La divinazione santera |
Carlo
Nobili * |
|
Esistono nella Santería
cubana quattro sistemi di divinazione. |
|
Iş Sistema Diloggún |
Il caracol (Ciprea moneta, Monetaria
moneta, Cypraea annulus) ossia quella particolare conchiglia conosciuta
piů comunemente come cauri, il cui guscio č servito come moneta per molto tempo a varie
popolazioni africane, asiatiche e oceaniane č utilizzato a Cuba nella divinazione
del sistema Diloggún. In questo sistema il santero tira 16 conchiglie e di queste
ne legge 12. Dalla tredicesima in poi invita il visitante a consultare un babalawo (o babalao, il
massimo dirigente nella gerarchia del culto agli orichas).
Quando cade la tredicesima (Metanlá) č la maledizione di Babalú Ayé (loricha
delle malattie, associato a San Lázaro), in quanto non sono state rispettate le leggi del
popolo yoruba. Le lettere o responsi (chiamate oddun) del Diloggún
sistema di divinazione davvero assai complesso sono, a seconda di come cadono le
conchiglie: |
|
1. Ocana Una conchiglia con la
parte concava in alto Oddun Maggiore 5. Oché Cinque
conchiglie con la parte concava in alto Oddun Maggiore
9. Osá Nove conchiglie con la parte concava in alto
Oddun Minore |
2. Eyoko Due conchiglie con la
parte concava in alto Oddun Maggiore 6. Obbara Sei
conchiglie con la parte concava in alto Oddun Minore
10. Ofún Dieci conchiglie con la parte concava in alto
Oddun Maggiore |
3. Oggunda Tre conchiglie con la
parte concava in alto Oddun Maggiore 7. Oddí Sette
conchiglie con la parte concava in alto Oddun Minore
11. Ojuani Undici conchiglie con la parte concava in alto
Oddun Minore |
4. Irosun Quattro conchiglie con la
parte concava in alto Oddun Maggiore 8. Eyeúnle Otto
conchiglie con la parte concava in alto Oddun Maggiore
12. Eyila Dodici conchiglie con la parte concava in alto
Oddun Maggiore |
|
Quando tutte le conchiglie si presentano con la parte concava
in basso si ha lEyekún che č un Oddun maggiore. Le lettere, tutti oddun
maggiori, che non vengono lette dal santero sono chiamate: Metanlá (la 13),
Merinlá (la 14), Marunlá (la 15) e Meddiloggún (la 16). |
|
IIş Sistema Biague |
Altro sistema divinatorio santero, chiamato Biague, č
quello fatto con il cocco. Il frutto, del quale non si puň fare a meno nella Santería e che appartiene a Obatalá (il creatore del
genere umano), č il tributo che si paga agli dei in tutte le circostanze. Esso č
lofferta e il cibo rituale degli orichas
e degli antenati. Con la sua offerta hanno inizio tutti i riti della Regla. Il cocco, dice Gabino
Sandoval (uno degli informatori di Lydia Cabrera) č lABC della divinazione lucumí.
Nel Biague, sistema divinatorio in cui vengono lanciati a terra quattro pezzi di
cocco, si determinano 5 responsi o letras, a seconda della posizione che essi
prendono sul pavimento con la parte del guscio (carmelita) o della polpa
bianca in alto: |
|
| la prima posizione, con tutti i pezzi di cocco con la parte bianca verso lalto, č
chiamata Alafia. In essa parlano Changó
e Orula. Essa č affermativa,
un segnale di buon auspicio; |
|
|
| la seconda posizione, con tre pezzi bianchi e una carmelita, č chiamata Otawo
(Otagüe, Itagua o Etawe). Parlano Oggún,
Yemayá, Changó e Ochosi.
Č il dubbio ma il responso puň diventare affermativo se gettando di nuovo i pezzi di
cocco viene confermata la stessa letra |
|
|
| la terza posizione, due pezzi bianchi e due carmelitas, č chiamata Ellifé
(Eyeife). Č una risposta affermativa |
|
|
|
|
| la quinta posizione, quattro pezzi con il guscio in alto, si chiama Oyékun (Oyecún,
Yéku yéku). Parlano Changó
e Oyá Yansá. Č il fallimento,
un cattivo presagio. Č consigliata in questo caso la visita ad un babalawo. |
|
|
|
| 1. Alafia Bianca Bianca Bianca
Bianca |
|
|
| 2. Otawo (Otagüe, Itagua o Etawe) Bianca
Bianca Bianca Nera |
|
|
| 3. Ellifé Bianca Bianca Nera
Nera |
|
|
| 4. Ocana Bianca Nera Nera Nera |
|
|
| 5. Oyékun o Yéku yéku Nera Nera Nera
Nera |
|
|
IIIş Sistema Ékuele |
Un altro sistema divinatorio č quello dellékuele
(ópkuele, ókuele o cadena de Ifá), uno strumento di esclusivo uso
del babalawo, attraverso il
quale si rivela Orula. Si
tratta di una catena, di circa 35-40 cm di lunghezza, costituita da otto pezzi con un lato
concavo e uno convesso, generalmente di cocco, gusci di tartaruga, semi, metalli o altri
materiali. La catena viene fatta cadere su di una stuoia e a seconda di come cadono i
pezzi si possono avere sino a 256 combinazioni diverse. Ogni tirada (lancio
dellékuele) corrisponde ad un patakín
(racconto sacro nel quale protagonisti sono gli orichas) o a un proverbio, oppure
ad una cerimonia da realizzare per risolvere il problema per cui si č chiesto il responso
della divinazione. |
|
IVş Sistema Tablero de Ifá |
Altro strumento di divinazione di esclusivo uso del babalawo č il cosiddetto Tablero
di Ifá (Opon Ifá o Até). Esso si usa in occasioni speciali (quando
vengono, per esempio, sacrificati animali a Orula)
in sostituzione dellékuele. La "tavola", cosě come i tambores
batá, č in legno di cedro (Cedrela
mexicana) o di caoba, ossia mogano (Swieteni mohagony), ha forma
circolare, bordi rialzati, misure ben definite e vi sono segnati i quattro punti
cardinali, ognuno dei quali rappresenta un distinto oricha: Obatalá per il nord, Oddúa per il sud, Changó per lest e Echú
(che rappresenta uno dei modi o caminos in cui si palesa loricha Elegguá) per lovest. Il babalawo, che effettua la
divinazione seduto su di una stuoia, di fronte al tablero e con le spalle rivolte
verso la parete, sparge sul tablero una polvere bianca chiamata yefá,
ricavata da una zanna di elefante o piů spesso da manioca macinata. Lancia quindi 16 conchiglie sulla
tavola e interpreta le posizioni che queste assumono relativamente ai quattro angoli dove
sono rappresentati gli orichas.
Le possibili combinazioni (Ordun) del Tablero de Ifá sono 4.096. |
|
Ogni sistema divinatorio (con le conchiglie, considerate
"bocca e voce" degli orichas;
con il cocco; con lékuele e con il Tablero de Ifá) sono elementi
essenziali della Santería,
in quanto mise-en-scene della Creazione, riaffermazione dei principi
dellordine cosmologico e mezzo per facilitare la comunicazione tra credenti e orichas. |
|
|
* Carlo Nobili č antropologo americanista del Museo Nazionale Preistorico Etnografico
"Luigi Pigorini" di Roma. |