20 Maggio 00 - Michele Piccirillo Vs. Walter Crucce

Titolo mondiale WBU welter, Piancavallo

Piccirillo conserva il titolo mondiale WBU, un match molto combattuto da entrambe le parti, ma alla fine è la boxe del nostro Michele che ha la meglio, battuto l'argentino Crucce, una boxe sporca la sua, ma ha saputo reggere per tutto il match. Giusti i verdetti: 237-223, 235-225, 235-228 tutti per Piccirillo e Pugilato.IT: 238-223 per Piccirillo. E' stato davvero un bel match, forse Piccirillo non ha dato il meglio, ma non possiamo chiedere di più. Molto rozzo e sporco nel colpire Crucce, che viene diverse volte richiamato. L'argentino ha saputo in ogni modo farsi valere, 26 anni e già 40 incontri nella sua carriera, avrà altre occasioni in futuro, certo non è a livelli di un gran campione come il nostro Piccirillo, ma sa lavorare. Un pugile più picchiatore che tecnico, sa arrivare in fondo ma sembra gli manchino le conoscenze, è uno di quelli che ti può mettere in difficoltà, com'è successo questa sera. Il nostro pugile è apparso leggermente più in difficoltà del solito, a fine match dichiara di non aver potuto dare il massimo a causa di una profonda ferita causata da una testata al terzo round, e dall'altitudine elevata del luogo. Piancavallo è, infatti, una nota meta sciistica. In ogni caso il dato di fatto è che Piccirillo ha vinto, e lo ha fatto com'è nel suo stile: vincendo alla grande quasi tutte le riprese. Non è stato comunque un incontro noioso, diverse le interruzioni per vari motivi: dal punto di penalità inflitto a Crucce ai vari problemi con bende e suole delle scarpe dell'argentino. Il Palaghiaccio di Piancavallo ha saputo reggere al grande evento, e gli organizzatori si sono detti pronti ad organizzare altre manifestazioni. Per Piccirillo il futuro è ben noto, un match tra poco, ed uno in autunno, saranno avversari facili, giusto per far riscaldare il nostro campione che agli inizi del 2001 incontrerà il #1 degli USA Oscar De La Hoya

Alessandro Valgimigli

 

Piccirillo batte un altro pugile argentino, probabilmente quello più pericoloso considerando Juan Martin Coggi ormai alla fine della carriera quando ha affrontato il campione italiano. Crucce si è presentato con un record di 36 vittorie, ben 30 prima del limite e 3 sconfitte, ed una fama di duro, pugile che viene sempre avanti e non molla mai. Ha tenuto fede alle aspettative ma ha trovato di fronte un pugile ormai maturo, capace di fronteggiare sul piano caratteriale qualsiasi avversario. Il match non è stato bello perché Crucce ha tentato di fare con l'irruenza quello che non gli riusciva con la tecnica ed il tempismo. Non è stato preciso negli attacchi dovendo sempre partire da lontano contro un Piccirillo più alto e dotato di maggior allungo. I suoi montanti destri e ganci sinistri sono partiti veloci ma l'italiano ha avuto il tempo di evitarli o pararli nella maggior parte dei casi. D'altra parte Piccirillo ha dovuto fare i conti con la vitalità e la mobilità, spesso scomposta, dell'argentino e non ha potuto far valere al 100% i suoi colpi dritti risultando spesso impreciso. Nelle fasi a corta distanza i 2 pugili non hanno boxato ma si sono abbandonati a scorrettezze reciproche: un pugile tarchiato come Crucce dovrebbe saper fare di meglio in simili circostanze. In definitiva Crucce è parso pugile solido ed aggressivo, dotato di discreto pugno e grande vitalità. Piccirillo è di qualità superiore ma la sua boxe ordinata e pulita è efficace solo a lunga distanza ed a medio o basso ritmo. Inoltre non ha né il pugno né la solidità che occorrono per battere Oscar De La Hoya, suo obbiettivo dichiarato

 

Valter Chiarottini

 

