ARTE EGIZIANA

1 - INTRODUZIONE

Ci rifereremo al periodo del Re Amenophis III della 18 dinastia., e studieremo gli elementibase per poter leggere un testo in geroglifico.Il nostro studio si basera' sulla seguente bibliografia :

a) A. Gàrdiner, La civilta' egizia, Einaudi

b) S. Donadoni, Arte egizia, Einaudi

c) S. Donadoni, Egitto , vol. 1°, Utet

d) Champollion, Grammaire egyptienne, Paris 1836

e) A. Gardiner, Egyptian Grammar, Oxford 1957

f) G. Lefebvre, Gammaire de l'Egyptien classique, Cairo 1965

g) E. Edel, a cura di, Grammatica dell'egizio antico, Roma, 1955

h) A. Erman, Grammatica dell'Egizio tardo, Leipzig, 1933

i) J.M.Plumley, Grammatica del copto, London 1948

l) T.W. Thacher, The relationship of the Semitic and Egyptian Verbal System, Oxford 1954.

Il prof. Donadoni e' stato uno dei primi studiosi in Italia( anni '40) dell'Egitto. La sua opera "Arte Egizia" e' degli anni '60 e risente della cultura del tempo. Quindi quando leggiamo quest'opera bisogna tener presente che e' stata fatta in una cultura completamente diversa dalla nostra generazione.Negli anni '60 il criterio di fare l'arte e' un criterio di valori formali, invece oggi la storia dell'arte e' vista diversamente dall'espressione figurativa in quanto oggi sfocia in sociologia, tirando in ballo la vita del poeta, dello scultore,dello scrittore.In altre parole, sebbene c'e' differenza nelle opere di un Raffaello e di un Michelangelo dal punto di vista formale, oggi si e' portati ad interessarsi del tipo di vita che l'artista conduceva, per es. se abitava in una stanza fredda e umida, se faceva la fame ecc...L'altro testo dell'Utet sempre di Donadoni e' piu' recente , pero' il criterio di descrivere l'arte e' sempre lo stesso,cioe' valori formali.

Gli Egittologi si interessano solo di iscrizioni e monumenti che balzano agli occhi in modo macroscopico, ossia solo di grandi cose, in quanto sono tanti i reperti archeologi che si hanno sotto mano.Invece gli Assiriologi che hanno scarsi reperti, per bare una battuta non giustificata, si interessano anche del polline o degli ossicini dei cibi consumati dagli antichi.

Un'altra cosa che bisogna dire sullo studio dell'Egitto e' che molti che hanno scritto su questo Paese non sono degli egittologi, ma solo degli antropologi e quando hanno trattato di certe situazioni o eventi che si sarebbero verificati, non potendo leggere o studiare i testi originali (in geroglifici), hanno fatto delle affermazioni non sempre verificabili o sostenibili.. Percio' e' di poca utilita' e valore la consultazione di certi test scritti da non egittologi.

2 - STORIA DELL'EGITTO

Che cosa e' l'Egittologia ? e' una disciplina, anzi una serie di discipline, che si occupano di tutto l'aspetto dell'Egitto che va dal 3.000 a. Cr. fino al 3° secolo d. Cr. o al 4° sec. aCr. La scelta del termine dipende da diversi criteri. Il 3° secolo d. Cr. e' l'ultimo periodo in cui appaiono le iscrizioni geroglifiche, mentre l'Egitto faraonico termina nel 332 a. Cr. quando Alessandro Magno occupa l?Egitto e la lingua diventa greca. Infatti la storia dell'Egitto da Alessandro Magno in poi e' scritta in greco. L'egittologia si occupa della letteratura, della Storia dell'arte, della lingua, ossia comprende varie cose della cultura che fiori' nella valle del Nilo.Guardando una cartina geografica l'Egitto, oggi la repubblica egiziana, appare come un francobollo, ossia una superfice quadrata. In effetti l'Egitto e' solo quel tratto di terra che viene coltivato e che sta lungo il Nilo. In Egittovi sono oggi piu' di 50 milioni di abitanti tutti ammassati in questa striscia di terra. L'Egitto antico e' solo questa striscia di terra coltivata e finiva dove terminava la terra coltivata, il deserto gia' non era Egitto. L'Egitto e' una striscia di 3.000 km che inizia dall'equatore fino al mediterraneo. Il Nilo incontra una serie di rocce lungo il suo percorso che non ancora e' riuscito a smantellare e in prossimita' di queste rocce si hanno dei gorghi. Vi sono 6 punti lungo il percorso e si hanno le 6 Cateratte da Nord, risalendo fino a Kartum nel Sudan. Ad Assuan c'e' la 1° cataratta. Il tratto di valle che noi chiamiamo Egitto e' quello che si trova a valle di Assuan.

