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La giornata con Maria

In: "Mariapoli", 3 (1986), n. 9, pp. 8-9.

Carissimi, ci siamo ripromessi la volta scorsa di dedicarci alla nostra Opera con sommo impegno e perfezione.

Essendo agli sgoccioli del mese di settembre, nel quale abbiamo ben due volte festeggiato Maria, vogliamo vedere oggi come rinnovare anzitutto il nostro personale rapporto con lei, che è a capo del nostro Movimento. Vogliamo esaminarci sui nostri quotidiani contatti con lei, sul nostro amore verso di lei: vedere in pratica qual è, o meglio, quale deve essere la nostra giornata con Maria.

Come molti di noi già fanno, sarà bene, appena svegli al mattino, dopo aver puntualizzato lo scopo per cui viviamo con quel "Perché sei abbandonato", aggiungere: "Perché sei desolata", come a dire: la mia vita deve svolgersi non solo per amore di Gesù Abbandonato, ma anche in unione con Maria, la Desolata; la mia vita vuol essere tale che non vadano perduti ma anzi valorizzati al massimo, la passione e morte di Gesù ed anche il grande dolore di Maria, sofferto ai piedi della croce per l'umanità.

Durante il giorno poi, come si sa, abbiamo vari modi di stare con Maria. A lei va un pensiero particolare durante le preghiere del mattino e della sera. Maria è ricordata nella Messa, anche alla visita e soprattutto durante la recita del rosario, quando per più di cinquanta volte la salutiamo con l'Ave Maria.

È tutta bella l'Ave Maria in ogni sua espressione, ma oggi io vorrei suggerire di sottolineare in questi prossimi giorni, con il cuore, in modo particolare la duplice richiesta: "Prega per noi peccatori adesso" e "nell'ora della nostra morte" affinché Maria ci assista con la sua intercessione presso Dio in ogni nostro attimo presente e perché in quel momento importante che è la morte, sia presente presso di noi in modo speciale.

Ma se tutte queste preghiere hanno il loro peso nella nostra giornata, ciò che vorrei mettere in luce oggi è soprattutto il rapporto che noi dobbiamo avere con Maria, rapporto che deve essere vivo durante tutto il giorno e sarà sempre più profondo a seconda dell'unità che la nostra persona avrà raggiunto con questa amatissima Madre e Capo.

Noi, membri dell'Opera di Maria, possiamo anzitutto pensare che, se siamo in questo Movimento, è perché non solo Dio ci ha scelti, ma anche Maria con Lui. Noi, ciascuno di noi, senz'altro un giorno è stato guardato con amore particolare da lei e portato qui.

Possiamo poi pensare che lei ci ha orientati alla sua Opera perché, avendoci amato, vuole dimostrarsi con noi, in modo tutto particolare, Madre.

Ora cosa fa una madre per il suo figliolo?

Lo sappiamo: fa tutto senza misurare.

Ebbene, se così è della madre terrena, che sarà della Madre celeste?

Noi dobbiamo essere convinti del suo specialissimo amore e trarne le conclusioni. Maria mi ama? Anzi mi ama in modo particolare? Non posso non avere una fiducia sconfinata in lei che tanto può. E allora le affiderò tutto quello che mi riguarda, non solo me stesso, ma i miei pensieri, le mie preoccupazioni, ciò che mi pesa, ciò che mi fa male. Lei vuole per sé tutto questo, ed è in grado di risolvere ogni mio problema.

Carissimi, vi dico queste cose perché ho sperimentato che la Mamma nostra, se noi prendiamo sul serio il suo amore per noi, non manca di dimostrarcelo.

Provate anche voi. Forse l'avete già fatto.

Provate a non tener nessun peso sul cuore e ad affidare tutto a lei. Troverete risolto un problema dietro l'altro.

Infine, io desidererei s'introducesse nella nostra vita d'unione con Maria una bella abitudine.

Sapete come fra noi ravviviamo la presenza di Gesù in mezzo dichiarandoci: "Teniamo Gesù in mezzo". Ora perché non far questo anche con Maria? Ciò comporta essere pronti a morire per lei misticamente presente nella sua Opera.

Chissà come sarà contenta Maria di aver la possibilità di dare con noi nuovamente vita a Gesù, anche se solo spiritualmente.

Io ho provato quanto è bello poi e meraviglioso alla sera chiudere gli occhi dopo averle detto: "Teniamo Gesù in mezzo".

Ecco, carissimi, due parole sulla nostra giornata con Maria. Che lei ci faccia sentire tutto il suo materno affetto e ci custodisca come le pupille dei suoi occhi.

Per i prossimi giorni dunque: Ravviviamo la nostra unità con Maria.