12 Maggio 00 - Prisco Perugino Vs. Massimo Conte

Titolo Italiano Superpiuma, Marina di Grasseto

Prisco, fratello di Antonio, il campione WBU dei Medi, è tornato al successo dopo le brutte figure rimediate contro Stefano Zoff che lo surclassò al punto di costringerlo alla squalifica la prima volta, ed all'abbandono la seconda. Ha 28 anni ed il tempo per inseguire traguardi ce ne sarebbe ma non mi pare abbia fatto progressi nella conduzione tattica del match. Ha evidenziato un'ottima preparazione fisica ed il modesto Conte non è riuscito mai a tenere il furioso ritmo del neo-campione che ha finito per travolgerlo nel 4° round. Dapprima un conteggio e poi il definitivo tko hanno sancito la netta vittoria di Perugino che a mio avviso non amministra adeguatamente le energie né tira colpi con adeguata cognizione di causa. Per un pugile non solidissimo né potente questo è un grave handicap. I colpi dritti ed il ritmo sono bastati contro Conte che non è riuscito a difendersi e contrattaccando non è stato veloce né preciso. Egli ha già dato il meglio di sé e si trova nella parabola discendente della sua carriera.

Valter Chiarottini

 

05 Maggio 00 - Vincenzo Imparato Vs. Antonio Brancalion

Titolo Italiano Supermedi, Rosolina

Boxando di rimessa, in scioltezza dice lui, e senza sprecarsi più di tanto, il campione ha mantenuto il suo titolo contro uno sfidante volenteroso e difficile da colpire data l'altezza ed il notevole allungo. Infatti la vittoria è giunta di misura: 1,2 e 4 punti nei cartellini dei giudici. Il match non è stato bello perché Imparato non era motivato e Brancalion mancava di esperienza cadendo nel tranello di concedere al campione qualche varco di troppo nella sua difesa. Nell'intento di attaccare non risultava sufficientemente preciso ed Imparato, più rapido di braccia, approfittava rientrando con colpi non molto efficaci che però facevano punteggio. Il ritmo è risultato spezzettato ed entrambi i contendenti sono stati richiamati ufficialmente per uso della testa. Proprio a seguito di una testata Brancalion si è fermato guadagnando un conteggio da parte del severo arbitro. Brancalion con i suoi 24 anni potrà prendersi delle soddisfazioni sfruttando meglio le sue potenzialità fisiche. Il campione vuole chances internazionali e le merita avendo combattuto ormai sufficientemente in campo tricolore. L'età, 31 anni, non consente di sprecare tempo e ci sono esperienza e qualità per sfidare i detentori dei vari titoli: Silvio Branco (wbu), Sven Ottke (ibf), Bruno Girard (wba), Markus Beyer (wbc), Joe Calzaghe (wbo). Nessuno di questi merita il titolo di campione mondiale e nella categoria manca proprio un pugile di grande qualità che metta d'accordo tutti. Non che Imparato sia questo pugile ma sono convinto che non sfigurerebbe opposto ai nomi sopracitati. Del resto Sven Ottke ha concesso di sfidarlo a Giovanni Nardiello la cui credenziale più significativa era quella di essere il fratello di Vincenzo Nardiello.

Valter Chiarottini

 

21 Aprile 00 - Valentino Manca Vs. Luca Mori

 

Titolo Italiano Superwelter, Suastalla

Dopo il tentativo di conquistare il titolo Europeo, affrontato con coraggio ma fallito per l'indiscussa superiorità del francese Mamadou Thiam, Manca non è riuscito neppure a conservare il titolo Italiano. Deludente la sua prestazione contro un avversario che aveva il vantaggio dell'altezza e dell'allungo ma poco altro. Manca è robusto ma talmente impreciso nei suoi attacchi da risultare inefficace. Porta quasi esclusivamente colpi larghi ed in questa circostanza non ha saputo attaccare con la dovuta continuità lasciando troppo spazio allo sfidante. Mori non ha classe né buona tecnica; in particolare dovrebbe saper tirare meglio i colpi dritti e muoversi sulle gambe con maggior discernimento. La sua azione risulta confusa, improvvisata, spesso si conclude legando o spingendo l'avversario. In quanto a scorrettezze Manca non è stato da meno al punto da venir richiamato ufficialmente dall'arbitro per aver ripetutamente colpito alla nuca nelle fasi del match in cui i contendenti si trovavano corpo a corpo. Un brutto match in cui molti rounds sono stati equilibrati con Mori che tirava qualche colpo in più anticipando il campione e Manca che sparava i suoi ganci quasi alla cieca finendo per colpire lo sfidante per lo più sulle braccia o con l'andare clamorosamente a vuoto. Mori non otteneva alcun effetto neanche quando, di rado, colpiva con precisione mentre Manca pareva non riuscire ad esprimere la sua maggiore potenza. Al termine la decisione non era unanime ma la disparità tra i giudizi era clamorosa: 98-91 e 97-92 a favore di Mori, 95-94 a favore di Manca. Per Mori una vittoria meritata che però dubito lo porterà lontano mentre per Manca sfuma forse l'opportunità di sfidare Matumla per il 'mondiale WBU. Il tanzaniano batté Pizzamiglio il 5 giugno del 1999 per ko al secondo round. Nel clan di Manca si ritiene che il pugile sardo abbia un vantaggio nell'affrontare un pugile che accetta la battaglia a viso aperto. L'organizzatrice Rosanna Conti Cavini potrebbe allestire il match nonostante la sconfitta di Manca tanto si sa che il WBU non guarda troppo per il sottile quando si tratta di designare i contendenti per i suoi titoli.

