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"Che" non solo guerrigliero
1957 – El Hombrito

Il Che

Nella valle dell’Hombrito comandano i ribelli. Qui hanno installato un forno per il pane, una tipografia, che consiste in un vecchio ciclostile, e un consultorio medico in una capanna di un solo vano. Il Medico è Ernesto Guevara, detto il Che, che di argentino, oltre al soprannome, conserva certe abitudini come il mate e l’ironia. Pellegrino d’America, si unì alle forze di Fidel in Messico. Vi era finito dopo la caduta del Guatemala e si guadagnava da vivere facendo il fotografo, a un peso la foto, e vendendo santini della Madonna di Guadalupe.

Nel consultorio dell’Hombrito, il Che ha in cura una sfilza di bambini dalla pancia grossa, quasi nani, e ragazze vecchie, sciupate in pochi anni dai molti parti e dal poco cibo, e uomini che sono come pelli secche e vuote, perché la miseria sta trasformando ciascuno di loro nella mummia di se stesso.

L’anno scorso, quando la mitraglia falciò i guerriglieri appena sbarcati, il Che dovette scegliere tra una cassa di pallottole e una di medicine. Non poteva portarle tutte e due, e preferì la cassa di pallottole. Ora accarezza il vecchio fucile Thompson, che è l’unico ferro chirurgico nel quale crede davvero.

da "MEMORIA DEL FUOCO" di Eduardo Galeano