MECCANISMO DI ANTIKYTHERA

Un blocco di ruggine. In una teca un po'appartata del museo Nazionale di Atene si trova un curioso oggetto che, a prima vi­sta, assomiglia a un blocco di ruggine. Osservandolo meglio ecco che si vedono emergere dalle incro­stazioni i denti di alcuni ingranaggi. Sono in bronzo, e costruiti con incredibile precisione; si direbbe che appartengono a un moderno orologio abbandonato nell'acqua marina per molti anni.
Come mai il Museo Nazionale riserva uno spazio a un orologio corroso dalla salsedine? Per­chè un orologio non si tratta affatto. Il Meccanismo di Antikythera (così è laconicamente bat­tezzato sulla targhetta della teca) fu rinvenuto, infatti, nel 1900 in una nave affondata intorno all'80 a.C. al largo dell'Isola di Antikythera (tra Creta e la terra ferma). Il meccanismo venne portato al Mu­seo di Atene insieme ad altri reperti; solo due anni dopo l'archeologo Valerio Strais si accorse che si trattava di un sofisticato apparecchio, composto da almeno trenta ingranaggi ricoperti da iscrizioni in greco.

Antenato del computer. Il meccanismo di Antikythera è stato studiato all'università di Yale e finalmente ricostruito grazie alla paziente fatica del professor Derek De solla-Price. Si tratta di una sorta di computer astronomico in grado di determinare le relazioni tra il Sole, la Luna, la Terra e le stelle. Probabilmente era contenuto in una scatola, dal cui esterno era possibile manovrare gli in­granaggi per mezzo di manopole. Il “mistero” consiste nel fatto che, nell'80 a.C., simili apparecchi “non avrebbero dovuto esistere”: gli studiosi di cose antiche concordano infatti nell'affermare che in quel tempo la tecnologia non era in grado di produrre apparecchiature di tale precisione. Del resto non ne avrebbe prodotte per altri sedici secoli: nel meccanismo si trova infatti un ingranaggio differenziale, inventato (o reinventato) soltanto verso la fine del cinquecento.

L'esistenza di oggetti OGGETTI IMPOSSIBILI e di SCIENZE DIMENTICATE stimolano alcune considera­zioni. O si ammette l'esistenza di conoscenze “perdute” per qualche ragione ignota e poi riemerse (il che imporrebbe una riscrittura della storia dell'umanità su basi molto diverse da quelle comune­mente accettate) o si deve riconoscere un altissimo grado di fallibilità da parte della storiografia uffi­ciale. Il Meccanismo di Antikythera non può essere il parto di un inventore solitario e ingegnoso (vi sono coinvolte troppe diverse conoscenze); di conseguenza la civiltà greca doveva essere, al contrario di ciò che si è sempre affermato, tecnologicamente evoluta.