VIVERE IL BATTESIMO
COME FONTE DI VOCAZIONE E DI MISSIONE

Il battesimo è il fondamento della vita cristiana come vita in Cristo, e costituisce i rapporti fra la persona del Signore e ciascuno di coloro che mediante il battesimo entrano in comunione con la sua persona e la sua vita: comunione con il Padre per Cristo nello Spirito. Esso ha pure una dimensione ecclesiale come approfondimento della coscienza dell'unità di tutti i cristiani, di tutti i battezzati in un solo corpo che è la Chiesa. Con il battesimo entriamo consapevolmente nella storia della salvezza cristiana, e la nostra esistenza diventa una micro-storia del salvezza.

Cristo non è soltanto qualcuno che vediamo dinanzi a noi per confessarlo, sia pure come Figlio di Dio e Redentore. Non ci riferiamo solo a lui come al rivelatore del Padre, al modello e maestro dell'umanità. I1 nostro rapporto con Lui non è soltanto quello di una adesione intellettuale di fede alla sua persona e alla sua dottrina; essere cristiani non consiste solamente in una fedeltà alla sua parola ed una imitazione della sua vita.

Essere cristiani significa essere in comunione con la sua persona ed il suo mistero: vivere in Cristo, o meglio lasciare che egli viva in noi la sua filiazione divina, la consacrazione e la missione nello Spirito, la sua passione per il Regno del Padre. Il cristiano è come un supplemento di umanità per Cristo, come diceva la beata Elisabetta della Trinità. O, come affermava von Balthasar nel suo libro Chi è il cristiano?: Cristo non è solo di fronte a noi o con noi, è in noi.

Il fedele di Cristo è, certamente, un discepolo che segue ed imita il Maestro, un credente che accoglie la sua persona e la sua dottrina, un apostolo che rende testimonianza del suo Vangelo, ma è anche qualcosa di più: è una persona che vive in Cristo, che vive di lui, che è unita a lui come il tralcio alla vite, che ripete nel suo essere il dinamismo della vita di Gesù, dal Padre e verso il Padre, nello Spirito Santo. Fra Cristo e il cristiano intercorre una comunione di vita che ha come legame più intimo la stessa vita del Padre, effusa in noi dallo Spirito. È la stessa vita che scorre, come linfa interna, in tutti coloro che sono uniti nello stesso battesimo nel corpo della Chiesa.

 

LA RISCOPERTA DEL BATTESIMO

La spiritualità neotestamentaria, le catechesi dei Padri nei primi secoli, i testi liturgici invitano costantemente i cristiani a diventare ciò che sono, ad esprimere nella vita ciò hanno ricevuto mediante la fede, a riconoscere la propria dignità battesimale e a portare alla luce tutte le sue ricchezze.

Il card. Suenens affermava che particolare ricchezza del Vaticano II è stata "la ripresa della coscienza del sacramento del battesimo".

E’ forte l’espressione della Christifideles laici che sintetizza la vocazione cristiana con queste parole: "Solo cogliendo la misteriosa ricchezza che Dio dona al cristiano nel santo Battesimo è possibile delineare la "figura" del discepolo di Gesù". Infatti:

R il battesimo è il sacramento della nuova nascita. Il credente è "rivestito di Gesù ed è, di conseguenza, abilitato e chiamato alla santità: i cristiani non appartengono a se stessi, ma sono "proprietà" di Lui Crocifisso e Risorto.

R il cristiano nel battesimo rimane unito a Gesù e con gli altri battezzati al corpo della Chiesa, come tralci dell’unica vite: l’identica linfa li unisce a Cristo e tra di loro.

R con l’effusione battesimale ognuno è consacrato dallo Spirito Santo alla partecipazione responsabile della stessa missione di Gesù. I fedeli sono idonei e inviati per l’annunzio del Vangelo anche a coloro che non credono.

Questo evidentemente richiede di essere aiutati e guidati a far crescere e maturare ciò che è nascosto come un seme nella grazia battesimale, al fine di giungere "allo stato di uomo perfetto, nella misura in cui conviene alla piena maturità di Cristo" (Ef. 4,13).

"È di particolare importanza che tutti i cristiani siano consapevoli di quella straordinaria dignità che è stata loro donata mediante il santo battesimo; per grazia siamo stati chiamati ad essere figli amati del Padre, membra incorporate a Gesù Cristo e alla sua Chiesa, templi vivi e santi dello Spirito..." (Christifideles laici n. 64). Oggi è tanto più necessario perché, da un punto di vista sociale, è vero quanto affermava tempo fa il vescovo tedesco K. Lehmann: "nella situazione odierna il battesimo nella sua stessa essenza come nella sua prassi, si è reso ormai estraneo all'uomo".

