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Maria

In: "Città Nuova", 4 (1960), n. 4, p. 3.

Fra le tante parole che il Padre ha pronunciato nella sua creazione ve n'è stata una tutta singolare. Non doveva essere tanto oggetto di intelletto, quanto ombra soave e tiepida. Era nei piani della Provvidenza, infatti, che il Verbo si facesse carne, che una parola, la Parola, fosse scritta in terra a carne e sangue; e questa parola abbisognava di uno sfondo. Le armonie celesti bramavano, per amor di noi, trasferire il loro concerto, unico e solo, sotto le nostre tende: ed esse cercavano un silenzio

Il Protagonista dell'umanità che dava senso ai secoli passati e illuminava e convogliava dietro a Sé i secoli futuri, doveva apparire sulla scena del mondo, ma gli occorreva uno schermo bianco che a Lui desse tutto il rilievo.

Il più gran disegno che Dio-Amore potesse immaginare, doveva tracciarsi maestoso e divino e tutti i colori delle virtù dovevano trovarsi composti e pronti in un cuore per servirlo.

Questa ombra mirabile che avvolge il sole e ad esso cede e in esso si ritrova; questo sfondo bianco immenso quasi una voragine che contiene la Parola che è Cristo ed in esso si inabissa, luce nella Luce; questo altissimo silenzio che più non tace perché in esso cantano le armonie divine del Verbo e in Lui diventa nota delle note, quasi il "là" dell'eterno canto del Paradiso; questo scenario maestoso e bello come la natura, sintesi della bellezza profusa dal Creatore nell'universo, piccolo universo del Figlio di Dio che cede il suo interesse a chi doveva venire ed è venuto; questo arcobaleno di virtù che dice "pace" al mondo intero, questa creatura, immaginata negli abissi misteriosi della Trinità e a noi donata, era Maria.

Di lei non si parla tanto, di lei si canta. A lei non si pensa tanto, ma la si ama e invoca. Se è oggetto di studio, lo è più di poesia. I più grandi geni dell'universo hanno messo il pennello e la penna al suo servizio.

Se Gesù incarna il Verbo, il Logos, la Luce, essa in certo modo impersona l'arte, la bellezza, l'amore.

Capolavoro del Creatore, Maria, per la quale lo Spirito Santo ha sbizzarrito le sue invenzioni, ha versato molte sue ispirazioni.

Bella Maria! Di lei mai abbastanza si dirà.