Gli LPD
Scopo di questo documento
In questa sezione desidero riportare delle infomazioni riguardanti dei dispositivi citati nel titolo, gli LPD,
che dalla fine degli anni novanta hanno cominciato a diffondersi nel mondo della radiofonia.
Lo scopo e’ quello di colmare una lacuna che secondo me esiste nella rete, poiche’ io stesso
ho ‘penato’ alquanto, per poter racimolare delle informazioni utili a chi non ha mai visto ne’ provato
ne’ sentito parlare di un LPD.
Cosa sono
Gli LPD sono delle radio ricetrasmittenti omologate che lavorano in FM sulla frequenza dei 433 MHz. Hanno a disposizione 69 canali con separazione di 25 KHz.
Potenza ammessa
L.P.D. e’ una sigla che sta per low power device, cioe’ apparecchiatura a bassa potenza.
La bassa potenza e’ riferita ovviamente alla potenza di uscita RF (radiofrequenza). La potenza
d’uscita massima ammessa dalla legge e’ di 10 mW. E’ un potenza piuttosto
‘bassa’, come e’ nella natura del dispositivo, ma che permette di effettuare
delle comunicazioni di buona qualita’ entro determinate condizioni ambientali.
Portata
Tipicamente vengono riportate sulle confezioni o sui depliants o sui siti internet, delle indicazioni tipo: "portata fino a 2 Km"; questo per un dispositivo radio e' quanto di piu' fuorviante si possa dire. La portata infatti dipende grandemente dalla presenza di disturbi elettromagnetici e dalla presenza di ostacoli tra chi trasmette e chi riceve.
La portata dipende inoltre dalla dimensione dell'antenna, la quale, spesso, e' piuttosto corta.
In pratica quindi e' difficile dire quale sara' la reale portata: bisogna provare nelle proprie condizioni di uso tipiche per poterla determinare.
Riporto di seguito delle prove da me effettuate con dei Kenwood UBZ-LH68.
- Dall'interno di casa (in un paese) a un punto per strada a circa 900 metri, con un
paio di gruppi di case nel mezzo: e' possibile comunicare, anche se con alcuni disturbi.
Se il ricevitore viene portato fuori dall'abitazione (che e' al primo piano dell'edificio)
la qualita' migliora nettamente.
- Dall'interno di casa a un punto all'interno del paese a circa 360 m in linea d'aria, ma con dei gruppi di case in mezzo: e' possibile comunicare, ma la comunicazione e' piuttosto disturbata.
- Da una collina vicino al lago di Garda a circa 150m di altitudine fino alla riva del
lago, quasi a portata ottica (nel senso che le abitazioni arrivano a coprire per poco la
congiungente tra i due RTX) a una distanza di circa 1700m: l'audio e' perfetto ma peggiora
rapidamente se ci si sposta mentre si comunica o appena si frappone qualche struttura o edificio.
- Tra due auto in movimento l'audio e' ottimo entro i tre-quattrocento metri in citta' e
in montagna. Nei rettilinei e in autostrada fanno certamente di meglio, ma non ho ancora potuto
provare nella pratica.
Le modifiche
Questi dispositivi, normalmente, sono modificabili, nel senso che la loro potenza RF puo'
essere aumentata. La modifica pero' e' fuori legge, per cui non e' consigliabile effettuarla.
Ho sentito spesso dire a molti rivenditori che e' possibile modificare il dispositivo, e che,
anzi, loro lo vendono gia' modificato. Dicono anche che spesso basta spostare uno switch o
un jumper per fare la modifica. E dicono infine che la potenza viene portata a 500 mW.
Non so quanto di vero ci sia in tutto cio', ma bisogna fare alcune considerazioni, sull'aumento della potenza RF.
- Non e' permesso dalla legge
- La portata delle radio non cambia radicalmente
- Il consumo delle batterie aumenta notevolmente
- E' possibile che il dispositivo RF si surriscaldi piu' facilmente
- La qualita' della trasmissione potrebbe peggiorare specialmente se la radio e' stata espressamente progettata per funzionare al meglio alla sua potenza nominale di 10 mW.
- La potenza spesso non viene portata a 500 mW ma a seconda del dispositivo, a una potenza tra poche decine di mW fino a 200-300 mW.
- Talvolta la modifica non e' agevole, trattandosi ad esempio di modificare la taratura di un trimmer, e basandosi sulla corrente assorbita dall'apparecchio, o direttamente sull'emissione RF, da misurarsi pero' con strumenti adeguati.