E’ necessario allora centrare la vita cristiana non sulle devozioni, pur utili, ma sulla conformità a Cristo come causa e modello del nostro esistere: nel senso cioè di essere impegnati a vivere quello che si è, di portare a compimento quello che è stato ricevuto, di manifestare nelle opere quello che è stato donato.

Occorre quindi trasmettere tutta la ricchezza del battesimo per creare una coscienza, sviluppare una esperienza, attraverso un concreto e permanente percorso educativo in un dinamismo di crescente fedeltà alla grazia battesimale.

 

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLICI

À una nuova creatura

Il battesimo non soltanto purifica da tutti i peccati, ma fa pure del neofita una "nuova creatura" (2Cor 5,17), un figlio adottivo di Dio che è divenuto partecipe della natura divina, membro di Cristo e coerede con lui, tempio dello Spirito Santo. E’ cioè causa della vita nuova e diventa modella di una esistenza che fa spazio a Gesù-Pienezza d’amore

"Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio"(Gal. 4,15)

"La sua potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quanto riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua gloria e potenza. Con queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina (2 Pt. 1,3)

" Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte (1 Cor. 12,27).

" Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria (Rom. 8,14 e seguenti).

"O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!" (1 Cor. 6,19-20)

Á incorporati alla chiesa, corpo di cristo

I battezzati sono divenuti "pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo": tutti insieme sono il popolo di Dio e la sua famiglia (1Pt 2,5): sono chiamati a proclamare le opere meravigliose di lui" che li "ha chiamati dalle tenebre alla sua ammirabile luce" (1Pt 2,9). In certo senso tutti sacerdoti in Gesù sacerdote.

Dal battesimo nasce la comunione ecclesiale: tutti insieme i battezzati sono uno solo, il corpo di Cristo. Ognuno, essendo "rivestito" dell’unico Cristo è tutt’uno con gli altri: le distinzioni per cui ciascuno è chiamato ad esprimere Cristo in modo originale restano certamente, ma - in virtù del battesimo – cessano di essere divisioni e diventano strumento ed espressione di completamento reciproco, di comunione, di fraternità concreta. La Chiesa allora, frutto del battesimo, è la comunità dell’unità compiuta in Gesù presente in tutti, ma di una unità che riflette la vita della Trinità dove ci sono unità e distinzione, comunione e libertà. La vita cristiana è guidata da una spiritualità che è insieme personale e comunitaria.

Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a se stesso, ma a Colui che è morto e risuscitato per noi . Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri, a servirli nella comunione della Chiesa, ad essere uniti a coloro che sono stati costituiti pastori. Per poter svolgere impegni che comportano responsabilità e doveri, il battezzato ha bisogno di ricevere i sacramenti, di essere nutrito dalla Parola di Dio e sostenuto dagli altri aiuti spirituali della Chiesa.

"Rigenerati dal Battesimo per essere figli di Dio, i battezzati sono tenuti a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa" e a partecipare all’attività apostolica e missionaria del Popolo di Dio. Anzi l’unità ecclesiale è il presupposto (di più la condizione di possibilità) della missione ecclesiale, della credibilità ed efficacia dell’annuncio: siano "uno" perché il mondo creda.

Con parole forti si poterebbe dire che la Chiesa-Corpo di Cristo è il segno e lo strumento attraverso cui Gesù è presente nella storia. E lo è attraverso la convergenza libera e ordinata dei membri che compongono il suo Corpo (cfr. una mistica persona)

Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia (1 Pt. 2, 5.9)

Poiché l’amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro... Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.(2 Cor. 5, 14.17)

Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo (Ef. 5,21)

Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. (Gv. 13.12-15)

Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. (1 Tess. 5, 12-14)

Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. (Ef. 4, 4-7)

Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù (Gal. 3, 26-28)

Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi (1 Cor. 12,12)

Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. (Gv. 17, 20-23)

le disposizioni e gli impegni per un efficace cammino battesimale

Tutta la tradizione della Chiesa, fin dall’inizio, ha giudicato necessario compiere una iniziazione al mistero del santo battesimo o prima della sua recezione per cogliere la ricchezza e gli impegni, o immediatamente dopo averne fatto l'esperienza, per sottolineare lo stupore della grazia appena ricevuta e risvegliare e fissare la memoria, o nel corso della vita per rinnovare la coscienza del dono e dell'impegno.