L'Egitto e' limitato a Nord dal mare mediterraneo, ad Est e ad Ovest dal deserto arabo e quello libico , che in sostanza e' lo stesso deserto del Sahara. Qualunque punto noi prendiamo nella Valle del Nilo e' identico, un solo tratto del Nilo e' diverso ed e' il Delta: cioe' il Nilo ad un certo punto si divide in 7 rami che oggi sono solo 2 ed arriva fino al Mediterraneo. C'e' una serie di canali oltre Rosetta ad occidente e Damietta ad Oriente.

Il Nilo era caratterizzato da un fenomeno di portata molto vasta che ora non esiste piu': la piena del fiume. Vi e' il lago Tana da cui parte il nilo azzurro; dal lago Vittoria parte il Nilo bianco. Questi due nili s'incontrono a valle di Kartum e formano un solo fiume, il Nilo propriamente detto. Per il fatto delle piogge tropicali , in Etiopia, ove c'e' il Nilo azzurro e il Nilo bianco si gonfiano in periodi diversi . Il Nilo azzurro e' di tipo torrentizio e porta poca acqua, mentre il Nilo bianco porta molta acqua: Cosi' ingrossano il Nilo propriamente detto che straripa e quando si ritira lascia uno strato di fanghiglia molto fertile (il Limo). Non pensiate a chissa' quanto limo lasciava questo fiume : ogni anno lasciava un millimetro di fanghiglia , che in 5.000 anni farebbero 5 metri.

L'inondazione , oggi, non esiste piu' in Egitto, perche' le Dighe, costruite mantengono costante il livello dell'acqua. Bisogna dire che oggi comunque l'umidita' sta rovinando ogni cosa, quindi chi vuole visitare l'Egitto lo faccia al piu' presto. Anche l'aspetto dei venti e' importante in Egitto. Il vento Eliseo, che e' un vento asciutto, secco, fa conservare tutti i materiali che gli antichi chiamavano " il dolce soffio del vento del Nord. Quello che soffia dal Sud e' chiamato Khamsin. Il Limo e' di colore grigio . L'Egitto e' la terra nera da Kemet = nero :

= Kmt = Egitto = terra nera

Un'altra caratteristica dell'Egitto faraonico e' l'ordinamento. La presenza del faraone, che e' costante fino ad Alessandro Magno, anche questa e' da prendere in considerazione.

Una delle fonti piu' importanti che l'Europa ha utilizzato e' un certo Manetone, che e' sacerdote e vive in Egitto nel 3° secolo a.Cr.. Egli ebbe l'incarico da Tolomeo II° di scrivere una storia d'Egitto, purtroppo quest'opera non c'e' rimasta. Questa storia fu utilizzata dagli storici bizantini che avevano bisogno di ancorare la creazione del mondo utilizzando le fonti antiche, l'Egitto. Del testo di Manetone si e' conservato la lista dei sovrani, le casate. Le cos' dette dinastie, le 30 dinastie elaborate da Manetone.

Fino a che non riuscivamo a leggere i geroglifici, Manetone era il testo utilizzato dagli indeuropei. Ma poi, quando nel 1822 Champillon, decifro' i geroglifici non basto piu' il testo greco di Manetone. Infatti si presentava il problema di come i nomi erano nel testo greco e di come erano in quello geroglifico. I primi egittologi hanno cercato di risolvere il problema, ma il testo di Manetone era troppo comodo per sostituirlo con altri.La suddivisione in 30 dinastie e' stata raggruppata in periodi piu' ampi :

- PERIODO DINASTICO ANTICO detto tinita(3.100 a. Cr.), che comprende le prime 3 dinastie. Si chiama tinita perche' i re (n.17) resiedevano a TINIS, citta' dell'Alto Egitto (A Sud).