Valter Chiarottini

 

15 Aprile 00 - Darius Michalczewski Vs. Graciano Rocchigiani

Titolo WBO lightheav, Hannover (Germania)

Finalmente un buon match! Come spesso accade è l'evento meno atteso quello che fornisce il risultato migliore. Su Telepiù Volevamo vedere il fenomeno ucraino V. Klitschko ed un infortunio ne ha limitato la prestazione, volevamo sostenere il tentativo di Aurino in Inghilterra e Johnny Nelson ha dominato senza difficoltà un avversario privo di mordente. Stavolta sembrava di dover assistere ad un match dalla conclusione scontata, tra protagonisti che non hanno grande seguito in Italia, ed invece si è visto vero pugilato. Si trovavano di fronte due tedeschi d'importazione, uno di origine polacca e l'altro di origine italiana. Michalczewski, imbattuto dopo 42 incontri, ha 31 anni mentre Rocchigiani 36 ed inoltre reduce da 2 anni di inattività. Il pronostico era ovviamente per Michalczewski ma un precedente fra i 2 rendeva interessante la rivincita dato che Rocchigiani aveva perduto solamente per squalifica dopo aver messo ko l'avversario, con un colpo dopo il break dell'arbitro; inoltre Rocchigiani era in vantaggio ai punti al momento del fattaccio. Alla fine anche la rivincita ha visto il successo di Michalczewski, stavolta senza episodi 'particolari', ma il match è stato bello ed equilibrato fin quasi al termine. Rocchigiani è longilineo ed ha un buon allungo ma sembra preferire la boxe a media e corta distanza. Michalczewski è solido e coraggioso come l'avversario, lo affronta viso a viso, replica colpo su colpo senza scorrettezze da parte di alcuno. Anche se il ritmo è alto i colpi non vengono sprecati, seguono traiettorie varie, tecnicamente corrette e stilisticamente piacevoli. Si vedono ganci stretti al volto, montanti a due mani, ganci ai fianchi, il tutto senza tralasciare la difesa, curata soprattutto con una guardia attenta. Michalczewski ha concluso prima del limite i 3 quarti dei suoi matches e mostra una potenza superiore a Rocchigiani che invece ha una percentuale inferiore al 50% di vittorie per ko. L'età e la ruggine impediscono a Rocchigiani di sostenere il ritmo del match e dopo i primi rounds il numero di colpi a segno comincia a favorire il campione. Al termine dell'8° round Michalczewski ha 2-3 punti di vantaggio e nel 9° round riesce ad atterrare lo sfidante con un gancio al fegato. Nell'intervallo Emanuel Stewart consiglia al Rocchigiani di abbandonare per evitare una punizione oltre ad una sconfitta ormai certa. Per lui si profila il ritiro anche se è possibile che abbassi le sue mire ed allora potrebbe ancora dire la sua accontentandosi di affrontare 'campioni' meno forti di Michalczewski o Roy Jones. A proposito di questi 2 pugili si parla sempre del loro incontro ma la volontà di organizzarlo c'è davvero? Michalczewski ha riempito il Palazzo dello Sport di Hannover ed ha guadagnato una buona borsa affrontando un pugile alla sua portata mentre Roy Jones sarebbe un ostacolo quasi insuperabile essendo superiore in velocità, potenza e mobilità. Solo un difetto di concentrazione di Jones, troppo supponente in alcune circostanze, consentirebbe al tedesco di sorprenderlo.