La licenza
Fino al 2001 era richiesto il pagamento di una tassa e la spedizione di una dichiarazione di
inizio attivita', per poter utilizzare gli apparecchi. Ora sembra che cio' non sia piu' necessario,
ma c'e' ancora confusione essendo, all'inizio del 2002, ancora una fase di transizione dalle vecchie
regole alle nuove. Prendete quindi queste informazioni con il beneficio del dubbio.
Usi tipici
Gli usi tipici che immagino (e faccio) io per questi ricetrasmettitori (o RTX) possono essere i seguenti:
- Camminando in montagna
- Andando in bicicletta
- All'interno di un centro commerciale
- Al mercato rionale o paesano
- In fiera
- Tra due sciatori (specie se capita che uno dei due si fermi)
- Facendo un viaggio con amici in due o piu' auto separate.
- Tra due abitazioni vicine (trattandosi di interni, meglio entro i due-trecento metri)
- Tra campeggio e dintorni, ad esempio la spiaggia, oppure, in montagna, le piste da sci.
- Collegare il mio appartamento alla taverna, che e' due piani sotto.
Ovviamente, anche se io parlo di due RTX se ne possono utilizzare di piu', sintonizzandoli sullo stesso canale.
Le pile ricaricabili
E' una buona cosa utilizzare per questi apparecchi delle pile ricaricabili NiCd o NiMH.
Questo permette di risparmiare parecchio sui costi di esercizio, specie se avete gia' un
caricabatterie e conoscete gia' l'uso delle pile ricaricabili. Se non siete degli esperti,
tenete presente che le pile ricaricabili in genere necessitano di alcune attenzioni, di cui,
per brevita', non tratto in questa sede. Cio' a cui bisogna prestare maggiormente attenzione
e' il fatto che le le pile ricaricabili hanno una tensione nominale inferiore, di circa 0.3 volt,
rispetto alle normali alcaline. Molto probabilmente non ci saranno problemi, anche perche' quasi
tutte le radio in commercio hanno l'opzione pile ricaricabili con attacco per caricabatterie
esterno (tipo telefono cellulare).
Un'altra cosa da verificare, e' il tipo di pile ricaricabili previsto dalla casa costruttrice;
e' possibile per esempio che un RTX oltre alle normali pile stilo, accetti dei pacchi di batterie
appositi; e' molto probabile che la possibilita' di utilizzare un caricabatterie senza dover estrarre
le pile dalla radio, sia legata all'utilizzo di questi pacchi 'personalizzati', mentre per le pile
normalmente reperibili in commercio la carica deve essere effettuata esternamente.
Il mio consiglio e' quello di usare pile normalmente reperibili in commercio, poiche' queste sono molto
piu' ecnomiche. Le pile personalizzate possono costare anche 30 € per un pacco da 700 mAh, contro i 6 €
di tre pile stilo NiCd da 850 mAh. Le pile stilo inoltre sono sostituibili elemento per elemento, se si
dovessero deteriorare o se dovessero essere difettose, mentre nel caso del pacco, se un elemento si danneggia,
tutto il pacco e' da buttare (come nei cellulari). E con i pacchi di pile personalizzati occorre anche
acquistare il relativo caricabatterie (due se si vogliono caricare due radio insieme o in alternativa
un caricabatterie doppio, se disponibile). Con le normali stilo e' inoltre piu' facile tenere delle
pile di scorta da usare nel caso di esaurimento di quelle in uso. C'e' comunque da dire che nell'eventualita'
e' sufficiente rimuovere il pacco di pile e mettere quelle normali; questo pero' obbliga ad avere con se due
tipi di batterie e anche due tipi di caricabatterie, se ci si allontana da casa per lunghi periodi. Non ultimo,
si consideri il fatto che dovendo acquistare altre radio o dovendole sostituire, il caricabatterie personalizzato
diventerebbe inutilizzabile.
Le caratteristiche importanti
Ci sono delle caratteristiche della radio che la completano e la valorizzano. Le elenco di seguito.
- Antenna ripiegabile
- Blocco tasti
- Impermeabilita' agli spruzzi
- Resistenza agli urti
- Clips da cintura
- Sub-toni di trasmissione, per ascoltare solo uno o piu' specifici trasmettitori
- Scansione automatica dei canali
- Controllo automatico del collegamento tra i due RTX
- Dispositivo di power-saving (risparmio di energia durante lo stand-by)
- Spegnimento automatico
- Possibilita' di disabilitare con facilita' lo squelch
- Possibilita' di collegare un dispositivo "mani libere", tipo auricolare/microfono
Documento aggiornato al 2 aprile 2002