La comunità cristiana ha la consapevolezza che il battesimo, essendo un sacramento iniziale che ha in sé forza di sviluppo, è come un seme che contiene in sé già tutta la vita cristiana, una sorgente che deve irrigare tutta l'esistenza con le acque salutari dello Spirito. Essendo un sacramento iniziale segna profondamente tutta la vita, ma essendo pure un sacramento "promettente" ha bisogno di tutta la vita per raggiungere il compimento perfetto.

La ricchezza del battesimo e delle sue prospettive non si esauriscono in una esperienza concreta passeggera, ma richiedono tutta la vita. L'iniziazione deve essere permanente, come permanente è la grazia. E deve essere portata ad una crescita perché è lo stesso battesimo a pulsare dentro di noi, come vita in Cristo e nello Spirito Santo, vita nella Chiesa e caparra della vita immortale, verso la piena realizzazione della nostra personale ed inedita configurazione con Cristo, ad immagine sua.

Solo a modo di esempio, alcuni elementi indicativi di percorso:

- la dimensione del battesimo come sacramento della conversione e della fede, che si fonda sull'ascolto nella Parola di Dio, susciterà non solo il senso di una permanente conversione a Dio e al suo progetto, ma anche una costante adesione alla Parola di Dio

- il cristiano è chiamato a rendere permanentemente attive le rinunce a Satana nella vita, in una concreta lotta, e la sua professione di fede come adesione alla persona di Cristo

- la realtà del battesimo come illuminazione, svilupperà nel cristiano la sua attenzione alla purezza del cuore e della mente, alla preghiera e alla contemplazione, alla conoscenza del mistero e dei misteri di Dio;

- il battesimo come "immersione in Dio" susciterà la coscienza di ciascuno di vivere in alleanza con Dio, di avere con Dio un rapporto di comunione, di intimità e di unità

- l'immersione del cristiano nella Trinità lo porterà ad approfondire la vita come comunione trinitaria, nella concretezza del riferimento a Cristo che ha mostrato la strada e la chiave dell’unione con il Padre e degli uomini fra di loro nel mistero della croce;

- la caratteristica ecclesiale del proprio Battesimo crea in ogni fedele il profondo senso della Chiesa, anzi della maternità della Chiesa nei suoi confronti e dell'esperienza della famiglia-Chiesa, al punto di non poter capire la propria esistenza fuori di una autentica e piena comunione con la Chiesa e di un servizio generoso nella Chiesa nella dimensione di comunione e di unità;

- la dimensione della vita in Cristo, figlio della Vergine Maria, il legame profondo del battesimo con la maternità di Maria, sottolineato dai Padri e dalla liturgia, farà anche percepire chiaramente come la migliore devozione mariana si innesti anche nella realtà del battesimo, e farà emergere il profilo mariano di ogni persona e della comunità ecclesiale;

- la piena partecipazione alla vita e alla missione di Cristo, renderà il battezzato consapevole della sua chiamata alla prima e alla nuova evangelizzazione con la vita, le parole e le opere, convinto che la fede si rafforza donandola, ed il miglior segno della gioia di essere cristiano è comunicare anche agli altri il lieto annunzio di Cristo.

Comprendiamo quanto i Padri della Chiesa affermavano a riguardo del Battesimo con frasi semplici ed evocative: "Riconosci o cristiano la tua dignità!" (San Leone magno); "Considerate l'onore che vi è fatto in questo mistero!" (San Massimo di Torino); "Siamo diventati non solo cristiani, ma Cristo!" (Sant’Agostino).

Appena pochi mesi fa, nella stupenda veglia battesimale del 23 agosto nella XII Giornata Mondiale della Gioventù a Parigi, Giovanni Paolo II ci ha offerto un esempio del modo con cui si può e si deve riproporre la catechesi del santo battesimo, anche alla fine del secondo millennio. Nella sua omelia, dopo aver ricordato commentando le parole di Gesù a Nicodemo sulla rigenerazione, la nuova nascita, la partecipazione alla vita immortale, sintetizzava così la ricchezza del battesimo cristiano parlando ai giovani di oggi e di domani e trasmettendo loro la perenne dottrina evangelica:

"Cari giovani, sapete ciò che il battesimo fa di voi? Dio vi riconosce come suoi figli e trasforma la vostra esistenza in una storia di amore con lui. Vi rende conformi con Cristo, perché possiate realizzare la vostra vocazione personale. E’ venuto a stringere una alleanza con voi e vi offre la sua pace. Vivete ormai come figli della luce, che sanno di essere stati riconciliati mediante la croce del Salvatore!