Valter Chiarottini

 

15 Aprile 00 - Silvio Branco Vs. Glencoffee Johnson

Titolo WBU supermedi, Padova

Johnson si è presentato dichiarando immeritata la sua sconfitta contro Sven Ottke che in effetti sollevò non poche polemiche, ma ha dovuto scoprire a sue spese che vincere in trasferta è difficile in Italia come in Germania. Branco, perduto il titolo WBU dei medi contro Cardamone, è salito di categoria ed ha ottenuto questa nuova chance 'mondiale' senza sostenere incontri significativi ma solo matches di rodaggio contro modesti collaudatori. L'italiano doveva affrontare Reginaldo Andrade, resosi indisponibile, e nel cambio non ci ha guadagnato. Come al solito Branco ha sfruttato la sua ottima struttura fisica, longilinea e possente al tempo stesso, contro un avversario 10 cm più basso. La sua tattica eccessivamente conservativa e prudente ha però finito ormai per disgustare gli appassionati di pugilato italiani che pure sarebbero ben disposti nei confronti di un connazionale. I pugili italiani che si sono messi in luce negli ultimi tempi puntano quasi tutti sulla velocità, il tempismo, la capacità di vincere round per round anche di misura e ciò non esalta la platea. Nel caso di Branco questo tipo di atteggiamento è esasperato al massimo ed al termine di ciascun round occorre il misurino per stabilire se abbia tirato un colpo in più od in meno del suo avversario. Anche stavolta era difficile stilare un verdetto: il telecronista Mattioli, che non è un esterofilo, aveva 8 punti di vantaggio per Johnson ( secondo le regole WBU che assegnano 2 punti di vantaggio al vincitore di ciascun round ) ed il pubblico di Padova ha fischiato a lungo Branco ed i 3 giudici che invece ne hanno decretato la vittoria all'unanimità. Sul match è quasi meglio stendere un velo pietoso dato che in 12 rounds ci sono stati 2 o 3 momenti di pathos e per il resto si è trattato del solito compito da ragioniere di Branco contro un avversario non in grado di attaccarlo con veemenza e che quindi si è adeguato alla boxe speculativa del neo-campione. Gli enti mondiali, ed il WBU più degli altri, forniscono solamente il loro nome ad organizzatori che cercano di promuovere la carriera di pugili da loro amministrati. Il pugile dell'organizzatore gode dell'atteggiamento a lui favorevole dei giudici: se non finisce ko o non subisce un chiaro dominio da parte dell'avversario, ha la vittoria in tasca. Branco si è seccato dei commenti fattigli dal telecronista nel dopo-match ma ben più arrabbiato era Johnson che si rotolato sul ring alla lettura del verdetto. Forse l'unica cosa da fare è ricordare i nomi dei giudici per sapere cosa ci aspetta in match da loro giudicati in futuro: Bloyd (aus) 238-221, Stone (gb) 237-221, Rega (ita) 236-226. Se la vittoria di Branco è discutibile, il divario di punti decretato dai giudici è ridicolo. Mattioli ha parlato di furto ed il commentatore, ex grande campione, Nino Benvenuti pur con il consueto atteggiamento distaccato di chi dice e non dice ha di fatto convenuto con lui. Branco ha fatto pose da culturista al termine del match e questo ha contribuito ad indispettire il pubblico che si attende di più anche perché il suo aspetto fa presumere di avere di fronte un atleta che può spaccare il mondo ed invece dall'inizio alla fine del match lui si limita a stendere le lunghe braccia senza mai caricare i colpi. La sua carriera finirà lasciando irrisolto un rebus: era un pugile potente? Cardamone ne ha messo in luce i limiti come incassatore e Branco non ha mai evidenziato la sua potenza, se ne ha. Tecnicamente è difficile da boxare dati la sua altezza ed allungo ma non è un tempista eccezionale e la precisione nel contrare gli avversari è appena discreta. Si parla di un suo possibile passaggio tra i mediomassimi.

