zoom climb) ed il record di velocità viene raggiunto dal Capitano Walter W. Irwin con 1404.19 mph volando oltre 15/25 km.

Per la prima volta nella storia dell’aviazione lo stesso modello di velivolo raggiunge simultaneamente i record di velocità e d’altitudine.

Da allora sono passati molti anni ma lo Starfighter non ha perso il suo fascino e richiama ancora moltissimi appassionati che desiderano ammirare in volo la sua silouette unica.