"Mistero e speranza del mondo futuro", il battesimo è il più bello dei doni di Dio che ci invita a divenire discepoli del Signore. C'introduce nell'intimità di Dio, nella vita trinitaria, fin da oggi e per l'eternità. È una grazia data al peccatore, che purifica dal peccato e apre un nuovo avvenire. È un lavacro che lava e rigenera. È una consacrazione, che ci conforma con Cristo rendendoci capaci di offrire con Lui la vita, di testimoniarlo, di annunciarlo con la parola. È un'illuminazione che rischiara il nostro cammino e gli dà un senso pieno. E una veste di forza e di perfezione. Rivestiti di bianco il giorno del nostro battesimo, come lo saremo nell'ultimo giorno, siamo chiamati ogni giorno a custodirne lo splendore e a rinnovarlo grazie al perdono, alla preghiera e alla vita cristiana. I1 battesimo è il segno che il Signore ci ha raggiunto sulla via, che ha reso bella la nostra esistenza e che trasforma la nostra storia in una storia santa. Siete chiamati, scelti da Cristo per vivere nella libertà dei figli di Dio, siete pure confermati nella vostra vocazione battesimale inabitati dallo Spirito Santo, per annunciare il Vangelo con tutta la vostra vita".

 

DUE UTILI RICHIAMI AL BATTESIMO

I1 Papa Giovanni Paolo II nella lettera Tertio adveniente millennio n.41 precisa a riguardo: "L'impegno di attualizzazione sacramentale sopra accennato potrà far leva nel corso dell'anno, sulla riscoperta del battesimo come fondamento dell'esistenza cristiana, secondo la parola dell'Apostolo: Quanti siete battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo (Gal 3, 27)".

Paolo VI nella Ecclesiam suam afferma "Bisogna ridare al fatto di aver ricevuto il santo battesimo, e cioè di essere stati inseriti mediante tale sacramento nel Corpo mistico di Cristo che è la chiesa, tutta la sua importanza, specialmente nella cosciente valutazione che il battezzato deve avere della sua elevazione, anzi della sua rigenerazione alla felicissima realtà di figlio adottivo di Dio, alla dignità di fratello di Cristo, alla fortuna, vogliamo dire alla grazia e al gaudio dell'inabitazione dello Spirito Santo, alla vocazione d'una vita nuova che nulla ha perduto di umano salvo la infelice sorte del peccato originale, e che di quanto è umano è abilitata a dare le migliori espressioni e ~ sperimentare i più ricchi e candidi frutti. L'essere cristiani, l'aver ricevuto il santo battesimo non deve essere considerato come cosa indifferente o trascurabile; ma deve marcare profondamente e felicemente la coscienza di ogni battezzato; deve essere davvero considerato da lui, come lo fu dai cristiani antichi, un'illuminazione, che facendo cadere su di lui il raggio vivificante della Verità divina, gli apre il cielo, gli rischiara la vita eterna, lo abilita a camminare come figlio di Dio, fonte di eterna beatitudine". E concludeva pieno di speranza: "E quale programma pratico questa considerazione ponga davanti a noi e al nostro ministero è facile vedere. Noi godiamo osservando che tale programma è già in via di esecuzione, presso tutta la chiesa e promosso con zelo sapiente e ardente. Noi lo incoraggiamo, noi lo raccomandiamo, noi lo benediciamo...".

"Cristo, capocantore divino, riassume le voci che la carità ha unito, in un’unica melodia al Padre" (Ignazio di Antiochia)

"All’essere come Cristo segue l’operare come Cristo" (Ignazio di Antiochia)

"Come dalla farina asciutta non si può fare, senz’acqua, una sola massa ed un solo pane, così noi che siamo molti non potevamo divenire uno in Cristo Gesù senza l’Acqua che viene dal cielo (Ireneo di Lione)

"Avrai felicità alla partenza da questa vita se sei stato santo. Ma la felicità sarà completa, quando non mancherà nessun membro al tuo corpo" (Origene)

"I cristiani, conformi a Gesù, diventano anche conformi fra loro e, rappresentando in se Cristo, sono uno solo in Cristo Gesù (Giovanni Crisostomo)

"Tutti i suoi membri sono consanguinei; la loro parentela è spirituale (più stretta della parentela del sangue) perché lo Spirito Santo dal battesimo ne intesse i legami. (Giovanni Crisostomo)