Valter Chiarottini

 

Verdetto unanime dei giudici che vede la vittoria di Silvio Branco (Francesco Rega 236-226, Dav Stone 237-221, Des Bloyd 238-221). Desolato alla fine Glencoffee Johnson, lo statunitense di origine jamaicana, era sicuro di aver vinto, come era apparso a tutti. Il nostro giudizio è 235-229 per Johnson. Anche il pubblico del palazzetto di Padova è rimasto sconcertato dal risultato, e alla fine tutta l'organizzazione è stata a lungo fischiata. L'italiano è apparso rigido nei movimenti e nervoso, ha condurre la prima parte del match è stato Johnson, che dopo una spenta prima ripresa si è fatto avanti andando a segno diverse volte con il destro (Filmato 1: Alta qualità 404Kb - Bassa qualità 60Kb; Filmato 2: Alta qualità 516Kb - Bassa qualità 71 Kb). Durante la terza ripresa Johnson ha continuato ad attaccare, mentre Branco ha preferito starsene sulle difensive, Glencoffee approfitta ancora del braccio sinistro abbassato di Branco per portare un'altro dei suoi destri (Filmato 3: Bassa qualità 36Kb), a un minuto dalla fine della ripresa l'americano costringe alle corde Branco entrando prima con un sinistro al corpo e dopo con un montante, il nostro Silvio inizia a reagire, sfonda la guardia di Johnson con precisi sinistri al volto e fa partire qualche potente destro, lo straniero reagisce e colpisce Branco in pieno viso con un sinistro. Una quarta ripresa di 'passaggio' dove l'azione di Johnson ha prevalso su Branco, da segnalare un bel sinistro dell'italiano che scatena la reazione di Glencoffee (Filmato 4: Media qualità 304 Kb). Una quinta che vede nella prima parte un coraggioso Johnson che si fa avanti con i soliti pericolosi destri, Branco insiste maggiormente sia con il sinistro sia con il destro, ma l'italiano non prende l'iniziativa e non approfitta dei temporanei momenti di stanchezza che accusa l'americano. Nella sesta ripresa troviamo un Johnson che riesce recupera le forze e un Branco che prende il tutto molto alla leggera, il pugile italiano potrebbe attaccare Johnson, ma preferisce restare a vedere... Il jamaicano riesce a recuperare le forze è così ritorna all'attacco quando manca ancora un minuto al termine del round, Johonson continua a lavorare con il destro e imperterrito Branco non si decide a tenere su le mani. Una settima ripresa con un Branco che sembra più attivo prevalerà l'azione di Johnson. Round ottavo, per una prima parte Johnson si avanti con il sinistro e Branco tarda a partire di destro, la ripresa si infuoca circa a un minuto e mezzo dal suono della campanella, i due si affrontano in diversi corpo a corpo (Filmato 5: Bassa qualità 205Kb). Nona ripresa abbastanza movimentata da entrambe le parti anche se prevale l'azione di Johnson. Nell'ultima ripresa entrambi i pugili si sentono vincitori, alla fine la giuria dice che a vincere è stato Branco, e in maniera netta, viene proclamato il verdetto unanime, numerosi i fischi da parte del pubblico deluso dalla valutazione, ai microfoni della Rai Branco all'apparenza minimamente affaticato dall'incontro dichiara di aver vinto l'incontro nelle prime riprese, e di non aver accusato nessun colpo...

Le nostre congratulazioni vanno a Glencoffee Johnson, ha dovuto sostituire all'ultimo momento il brasiliano Andrade, ma si è dimostrato pronto per il match, lo statunitense a lasciato in lacrime e in disparte il ring, sicuro di avere la vittoria in mano...

Per quanto riguarda il nostro pugile, Branco ha fatto un discreto combattimento, anche se è apparso troppo sulle difensive, avrebbe dovuto prendere l'iniziativa, e concludere il match quando si sono presentate le occasioni. Per il suo futuro ci sarà ancora un passaggio di categoria, speriamo di vedere un Branco più sciolto e deciso nei prossimi incontri...

Da segnalare uno strano fatto, prima ancora che venisse annunciato il risultato, Branco ha alzato la mano in segno di vittoria, questo gesto si può anche considerare normale al termine di un'incontro ma la cosa curiosa è che anche l'albitro stava alzando l'altra mano di Branco, anche se si è trattenuto subito, ecco il filmato della curiosa sequenza 125Kb

 

Alessandro Valgimigli

 

