PANORAMA CONFEDERALE CONF.S.A.L.

DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO - FINANZIARIA (DPEF)

Il Governo, nella serata di ieri, ha illustrato le linee guida del DPEF per il prossimo quadriennio senza fornire alcuna cifra per realizzare le riforme su mercato di lavoro, su sommerso, su Mezzogiorno e su fisco.

Berlusconi ha sollecitato le forze sociali ed imprenditoriali a sottoscrivere con il Governo un Patto di stabilità per raggiungere il pareggio di bilancio alla data prevista del 2003.

Non ha indicato come possa essere realizzato l’obiettivo europeo di stabilità e quale manovra finanziaria si renderà necessaria.

Tremonti, confermando che nel DPEF non saranno indicati gli impegni finanziari per la riduzioni fiscali e gli ammortizzatori sociali, ha illustrato i principi guida della politica governativa per le riforme, le quali saranno possibili nella gradualità consentita dalla disponibilità della finanza pubblica.

In pratica se aumenta il PIL e diminuisce la spesa pubblica si potranno realizzare le riforme attualmente in discussione ai quattro tavoli di negoziazione.

La Confsal ha giudicato l’incontro assolutamente deludente perché il Governo, non fornendo cifre sulle variabili principali del documento, rende privi di significato i principi costitutivi delle riforme.

Inoltre, non vengono fornite risposte sui tagli alla sanità, sull’emersione del lavoro sommerso, sul piano pluriennale di investimenti per la scuola e, nessuna assicurazione viene fatta in merito ad un’eventuale manovra di riduzione o eliminazione delle pensioni di anzianità.

Il Governo si impegna a definire le linee guida del DPEF dopo l’incontro europeo di Siviglia del 21 e 22 giugno p.v..

La riunione è da ritenersi interlocutoria e si è chiusa con l’impegno del Governo di incontrare le parti sociali il 2 luglio.

In tale riunione, dopo la verifica dei risultati dei quattro tavoli di trattativa, secondo gli auspici di Berlusconi, dovrebbe essere sottoscritto quello che viene definito "il nuovo patto per l’Italia".

 

Nella giornata del 18 giugno la Confsal, con altre Confederazioni rappresentative del pubblico impiego, si è incontrata con il Ministro Frattini per l’esame delle problematiche di maggiore utilità concernenti il rapporto del lavoro pubblico.

Il Ministro in una generica illustrazione degli impegni del Governo ha assicurato l’apertura dei tavoli per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti, garantendo solo la difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni. Altresì, ha annunciato che si istituiranno tavoli permanenti di confronto per aree tematiche (formazione, mobilità, organici, organizzazione del lavoro delle amministrazioni degli enti interessati ai processi di riordino, fusione o soppressione, estensione al settore pubblico dei principali istituti in materia previdenziale previsti per il settore privato).

Frattini si è impegnato a chiudere immediatamente il contratto dell’Università relativo al biennio economico 2000-2001.

La Confsal, nel suo intervento, ha chiesto che la riqualificazione del personale, ricompresa nella formazione, deve essere normata attraverso un’apposita contrattazione, utile ad evitare gli sbarramenti posti in essere dai diversi organi di giurisdizione amministrativa. Tale richiesta è stata accolta dal Ministro.