- ANTICO REGNO (2.700-2300 A. cR.) che comprende :

a) periodo Menfita(2.700-2620 a. Cr.) con n. 17 re di Menfi,

b) un periodo ad Elefantina (2.480 a. Cr.) con n. 8 re ;

c) un periodo a Menfi. (2.340 a. Cr.) con n. 76 re , tra cui re Piopi II°

I° PERIODO INTERMEDIO, con varie dinastie(dalla VIII° alla X°)che si contestano con i re(N. 27) a Menfi e n° 38 re a Eracleopoli

- MEDIO REGNO fino alla 12° dinastia( XI - XII dinastia con n° 16+7 re a Diospoli [Tebe])

- II° PERIODO INTERMEDIO dalla XII alla XVII dinastia

- NUOVO REGNO (1575-1330)dalla XVIII dinastia fino alla XX.

- TARDO PERIODO DINASTICO che va dalla XXI alla XXX dinastia con i re di Tanis, etiopici, Sais di Persia, Mendes e di Sebennytus dell'anno 1087 fino al 343; cosi' ripartito :

XXI° DINASTIA anno 1087-945 a. Cr. con 7 re di Tanis;

XXII DINASTIA anno 945-730 a. Cr.

XXIII DINASTIA anno 817-730

XXIV DINASTIA anno 720

XXV DINASTIA con 3 re etiopi

XXVI DINASTIA con 9 re di Sais ( si parlava Copto)

XXVII DINASTIA con 8 re di Persia

XXVIII DINASTIA anno 404-399

XXIX DINASTIA con 4 re di Mendes

XXX DINASTIA anno 380-343 con 3 re di Sebennytus

Diamo uno sguardo alle cartine :

 

 

Abbiamo detto che le notizie sull'Egitto ci vengono da un sacerdote egiziano, un certo Manetone, il quale ebbe l'incarico da Tolomeo II di scrivere una storia d'Egitto. Anche Erotodo (5 sec. a. Cr.) ha scritto sull'Egitto. Gli egiziani non hanno mai pensato di scrivere una storia, perche' il concetto di storia non entrava nella loro mente. Il concetto di storia viene dal mondo greco, abituato a vedere le cose come cause e effetto: Infatti e' la mentalita' greca che vuole conoscere le cause a certi effetti.Infatti tale concetto serviva ai Tolomei, che erano dei greci venuti in Egitto con Alessandro Magno e cosi' essi sono in Egitto gli eredi dei faraoni e cio' significava introdurre nel mondo greco il rapporto dell'imperatore con la divinita'. E questo era un po' un problema per il greco abituato al tipo di rapporto democratico.

E' significativo che Manetone distingue ben 30 dinastie, ossia un sistema ben strutturato. Bisogna precisare che non e' che gli egiziani non avessere delle loro idee sui faraoni per metterle per iscritto, ma solo che loro non hanno il concetto di Storia. Per la veridita' neanche i greci fino a Tucidide, in quanto delle di Erototo sono racconti e non propria storia.