14 Aprile 00 - Cristian Sanavia Vs. Francesco Pernice

Titolo Italiano medi, Ariano Polesine

Il piccolo carro-armato conserva senza problemi il titolo italiano. Sanavia è salito sul ring convinto di poter vincere di forza e non ha curato troppo la difesa. Dal punto di vista tecnico ha impressionato in maniera meno favorevole che nel match contro Claudio Ciarlante ma evidentemente l'avversario non lo impensieriva più di tanto e puntava ad abbatterlo come i suoi tifosi lo invitavano a fare con uno striscione a lui dedicato. Pernice, 9 vittorie 5 sconfitte ed 1 pari, ha combattuto con coraggio pur subendo un conteggio in piedi già nel primo round a causa di un largo gancio sinistro. Si è tolto qualche soddisfazione nel 2° round piazzando qualche colpo d'incontro sul volto dell'arrembante avversario che pur usando la sua consueta tecnica basata sul movimento del tronco, stavolta non è riuscito coprirsi a sufficienza con la guardia, solitamente ermetica, prima di lanciarsi all'attacco. Sanavia ha terminato il suo compito nel 3° round quando ha travolto Pernice con un attacco a due mani in cui è riuscito ad andare a segno con continuità. Pur rimanendo in piedi Pernice, contato dall'arbitro per la seconda volta, ha fatto cenno di non sentirsela di proseguire e l'arbitro ha decretato il tko. Sanavia rimane imbattuto e probabilmente già pensa ad obbiettivi internazionali. La sua scarsa statura è l'handicap più evidente che deve superare per arrivare a grandi traguardi.

Valter Chiarottini

 

10 Aprile 00 - Lorenzo Di Giacomo(ita) Vs. Eric Daponte(fra)

Titolo WBU Intercontinentale superwelter , Montesilvano

Un giovane, 22 anni, imbattuto, contro un veterano, 36 anni, che ha disputato poco più di 40 matches perdendone circa la metà. Si combatte in casa dell'italiano grazie all'organizzazione Spagnoli-Sabatini che cerca di far collezionare il 2° titolo internazionale ad un Di Giacomo semisconosciuto alla platea dei fans. Di Giacomo infatti è già titolare della corona intercontinentale WBU dei welters ma non ha affrontato test validi per definirne il valore anche se le sue ultime uscite hanno fatto storcere la bocca. A prima vista Daponte sembra più forte fisicamente ma Di Giacomo mostra un leggero vantaggio in fatto di agilità e velocità. Troppo poco per evitare gli attacchi del francese che non sono niente di eccezionale in assoluto ma paiono pericolosi per l'italiano che si mostra tecnicamente scarso e fisicamente inferiore come già detto. Di Giacomo non sfrutta il vantaggio in allungo, non porta un numero sufficiente di colpi dritti e soprattutto pare improvvisare tutte le azioni senza neppure averne la capacità. Daponte ha una boxe più pulita e concreta ma solo in qualche round riesce a dare continuità alla sua azione. Di Giacomo, che indossa scarpe da footing (?), non riesce ad evitare l'azione piuttosto lenta del francese e ne soffre visibilmente i colpi. Durante gli intervalli tra i rounds egli si lamenta per dolori allo stomaco ma non saranno questi la causa della sconfitta che viene al 7° round, al termine di un forcing notevole di Daponte chiuso con un gancio al fegato che piega la resistenza dell'italiano. Dopo i primi 6 rounds, a mio avviso, Di Giacomo ne aveva vinti 3 contro i 2 di Daponte ma non era riuscito mai a prevalere in maniera netta mentre il francese, pur tirando quasi esclusivamente ganci piuttosto larghi, piazzava i colpi più significativi.

Valter Chiarottini

 

08 Aprile 00 - Johnny Nelson Vs. Pietro Aurino

Mondiale WBO cruiser, Bethal Green (Inghilterra)

Seconda riunione di pugilato trasmessa questo mese da Telepiù ed ancora un esito sconcertante del match principale. Mentre nel caso di V.Klitschko vs C.Byrd la sfortuna ci ha messo lo zampino sotto forma di un infortunio capitato all'ex campione, stavolta è stata la combinazione di stili e la mancanza di determinazione dello sfidante a rendere brutto il match e deludente la conclusione. Il guardia destra italiano, che ha nella velocità e nel tempismo le sue armi migliori, si è trovato di fronte un avversario con un chiaro vantaggio in altezza ed allungo e che combatte con uno stile simile, sia pure in guardia normale. Nelson ha un fisico che sembra costruito per il pugilato; non è un grande campione perché gli mancano la consistenza e la potenza necessari ma la sua boxe è molto ostica e bisogna attaccarlo a fondo per aver ragione dei suoi lunghi colpi. Aurino non ha dato mai continuità all'azione facendo il gioco del britannico che ha vinto rounds tirando pochi ed inefficaci colpi. Del resto è tutto da dimostrare che il pugile italiano potesse battere Nelson ingaggiando una sfida basata sulla forza. L'unico lampo nel match è stato infatti al termine del primo round, causato da un montante al volto, impreciso, di Nelson che ha atterrato Aurino pur senza stordirlo. Aurino non ha la potenza per battere di forza pugili quotati tra i primi del Mondo ed il suo abbandono, al 7° round dopo una reciproca testata che non aveva provocato ferite, è parsa una dichiarazione d'impotenza. Aurino ha perso l'imbattibilità ma ha soli 23 anni ed avrà occasioni di rifarsi se dedicherà il giusto tempo a questo sport ed unirà la voglia di soffrire e di vincere al suo indubbio talento. Era quotato al 1° posto nelle classifiche WBO senza merito. Nelson ha 33 anni e 12 sconfitte in un curriculum che però va considerato diviso per periodi e proprio nel periodo della sua maturità egli ha raggiunto il picco del suo rendimento.

