Alla scoperta di BAYAMO
capoluogo della Provincia di Granma,
regione orientale
della Repubblica di Cuba.
Marco Giannotti e Roberto Casella
La provincia di Granma ha una superficie totale di 8632 km quadrati, è irrigata dal rio
più lungo di Cuba, il rio Cauto, ed offre uno dei paesaggi più ricchi dell'Isola agli
appassionati di fotografia. Lagune e zone palustri ci alternano in un paesaggio che forma
uno degli scenari naturali più belli del Paese.
A sud ci erge maestosa la Sierra Maestra, le cui montagne ricche di vegetazione e solcate
da rigagnoli cristallini, cadono in picchiata sul Mar del Caribe delimitando con chiarezza
i confini tra il mare e la terra. Qui si incontra Bayamo, capitale della regione, piccola
e pittoresca città di "calles" strette e case coloniali che denotano un passato
ed un presente artistico in grado di collocarla tra le città cubane più ricche di
cultura.
Ogni ottobre gli Enti preposti organizzano la "Fiesta della Cubania" che
abbraccia vari settori della cultura: musica, letteratura, artigianato, pittura. Un fatto
singolare è che la città possiede ancora carri trainati da cavalli chiamati
"coches" usati come taxi oltre che per giri turistici.
Questa città, la seconda fondata dagli spagnoli nel 1512, vide contrabbando e pirateria a
seguito anche del rapido sviluppo commerciale che ottenne nel settore della produzione di
miele, cacao, caffè, zucchero di canna, pelli, ancor oggi sostenta mento della Provincia.
Ma Bayamo è anche città storica che ci fregia del titolo di Monumento Nazionale per
l'atto eroico compiuto dai propri cittadini quando preferirono incendiarla piuttosto che
consegnarla ai colonizzatori spagnoli. Si trovano citi ed edificazioni legati alle prime
gesta indipendentistiche della nazione cubana: la "Piazza dell'Inno", dove per
la prima volta si levarono le note e le parole dell'attuale inno nazionale, la Cattedrale
di Bayamo con la Cappella de Dolores del 1740 la cui "pala d'altare" in stile
barocco è oggi una delle più belle del Paese, la casa natale di Carlos Manuel de
Cespedes con reperti e tesori dell'epoca coloniale e la "Casa della Nazionalità
Cubana" di grande valore documentale, per i ricercatori e gli amanti della storia,
con un importante archivio generale dall'epoca coloniale ai giorni nostri. Nel Giardino
Botanico di Cupaynicu, nella zona conosciuta come "Los Maneyes", convivono 256
specie: alberi da frutto, da legna, piante medicinali, palme, vari tipi di cactus, alberi
di Habitat acquatico.
Per gli amanti del mare, spiagge esotiche con la loro acqua calda, sabbia fine e scura e,
a pochi minuti, un cayo di arena bianchissima di origine corallina che ricorda Robinson
Crosuè. Di rilievo inoltre il Parco Nazionale del "Desembarco del Granma",
25.764 ettari verso la regione più occidentale della Sierra Maestra. Qui è racchiusa
un'alta percentuale della 1510 specie floricole del Granma ed anche delle 629 specie
faunistiche, come il Tocororo, i pappagallini, i fenicotteri, i coccodrilli, alcune specie
di sparvieri. II bosco vergine accoglie nutrite popolazioni di importanti specie di
animali più rari in altri punti dell'arcipelago cubano.
Nella stessa zona sono presenti 102 citi archeologici relativi agli Indios ed il sentiero
di "El guafe", unico in questo tipo di Paese, dove si trovano geroglifici ed
altri importanti reperti sulla presenza della cultura "agroalfanera" in questa
zona di impenetrabili e longevi boschi. Bayamo ed il Granma possono essere una grande
scoperta per chi cerca il turismo alternativo: montagna, mare, bei paesaggi, momenti
storici o suggestivi silenzi che rieccono a confondere il nostro abituale senso
tempo-spazio per riportarci ad una antica serenità emozionale