ITALO SVEVO

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Italo Svevo è lo pseudonimo di Ettore Schmitz, nato il 19 dicembre 1861 a Trieste da padre tedesco (Francesco Schmitz)e madre italiana (Allegra Moravia), entrambi ebrei. Si diploma all’ Istituto Superiore del Commercio di Trieste prima di impiegarsi nella Banca Union della città , nella quale lavorerà fino al 1889. nel 1896 sposa la cugina Livia Veneziani e presto passa a dirigere la rinomata ditta di vernici marine del suocero: nelle vesti di socio e dirigente di questa industria Svevo rivela ottime capacità imprenditoriali.

Accanto a queste attività coltiva la sua passione per la letteratura: nel 1892 esce il primo romanzo, Una vita, pubblicato a sue spese ed ignorato dal pubblico. La stessa sorte tocca nel 1898 al secondo romanzo dell’autore, Senilità.  A questi primi due romanzi segue un lungo periodo nel quale Svevo non dà alle stampe più nessuna opera. Passano infatti venticinque anni dalla pubblicazione di Senilità all’uscita del romanzo che lo renderà improvvisamente noto, La coscienza di Zeno, edito nel 1923.

I tre romanzi dell’autore sono legati da una comune e forte valenza autobiografica: nei protagonisti Alfonso Nitti (Una Vita), Emilio Brentani (Senilità) e Zeno  Svevo cerca e racconta se stesso, avvalendosi della nascente psocoanalisi di Freud come strumento per rendere maggiormente completa questa analisi. Svevo è dunque uno dei primissimi autori a portare la psicoanalisi all’interno della letteratura.

Italo Svevo muore a Motta di Livenza (Treviso) il 12 settembre del 1928 in seguito ad un incidente autostradale.

 

Le opere di Italo Svevo

 

ROMANZI                  

Una vita, 1892    

Senilità, 1898   

La coscienza di Zeno, 1923

 

RACCONTI E SAGGI

La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929

Corto viaggio sentimentale ed altri racconti 1949

Saggi e pagine sparse  1954

Diario per la fidanzata, 1962

 

                                                         

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