Villam de Tileo

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Presentazione

 

 

Teglio Veneto è, con i suoi 2.278 abitanti (sett. 2008), il più piccolo comune della provincia di Venezia, situato all’estremo confine orientale della Regione Veneto. La vicinanza con il Friuli ha avuto da sempre notevoli riflessi sul piano linguistico e storico, dato che per secoli (fino alla caduta della Repubblica di Venezia) questo territorio appartenne alla Patria del Friuli, la provincia più orientale dello “Stato da Terra” veneziano, con capoluogo Udine.

Villam de Tileo e Plebem de Tileo del 1186/1187 sono le prime citazioni di questa località che troviamo nei documenti: essa viene elencata nella Bolla papale concessa da Urbano III al vescovo di Concordia Gionata, in cui veniva riconosciuta la giurisdizione temporale e spirituale del Presule su gran parte del Friuli occidentale, tra i fiumi Livenza e Tagliamento e dalle prealpi al mare. La seconda testimonianza (la forma usata è ecclesiam de Tileo), risale a pochi anni dopo e più precisamente al 1191 allorché il vescovo di Concordia Romolo, con la conferma del patriarca aquileiese Gotofredo, donò al Capitolo cattedrale concordiese per il proprio sostentamento le rendite della pieve di Teglio.

Se Teglio alla fine del XII secolo veniva definita pieve, il villaggio doveva avere già una certa dimensione urbana ed una importanza non trascurabile, il che fa legittimamente supporre un'origine almeno altomedioevale, inoltre una continuità insediativa deve esserci stata almeno dall'epoca romana, alla luce dei ritrovamenti risalenti ai primi secoli dell’era cristiana restituiti dal territorio. L'antica chiesa del paese, dedicata a San Giorgio Martire era di probabile fondazione alto-medievale. Essa sorgeva in una posizione assai defilata rispetto all'abitato; forse la motivazione va cercata in una situazione geomorfologica diversa rispetto all'attuale, legata al passaggio di un ramo del fiume Tagliamento scomparso nel Medioevo. Per la sua ubicazione così decentrata e a causa dello stato di degrado che la interessava, alla fine dell'Ottocento la parrocchiale fu ricostruita nel centro del paese.

Dopo questa breve introduzione è d'obbligo affrontare il problema del nome. Gli ultimi studi in merito confermano l'origine fitonimica del toponimo Teglio che deriva dal latino tilia, l'albero del tiglio. Almeno due possono essere i motivi che influirono sulla scelta del nome: la prima ipotesi afferma che nel territorio i boschi di tigli fossero assai numerosi e i sostenitori di questa tesi riferiscono come prova l'etimologia del toponimo forse più importante del Friuli, cioè il Tagliamento, che significherebbe infatti "corso d'acqua che attraversa un territorio ricco di tigli". Non dobbiamo dimenticare poi che in epoca classica il fiume era diviso in due rami, il maggiore dei quali (appunto detto Maius), attraversava il sito su cui oggi sorge Teglio. Il grande numero di alberi della stessa essenza avrebbe quindi motivato la scelta del nome del fiume e anche, non più però in epoca classica, del paese. La seconda ipotesi afferma invece che un solo albero influenzò in maniera decisiva la nascita del toponimo: l'albero della vicinia, la grande pianta che fin dal Medioevo ospitava sotto le sue fronde le riunioni dei capifamiglia. Chi propugna questa seconda ipotesi afferma perciò che il nome del paese lo si deve ad un solo, maestoso albero che casualmente a Teglio era per l'appunto un tiglio, altrove era una quercia ma poteva essere un qualsiasi altro albero purché abbastanza grande e fascinoso.

Il Comune di Teglio nasce invece all'inizio dell'Ottocento come risultato dell'unione di Teglio e Cintello, unica frazione assieme alla borgata Suzzolins, quest’ultima divisa però con Cordovado: fu allora che, in seguito alle ristrutturazioni napoleoniche, questa porzione di Friuli facente capo al mandamento di Portogruaro, venne aggregata alla provincia di Venezia di cui tuttora fa parte. L'annessione del Veneto al Regno d'Italia impose l'aggiunta dell'appartenenza regionale: l'attuale denominazione Teglio Veneto data infatti al 1868 e fu resa necessaria per distinguerlo dal più popoloso Teglio, l’antico capoluogo della Valtellina.

 

 

Per saperne di più: V. GOBBO - E. MARIN - L. VENDRAME, Tra l'aquila e il leone. Uomini, luoghi ed eventi delle comunità di Teglio e Cintello, Latisana-San Michele al Tagl.to, 1997, p.113.

 

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