Valter Chiarottini

 

07 Aprile 00 - Michele Delli Paoli Vs. Athos Menegola

Titolo Italiano leggeri, Toscolano Maderno

Il campione è riuscito a malapena a conservare il suo titolo grazie ad un pari decretato da 2 giudici mentre il 3° dava 1 punto di vantaggio allo sfidante. Il match è stato mediocre come i suoi protagonisti. Delli Paoli è giovane ed imbattuto ma continua a dare l' impressione di non avere possibilità di fare più di quello che ha già fatto. E' stato sufficiente un volenteroso Menegola, scarso tecnicamente, poco potente e non eccezionale neanche sul piano della continuità d'azione, per metterlo alle corde e costringerlo a dare il massimo. Delli Paoli era soprannominato 'il cubano' negli ambienti del pugilato dilettantistico ma non ha ottenuto risultati pari a tale definizione e tantomeno sembra in grado di ottenerli da professionista. Ha una boxe ariosa ed elegante ma manca completamente di consistenza sia sul piano offensivo dove è preciso solo se non carica i colpi e non ha potenza, sia sul piano difensivo dove lascia spazi enormi agli attacchi degli avversari fidandosi di una capacità di schivare i colpi che mi sembra sopravvaluti molto. E' riuscito a vincere i primi 3 rounds con i colpi dritti tirati in scioltezza contro un Menegola che non attaccava con decisione né continuità ed apriva la sua guardia ogni qualvolta tentava di portare i suoi ganci. Appena Menegola ha aumentato il ritmo Delli Paoli non ha più saputo contrare con efficacia ed ha faticato a contenerlo. Alla fine del 6° round il match era tornato in equilibrio ma Menegola ha dovuto tirare il fiato. Delli Paoli ha saputo approfittare solo in parte del calo di ritmo e l'unico round chiaramente a vantaggio di uno dei due pugili è stato il decimo che ha visto lo sfidante all'attacco con buoni risultati. Il pareggio comunque ci può stare anche se Menegola si è dispiaciuto conscio di aver perso una buona occasione per nobilitare un'onesta carriera.

Valter Chiarottini

 

18 Marzo 00 - Alessandro Duran Vs. Andrei Pestriaev

Titolo Europeo welter, Ferrara

Bellissimo incontro del nostro Alessandro Duran, veloce e preciso con il sinistro, capace di belle schivate e di prendersi beffa dell'avvversario.L'incontro inizia subito bene, Duran è composto e ordinato, si apre occasionalmente per attaccare Pestriaev, nella prima ripresa reagisce ad un attacco del russo con una bella serie, Pestriaev è alle corde e il nostro gli è subito adosso, ma il russo piazza un sinistro che mette al tappeto Alessandro, il pugile di Ferrara non accusa il coplo e si rialza subito. (Il filmato - 379Kb) Nella seconda ripresa Duran continua a colpire con il sinistro, colpi precisi e veloci che vanno a segno ripetutamente. Nella seconda parte del match Pestriaev si fa sotto, si rende conto che il titolo gli sta scappando, e decide di rischiare, mettendosi troppo allo scoperto. Nell'ultima ripresa ormai Duran aveva il titolo in mano, si è preso beffa del russo, ed a continuato a girarci intorno. Ottima anche la presenza di pubblico, che ha sempère incorragiato il nostro pugile. Per molti è stato il più bel Duran degli ultimi tempi, bei colpi puliti, ottime schivate, buone combinazioni...

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