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Quando e dove è nato l'Hockey su ghiaccio

Sport derivato dall'hockey su prato, è tipico sport invernale molto popolare non solo in Canada e negli U.S.A., ma in tutta l'Europa centro-orientale ed in Scandinavia. Dalla fase pioneristica, iniziata in Inghilterra, l'hockey su ghiaccio è entrato nella piena maturità tecnica e nelle simpatie popolari per merito della federazione del Canada che studiò e regolamentò il gioco. L'hockey si diffuse in Europa nell'ultimo decennio del secolo scorso tra il 1908/1910; si disputarono i primi campionati d'Europa vinti dalla Boemia. In Italia l'hockey su ghiaccio apparve nel 1911 a Torino ad opera dei Circolo Pattinatori del Valentino, ma iniziò un'attività degna di rilievo solo nel 1924 con l'apertura, a Milano, della prima pista artificiale col palazzo del ghiaccio di via Piranesi, stadio che è ancora funzionante, anche se non più agibile a detto sport


La prima volta delle donne

La pratica dell'hockey su ghiaccio che per molti anni è stata appannaggio del solo sesso forte, solo da pochi anni è apparsa in veste femminile. L'hockey femminile in Italia è una realtà abbastanza giovane: poco più di un decennio e l'Hochey Club Lario Halloween-Altea, fondata nei primi mesi del 1987, è stata una delle prime a praticare questa specialità, che nasceva allora a soli scopi amatoriali. Oggi l'Hockey su ghiaccio femminile è una realtà e la Nazionale Italiana nello scorso mese di marzo ha conquistato la qualificazione ai Mondiali del 2.000.

 


Come e dove si pratica questo sport

Ogni squadra è composta da un massimo di 20 giocatrici più due portieri. Durante il gioco le due squadre schierano sul ghiaccio 6 giocatrici: un portiere. due terzini e tre attaccanti. Tutte possono essere sostituite liberamente in ogni momento della partita, tranne il portiere, per il quale bisogna fare esplicita richiesta alla terna arbitrale. L'arbitro è coadiuvato da due giudici di linea, l'intera terna arbitrale è in pista. le penalità sono calcolate in tempo effettivo di gioco e sono suddivise in: minore, minore di panca, maggiore per cattiva condotta, penalità partita e rigore. L'arbitro segnala le penalità con gesti ben determinati. Le giocatrici punite si sistemano in apposite panche, una per squadra, collocate sul lato opposto della pista, rispetto a quello su cui sono sistemate le panchine delle società.


 

Il campo è diviso in tre parti uguali, tra le linee di porta di colore rosso, vi sono due linee mediane di colore blue la metà campo è definita da una linea rossa. Il gioco ha inizio ad ogni tempo e dopo ogni rete, nell'area d'ingaggio centrale, ma sono previste altre otto aree d'ingaggio dove il disco viene rimesso in gioco dopo un intervento arbitrale.

Per il settore femminile, come per quello giovanile, sono obbligarorie tutte le protezioni, specialmente casco visiera e sottogola. Non sono inoltre ammesse le cariche in balaustra, anche se il contatto fisico è parte integrante del gioco.

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Aggiornato il: 02 maggio 2000