Due o tre cose su ....
Lo spazio intorno a noi / 1
di Gianni Manis
"E' una catastrofe, ma una catastrofe bella e degna. Cento volte
io ho pensato: New York è un disastro; e cinquanta: che bel disastro".
Le Corbusier, 1936
L’uomo da sempre ha modificato l’ambiente in
cui vive, intervenendo sulla natura con coltivazioni, cambiando il corso
dei fiumi e, soprattutto, costruendo.
Ma cosa determina la forma dell’ambiente costruito dall’uomo?
La misura dell’uomo
Che cosa definisce l’altezza, la larghezza,
la lunghezza dell’ambiente in cui egli vive? Come sono determinate le
misure delle stanze, delle case, degli oggetti che usiamo abitualmente?
Esse sono stabilite tenendo presente le misure delle persone che dovranno
abitare quegli ambienti ed utilizzare quegli oggetti. E’ la dimensione
dell’uomo che ha dato la misura di tutto ciò che egli crea.
Esistono però diversi modi per considerare la figura umana: l’uomo
in piedi, l’uomo seduto, l’uomo sdraiato. Per ognuna di queste posizioni
è differente la porzione di spazio che viene occupato. Cosi , se la
misura di un uomo col braccio alzato è di circa due metri e venti centimetri,
l’altezza minima del soffitto delle stanze sarà un po' più alta. I regolamenti
ai quali le costruzioni devono sottostare per essere realizzate, i così
detti standards, stabiliscono poi una misura minima che varia
tra i 2.70 e i 3 metri.
Bisogna, inoltre, considerare anche l’attività che una persona svolge
stando in piedi, seduta, sdraiato. Lo spazio che un uomo occupa lavandosi
le mani non è solo quello di una persona in piedi davanti al lavandino,
ma anche lo spazio di cui ha bisogno per prendere il sapone e l’asciugamano,
lo spazio che viene occupato dai gomiti mentre si lava. La stessa cosa
vale per una persona davanti ai fornelli o davanti ad un tavolo mentre
scrive o legge, per tutte le situazioni cioè in cui bisogna considerare,
oltre allo spazio realmente occupato dalla persona, anche lo spazio
necessario alle sue azioni.
Lo spazio che viene occupato svolgendo un’attività si chiama spazio
ergonometrico. Potremmo così dire che la dimensione dell’ambiente
in cui viviamo è determinata, prima di tutto, dalla misura della persona
umana più la misura dello spazio necessario per i suoi movimenti.
In certi casi limite, è talmente importante lo spazio intorno ad un
uomo che svolge una certa attività che la posizione dell’uomo stesso
viene studiata in funzione dello spazio che lo circonda e della disposizione,
in questo spazio, degli oggetti sui quali l’uomo deve avere il controllo.
E’ questo il caso dello spazio attorno all’automobilista, attorno al
pilota d’aereo o attorno agli astronauti, ecc.
La stanza
Se pensiamo ad una stanza della nostra casa, vediamo
che il suo aspetto è dato da alcuni elementi fissi , che difficilmente
possiamo cambiare: le pareti, il soffitto, il pavimento, la posizione
della porta e della finestra. Ma è dato anche da alcuni elementi "mobili",
che vi abbiamo messo noi, rappresentati dagli oggetti di arredamento.
Se entriamo in un appartamento completamente vuoto avremo la possibilità
di scegliere la destinazione d’uso di alcuni locali. Una volta deciso
questo, ci procureremo i mobili necessari all’attività che abbiamo stabilito
di svolgervi.
Naturalmente, questa libertà è limitata solo ad alcuni ambienti; per
altri, infatti, la presenza di oggetti come la vasca da bagno, il lavandino,
il lavello, impongono già un certo tipo di uso.
Nella disposizione dei mobili in una stanza abbiamo una serie di possibilità
che dipendono dal nostro gusto, dalla necessità o meno di avere molto
spazio libero all’interno della stanza, dal tipo di abitudini, ecc.
Guardando una stanza vuota in cui abbiamo già deciso di mettere alcuni
mobili, dovremo cercare di immaginare l’aspetto finale che essa avrà
a seconda delle diverse disposizioni degli oggetti di arredamento. Possiamo
disegnare la stanza vuota e, al suo interno, disegnare i mobili nelle
diverse posizioni finché non abbiamo raggiunto quella che più ci piace
o che risulta più comoda.
Dal punto di vista delle dimensioni è sufficiente il disegno in pianta,
mediante il quale si immagina di guardare la stanza da una notevole
altezza, per controllare, per esempio, che i mobili non siano troppo
vicini uno all’altro, che ci sia spazio per muoversi, ecc.
Se però vogliamo avere una idea reale dell’aspetto che assumerà la
stanza, ma anche per controllare l’efficienza ergonometrica degli spazi,
possiamo disegnarla come la vedremo dal suo interno, ovvero in prospettiva.
Gli oggetti e le attività
Se la misura degli oggetti dipende dalla misura
dell’uomo, la loro disposizione in una stanza è determinata dal diverso
tipo di attività che in essa si devono svolgere. Cambiando la posizione
degli stessi elementi di arredamento otteniamo uno spazio diverso, adatto
al diverso uso che vogliamo farne.
Anche gli oggetti, in particolare gli elementi di arredamento della
sua casa, sono stati costruiti in base alla misura umana. Così, volendo
determinare le dimensioni del letto occorre considerare la statura massima
di una persona, la larghezza delle sue spalle; le misure principali
di un uomo seduto, invece, forniscono le dimensioni approssimative di
poltrone, divani, sedie. Naturalmente si possono avere molte variazioni
ma ci sono alcune misure minime, legate appunto alla dimensione del
corpo umano, al di sotto dei quali gli oggetti stessi sarebbero inutilizzabili
o molto scomodi.
Cambiano i gusti, le mode e i materiali, ma approssimativamente le
misure di questi oggetti restano le stesse.
(continua sul prossimo numero)