Dov'è finito il referendum?

Cinque mesi fa la cittadinanza messinese si reca numerosa per firmare una petizione con lo scopo di indire un referendum sulla localizzazione degli approdi. Si raccolgono e si consegnano agli uffici competenti più di seimila firme, oltremodo sufficienti per avviare le procedure verso le consultazioni referendarie. Ma, a distanza ormai di mesi, il consiglio comunale di Messina si rifiuta di procedere agli atti necessari allo svolgimento del referendum popolare. Per attivare un referendum, infatti, bisogna prima nominare la commissione dei garanti e il difensore civico. Ma tutto questo non è stato ancora fatto. La Regione, accortasi dell'assurda negligenza, è costretta ad intervenire, inviando in questi giorni un commissario che si occupi di svolgere tutti questi atti.

Questo è il commento del capogruppo ds Giuseppe Mangiapane:

"Non c'è da gioire, quando intervengo i poteri sostitutivi significa che c'è stato e c'è un difetto di democrazia e che l'organo eletto dai cittadini non sa dare le risposte che essi si attendono. D'altra parte, è da oltre cinque mesi che avevamo chiesto l'attivazione di tutte le procedure per il referendum sulla delibera di localizzazione degli approdi approvata dal consiglio comunale. La Regione ha fatto bene a mandare un commissario".

Ancora una volta il consiglio comunale, senza provare vergogna, senza ritegno, ci prova a prendere per i fondelli i suoi cittadini, ovvero tutti noi. Abbiamo firmato una petizione per  indire un referendum sulla dislocazione degli approdi, e poter esprimere così anche la nostra opinione. Ma a quanto pare l'opinione della gente che ha eletto i suoi amministratori non conta più niente,  le persone che abbiamo nominato fanno finta di nulla, si  macchiano di gravissimi atti di omissione, con indifferenza calpestano i principi democratici.

5 Novembre: Finalmente sul Boccetta cambia tutto, secondo la Gazzetta del Sud. Visto che  un approdo non si può certo realizzare dall'oggi al  domani e in ogni caso è difficilmente ipotizzabile che l'amministrazione comunale, dopo aver attivato le procedure del “doppio approdo” Mili-Annunziata  decida di compiere un passo di tal genere. Ieri è stata approfondita anche la proposta delle fasce orarie, cioè del contingentamento dei tir nelle ore di punta. Ma in una simile evenienza si rischierebbe di aggravare il problema dell'inquinamento acustico e atmosferico, molto più pericoloso se concentrato in alcuni periodi invece che nell'arco delle 24 ore. Come si può notare, da qualunque parte la si tiri, la coperta è troppo corta. L'amministrazione comunale,a questo punto, sembra intenzionata a tornare su una vecchia ipotesi: quella dei pannelli fonoassorbenti lungo viale Boccetta. In pratica, si eliminerebbe l'attuale spartitraffico, si creerebbero al centro due corsie riservate esclusivamente ai tir, separate dal resto della carreggiata da “muri antirumore” alti tre metri, inframmezzati da alberi e altre opere di arredo urbano ( un po' come le palme nel percorso del tram). Il costo previsto si aggira tra i 2 e i 3 miliardi. I lavori potrebbero essere realizzati nel giro di tre o quattro mesi. «È un'idea che avevo suggerito circa sei mesi fa – afferma Leonardi – ma che non ha trovato ampi consensi.Vedremo di approfondirla ma in ogni caso la condizione indispensabile è che della spesa si debbano fare carico gli armatori privati». 

Trasmissione Clik su RTP del 7 Novembre 2000.

Sono intervenuti: il Sindaco Turi Leonardi, l'esperto per il traffico del Sindaco Torrieri, Il Vice Presidente della Provincia Sutera e assessore all'Ambiente, il  Consigliere Comunale dell'opposizione Pippo Rao, il Presidente degli Autotrasportatori Ignazio Di Bella e il Prof. Bramanti del Centro Neurolesi. Al conduttore Orazio Costa hanno chiesto cosa c'entra un neurologo con il traffico? C'entra! Al neurologo, dice Costa, abbiamo chiesto soprattutto sugli effetti dell'inquinamento acustico che sono forse più pericolosi dell'inquinamento atmosferico. Una trasmissione noiosissima che appare palesemente indirizzata a sponsorizzare il percorso dei soliti sentieri per nuovi appalti di incredibili pannelli fonoassorbenti che indicano solo la precisa volontà di mantenere gli approdi alla rada di san Francesco e il traffico nel centro urbano, condizione che ha già messo in ginocchio la Comunità Messinese. Per questo: ( e fa pure ridere ).

NO  AI  PANNELLI

FONOASSORBENTI

SI AD UN'UNICO APPRODO A TREMESTIERI

FUORI I TIR DAL CENTRO DI MESSINA