Arte e Sicilia   Galleria d'arte monografica  Artisti siciliani: Salvatore Giambanco                Brevi cenni critici

brevi cenni critici   di :   E. Bonventre   S. Cantone    R. Certa    F. Cilluffo    G. Incardia  


 

 Trovarsi di fronte ai dipinti di Salvatore Giambanco è un'occasione di gioia per i nostri occhi: rara    occasione, la quale ci offre il destro di fare qualche osservazione che ci sta a cuore.     Nei ritratti si può cogliere bene un'intera fedeltà al valore di una precisa quanto sofferta vita di sentimenti.

                                                                                                              Enzo Bonventre     

       


 

Di Salvatore Giambanco, artista dotato di una sensibilità e di una carica umana non comune, ciò che mi sembra più notevole è la libertà e spontaneità di espressione.  Libero da preconcetti d'avanguardia e da qualsiasi forma di feticismo, Giambanco, da buon autodidatta qual'è tutto si affida al suo sentimento sia che interpreti aspetti della natura, sia che rappresenti la condizione dell'uomo sulla terra.  

                                                                                                                       Salvatore Cantone         


 

In Giambanco, l'elemento che maggiormente colpisce è l'unità di stile, la coerenza di linguaggio, il suo forte realismo lirico, che, a volte, diviene drammatico e apocalittico.   Giambanco ferma immagini, documenti, scorci paesaggistici di una Sicilia contadina, povera arcaica, della quale sa cogliere intimamente, con profonda adesione umana, talvolta con sentimento di pietà, momenti umanissimi, senza mai cadere nel retorico o nell'oleografico, mantenendo il suo discorso a a livello di tensione lirica significante    Questo equilibrio artistico fa della sua pittura uno strumento di comunicazione e di espressione popolare nel senso più degno del termine.                           

                                                                          Rolando Certa                


 

Giambanco è troppo provveduto per essere un naif, umano -troppo umano- per diventare un pittore estilizzante, o descrittore gradevole di vicende destinate a consolarci attraverso tele intese come oggetti non diversi dai soprammobili. 

In Giambanco l'uomo appare miracolosamente sfuggito al destino di "Rocco e i suoi fratelli", il pittore resta sospeso tra il realismo socialista  e il grande grido degli espressionisti  e trova la sua identità figurativa in questo interland, dato che ripudia sia il manierismo di ascendenza ideologica, sia il cerebralismo espressionista.  

                                                                                                          Filippo Cilluffo                   


 

La pittura di Giambanco è conosciuta ormai ai più e trova sempre nuovi consensi fuori dal  territorio dove è nata.    Nella varietà dei due temi fondamentali: figura e paesaggio il significato non  cambia; la chiave di  lettura è unica.  

                                                                                                                                                                                 Gaspare Incardia           


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