Essere donna a Cuba
Ricordati che ci vorranno ancora molti anni di lotta
e, quando sarai donna, dovrai fare la tua parte.
Nel frattempo devi prepararti, essere molto rivoluzionaria ed essere sempre pronta ad
appoggiare le cause giuste. Oggi tu hai il privilegio di vivere in unaltra epoca e
devi esserne degna.
dallultima lettera di Ernesto Che
Guevara a sua figlia Hildita
15 febbraio 1966
Come in tutta lAmerica Latina, a Cuba, prima della Rivoluzione, la donna occupava
lultimo gradino della scala sociale. Se poi il colore della sua pelle era nero,
aveva come uniche prospettive di lavoro fare la cameriera o fare la prostituta.
La Rivoluzione ha restituito alla donna la sua dignità.
E non solo. Nonostante la permanenza di diversi aspetti di "machismo" nella
società cubana, la donna ha preso coscienza dei suoi diritti e, supportata dal processo
rivoluzionario, conquista ogni giorno posizioni più importanti.
Ha raggiunto i livelli più alti dellistruzione - la maggioranza dei medici e del
personale tecnico sanitario è costituita da donne - e anche allinterno della vita
politica, sociale e culturale occupa sempre più frequentemente posti di rilievo e di
notevole responsabilità.
Le statistiche nel campo del lavoro (dicembre 1997) confermano quanto esposto: oggi a Cuba
la donna rappresenta il 42.5 % della forza lavoro nel settore statale civile, occupa il
65.5 % dei posti di professionista e personale tecnico, il 30.5 % degli incarichi di
dirigente amministrativo.
In campo politico le donne sono il 17.8 % dei Delegati Municipali, il 28.2 % dei Delegati
Provinciali e il 27.6 % dei Deputati allAssemblea Nazionale del Poder Popular
(Parlamento).
Una tradizione di lotte e di impegni sociali
Le donne cubane, nel passato, sono state protagoniste attive nella lotta per
lindipendenza e contro i governi dittatoriali e falsamente democratici. Hanno
contribuito alla sviluppo della guerriglia e al successo della Rivoluzione.
Hanno avuto un ruolo di determinante importanza nella campagna di alfabetizzazione e in
tutti i settori che, di volta in volta, richiedevano una grande mobilitazione e reali doti
di generosa abnegazione.
Nelle missioni internazionaliste - nel Viet Nam, in Angola, in Nicaragua e in molti altri
paesi - le donne si sono distinte come medici, come insegnanti e come soldati.
Lo sviluppo delloccupazione e della scolarizzazione hanno modificato il ruolo e
lidentità sociale delle donne. Oggi la donna cubana ha la possibilità di lavorare
ed essere indipendente, di mantenere se stessa e i suoi figli anche senza laiuto di
un uomo.
Le sue conquiste in un continente pieno di difficoltà
La Costituzione cubana sancisce la parità di diritti tra uomo e donna.
Le donne e gli uomini hanno gli stessi doveri nella conduzione e nellorganizzazione
familiare. Ma, come in ogni parte del mondo, nella realtà di tutti i giorni è la donna
che sopporta il peso maggiore per portare avanti la famiglia.
Inoltre, a causa del blocco nordamericano, le difficoltà nella gestione della vita
quotidiana sono sempre assai rilevanti e sono ancora le donne a essere protagoniste nelle
file per acquistare i cibi o altri prodotti che non possono mancare.
Tuttavia la donna cubana ha ottenuto molto in materia di parità di diritti:
- il diritto alle ferie pagate durante le sei settimane precedenti il parto e le dodici
successive
- la quasi totalità dei parti avviene in ospedale
- laborto è contemplato giuridicamente
- per i bambini dai 45 giorni ai tre anni esistono asili nido pubblici
- per i bambini fino a cinque anni esistono giardini dinfanzia pubblici.
Nonostante la donna cubana debba ancora molto ottenere in campo politico e sociale, le
conquiste raggiunte la mettono in una posizione assolutamente privilegiata nei confronti
delle altre donne latinoamericane.
Nella dichiarazione finale della V Assemblea Generale del Comitato Nazionale della
Federazione Donne Cubane (FMC), conclusa nel febbraio 1998, si riconoscono le donne cubane
come "degne, complete, colte e libere".
"I bambini nascono per essere felici" - José Martí
I bambini costituiscono circa la terza parte della popolazione cubana. Nella società
cubana sono gli unici che ricevono privilegi. Certamente nessuno più di loro beneficia
della Rivoluzione.
Dalla più tenera età i bambini di Cuba hanno assicurato un futuro per il quale
provvedono lo Stato e la Società nel suo insieme.
Con la vittoria della Rivoluzione sono state eliminate le Case di Beneficenza e gli
Istituti di Carità dove andavano a vivere i bambini orfani o abbandonati. In questi posti
non ricevevano alcun tipo di educazione né di assistenza medica.
La realtà sociale imposta dalla Rivoluzione ha fatto terminare l'oscuro panorama che si
ripercuoteva sull'infanzia. Ha garantito alla famiglia lavoro e mezzi per una vita
decorosa, ai bambini strutture per l'educazione, per la sanità e per la ricreazione. La
legge ha stabilito gli obblighi delle persone, degli Organismi e delle Istituzioni in
relazione alla formazione delle nuove generazioni.
Questi obblighi sono sanciti dal Codice per l'Infanzia e per la Gioventù, approvato
dall'Assemblea Nazionale del Poder Popular. Questo Codice è stato previamente sottoposto
a un procedimento di discussione e di analisi al quale hanno partecipato più di cinque
milioni di cittadini.
I bambini cubani hanno il diritto assoluto e garantito di ricevere l'educazione e
l'assistenza medica in modo totalmente gratuito. Hanno diritto di partecipare ad attività
sportive, culturali e ricreative in un vasto complesso di installazioni modernamente
attrezzate. Possono usufruire di ospedali e unità assistenziali di prima classe,
strutture educative e insegnanti di alta qualità, scuole vocazionali, circoli, campi per
esploratori, scuole d'iniziazione sportiva, parchi di divertimento e innumerevoli altri
centri.
I controlli medici al bambino fin da prima che venga al mondo, la garanzia di
un'alimentazione adeguata e di un'educazione adatta all'epoca in cui vive, la raffinata
assistenza che in senso generale offre la Società, permettono ai bambini di Cuba di
crescere sani di corpo e di mente.
Ogni cubano sente questa realtà come uno dei suoi tesori più apprezzati. Nei risultati
ottenuti dalla Rivoluzione nel campo dell'infanzia si sono concretizzati gli insegnamenti
di José Martí, l'eroe nazionale dell'indipendenza cubana, che fin dal secolo scorso
evidenziava l'importanza dell'assistenza e dell'educazione dei bambini.
"Lavoriamo per i bambini", diceva Martí, "perché i bambini sono quelli
che sanno amare, perché i bambini sono la speranza del mondo".
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