Gli egiziani hanno fondato lo stato faraonico intorno al 3° millennio a. Cr. ed hanno organizzato uno Stato cosi' potente nel 3.000 a . Cr. su un territorio lungo 3.000 km e con i mezzi che allora avevano, cio' presuppone un altissimo grado di consenso da parte della popolazione. Infatti se la maggior parte della popolazione non fosse convinta di cio' che faceva, lo Stato non sarebbe potuto arrivare dove arrivo'.Cio' significava che la presenza dei faraoni era importante, come per i Greci era importante il concetto storico. Per la cultura egiziana era importante che il re venisse investito, ossia fosse una figura al centro dello Stato. La gente doveva capire che l'Egitto non poteva funzionare se non ci fosse un faraone che potesse garantire la stabilita'. Essi avevano un modo magico-evocativo di raccontare le cose .Questo tipo di evocazione era molto diffuso in Egitto. Essi hanno elaborato dei miti che riguardavano il sovrano. Il mito e' qualchecosa che si riferisce fuori del tempo ed e' sempre esistito e non e' mai stato.Questo e' il meccanismo per spiegare la loro situazione : cioe' elaborare un mito per spiegare cosa significava la presenza del sovrano e anche prevedere la sicurezza del sovrano. E cosi' abbiamo il mito di Osiride in una versione di Plutarco, ma non abbiamo un testo egiziano originale. C'era un dio che si chiamava Osiride ed era un dio molto giusto, molto buono che insegnava agli egiziani l'agricoltura, il vivere civile. Questo dio aveva un fratello che si chiamava Set , quest'ultimo era molto violento ed era invidioso di Osiride. Con artefici riesce ad uccidere Osiride e a farsi re dell'Egitto, pero' non aveva fatto i conti con la sorella e compagna di Osiride, Iside. Quest'ultima e' una divinita' particolarmente legato alla magia, riesce a resuscitare Osiride, quel tanto che basta per avere un figlio. Cosi' Osiride diventa re dell'oltretomba. Iside rimane incinta di questo figlio e quando nasce lo porta in una palude per paura di Set. Il figlio fu chiamato Orus.

Quando si fa grande si da' da fare per conquistare il trono del padre. Orus viene proclamato l'unico erede legittimo di Osiride.

E' un mito che ha tante di quelle valenze che si propagano su tutto l'attivita' egiziana. Non e' molto chiaro il rapporto tra Set, Osiride ed Iside : Set e' fratello di Osiride ed anche di Iside. Sembra che il mito di Orus e Set ci sia ancora prima di Osiride ed Iside. Comunque Set rimane nel pantheon egiziano ed e' il dio che mette in crisi il sistema : E' il dio della tempesta, dio della guerra, del paese degli stranieri, il dio di tutto cio' che era pericoloso.

Osiride ha anche altre connotazioni, e' il re che introduce l'agricoltura, insieme alla divinita' della vegetazione. Quindi a volte e' considerato un re , a volte (Tolosi) e' la vegetazione, personificazione del sacrificio agrario in Egitto. Osiride e' anche un dio di comunicazione : il Nilo non cosi' come appare, ma quando e' in inondazione, era un'altra forma di rinascere di Osiride. Ogni re che sale sul trono e' un dio Orus e ogni volta che muore e' un Osiride. Questo e' il motivo perche' gli egiziani non hanno scritto la storia. Perche' sono sempre le stesse cose che si ripetono, un fatto ciclico. Bisogna anche dire che il re egiziano non e' quel tiranno che gli occidentali hanno lasciato credere.Egli non era assoluto. Egli doveva essere un Orus , doveva stare in rapporto alla divinita', personificazione del dio Orus e fare certe cose.Infatti il sovrano non puo' fare cio' che gli salta in mente.

Sull'antichita' dei miti possiamo dire che risalgono alla fine dell'antico regno (6° dinastia). Come dicevamo prima, il mito di Orus esisteva gia' prima del mito di Osiride. Il dio Orus e' una divinita' Falco. Ci sono diversi Orus. L'Orus nel quale si identifica il re non e' l'Orus di Osiride, ma il Falco. E' una divinita' contrapposto a Set. Il falco e' un animale legato al cielo, ha una vista perfetta, e' legato alla onniveggenza, e' anche un animale predatore. Era quindi un miti agricolo, di caccia ,probabilmente.

Successivamente quando si organizza uno Stato, Orus non basta, non basta che sia onniveggente, ma ci vuole qualcosa che sappia anche tutto cio' che i sudditi pensano(la onnipotenza).Quindi la divinita' che viene preposta in Egitto e' la divinita' solare : il dio supremo della religione egiziana. Le piramidi non sono altro che monumenti di tipo solare sulle tombe dei faraoni. I Greci non riescono a capire, quando entrano in Egitto, a che cosa servivano le piramidi. La divinita' solare e' ra(Eliopolis, dove sta il Cairo). Questa divinita' non soppianta Osiride. Anche il sole nasce e muore ogni giorno, cosi' esiste il giorno e la notte e cosi' il re che moriva veniva sostituito da un altro. L'esistenza e' circolare : nasce e muore. I testi delle piramidi sono testi scritti all'interno delle piramidi e sconcertono lo studioso occidentale, perche, per il nostro modo di vedere , contengono delle contraddizioni. Infatti ra o Orus noi ci chiediamo, ma a loro importava che il sovrano garantisse quello che doveva e basta. Anche il collegamento tra il re e le stelle circumpolari (quelle che non tramontano mai) e' importante.

L'anno egiziano e' un anno solare di 365 giorni o 12 mesi e 5 giorni aggiuntivi che servono a coprire la differenza. I 4 giorni che noi ricuperiamo ogni 4 anni, loro non lo prevedevano. L'inizio dell'anno e' il 19 Luglio, che e' un giorno importante per l'Egitto perche' comincia l'inondazione. Anche la stella Sirio , in egiziano Sotis, sorgeva con il sole. Per il fatto che l'anno era solare e non corrispondeva a quello astrale si spostava ogni 4 anni di un giorno e cosi' si spostava l'inizio dell'anno. Pero' a loro non importava, non ci facevano caso, pero' l'hanno segnalato.

IL CULTO DEI MORTI

In Egitto esiste un solo ed unico sacerdote che e' il re : gli altri sacerdoti raffigurati sono dei sostituti del re. Egli ha una tale sacralita' che puo' andare in contatto con la divinita' e non restare fulminato dalla divinita' stessa. E' come un parafulmine e puo' intrattenere i mortali con la divinita'. La presenza della divinita' sulla terra qualchecosa di importante in Egitto. Quindi un posto dove puo' stare la divinita' per dimorare sulla terra e' il Tempio e il recapito di cio' e' una statua . Vi e' un tabernacolo presso il quale il sovrano( in pratica un sacerdote, come suo sostituto) fa servizio. Il dio ama mangiare e bisogna provvederlo di cibo. Il corpo materiale, anima o la personificazione di questa divinita' che scende sulla terra, in egiziano si chiama Ka, K''. In sostanza il rapporto si ha con il Ka della divinita' ( come una controfigura di dio e noi). Ogni uomo ha un Ka e viene rappresentato come un immagine della persona. Quando una persona muore il Ka ha bisogno di essere intrattenuto. Questo e' il motivo per il quale le tombe egiziane sono divise in 2 parti, una sotterranea ove viene messo il morto e viene chiusa e non si entra piu', e una parte superiore come cappella ove si fanno le offerte (4 volte al giorno ci si doveva presentare). E siccome non avevano il tempo per andare 4 volte al giorno alle cappelle, le offerte si facevano nei templi. Questo ci fa capire che sia le tombe che i templi sono al centro dell'organizzazione. Logicamente chi mangiava le offerte erano i sacerdoti (anche loro dovevano vivere), e intanto cio' serviva a far stare tranquilli il popolo.Erano guai se un Ka ritornasse sulla terra a richiedere il cibo. Il Ka di ogni divinita' preferiva certi animali, cio' significa che nei templi egiziani venivano allevati questi animali. Nei sotterranei si ritrovano gli animali mummificati.

In Egitto c'e' una tradizione (come da noi il 2 Novembre) di recarsi al cimitero, per fare un picnic sulla tomba. Quindi i cimiteri hanno delle strutture che permettono la residenza di persone che ivi si recono. Sono le cosi' dette necropoli, che sono cosi' grandi che vengono chiamate le citta' dei morti.

3 - RUDIMENTI DI GRAMMATICA EGIZIANA

Nella lingua egiziana vi sono dei disegni che corrispondono a delle consonanti. Essi sono i primi segni che si imparono per la scrittura egiziana. Essi non sono i soli segni usati, anche se si puo' scrivere tutto l'egiziano cosi'. Questi segni rappresentano l'oggetto reale e la parola e' costituita da una solo sillaba . Infatti di un oggetto si scrive la solo consonante , per esempio dell'ideogramma stagno si scrive e si legge ( leggere : sch)

Quindi questi segni, chiamati ideogrammi possono essere usati foneticamente. Si possono usare in combinazione i suoni fonetici e gli ideogrammi.

Continua