Due o tre cose su ....
Gli elementi dello spazio urbano -
2
di Gianni Manis
"Il futuro
non appartiene alla città ma alla periferia." Charles Zueblin, 1905
Sul
numero precedente si è parlato dell'origine delle nostre città e si
è analizzato, come primo elemento dello spazio urbano, il centro storico.
È stata evidenziata la discrasia tra sviluppo della città e tutela dei
valori culturali, artistici e di memoria comune, esistente nella legislazione
e nella pratica urbanistica italiana, allo scopo di dimostrare il seguente
concetto: non tutto ciò che ci rimane del passato è cultura, arte o
memoria comune, ma senz'altro possono essere cultura, arte e memoria
comune le opere future, purché si facciano.
La
presente seconda parte, al fine fissare alcuni punti nel concreto, è
una intervista, ovvero contributo di un concittadino - e amico - che
nel campo qui analizzato opera nella duplice veste di amministratore
e di pubblico funzionario. Le risultanze di questa intervista si mostreranno
utili anche nel proseguo dell'analisi.
Intervista all'Ing. Pierpaolo
Fois
34
anni, sposato, per lungo tempo impegnato in attività socioculturali
e di azione cattolica. Laurea con lode in Ingegneria Edile. Attualmente
è capo settore LL.PP. dell'ufficio tecnico di Selargius.
In
politica dal 1993, ha rivestito la carica di Assessore all'Urbanistica
del Comune di Quartucciu nella scorsa legislatura; questo gli ha procurato
plausi anche da parte degli avversari politici, critiche anche da parte
degli amici politici, e le attenzioni di qualche "anonimo poeta".
Attualmente
è presidente della Commissione Urbanistica dello stesso Comune.
Dopo
il bel debutto in politica con la carica di assessore all'urbanistica,
nella giunta Abis, oggi è un po' in secondo piano. Come mai?
"E'
stata una scelta. Volevo e voglio dimostrare che la politica comunale
non è solo quella del Sindaco e degli Assessori, ma è soprattutto quella
dei Consiglieri che lavorando nelle Commissioni Consiliari permanenti
contribuiscono in modo concreto a vivacizzare e democratizzare l'attività
amministrativa."
Il
PUC di Quartucciu, una volta approvato in via definitiva, ha trovato
molti padri. Lei in che rapporti di parentela è col PUC?
"Pochissime
sono state le modifiche introdotte al PUC adottato nell'aprile del 1993.
Il mio intervento è stato quello di rimuovere gli ostacoli di carattere
tecnico ed amministrativo perché il piano venisse approvato dal Co.Re.Co.
Sotto questo profilo sento di aver dato un notevole contributo."
Che
piano è? Le piace?
"Il
piano non è dei migliori, ma era assolutamente necessario per tutti
i Quartuccesi avere una base di partenza sulla quale poi lavorarci.
Se avessi dovuto ripartire dai contenuti normativi e d'indirizzo oggi
non potremo parlare ne di Piani di risanamento urbanistico e né di centro
storico. Per arrivare a questo risultato ho dovuto a volte tapparmi
il naso, per un interesse generale."
Ci
spiega il suo punto di vista sui Piani di Risanamento Urbanistico? Indice
territoriale o indice fondiario medio?
"Non
è semplice e per evitare di essere frainteso ho predisposto un relazione
con dei calcoli e delle bozze di disegno che ho voluto fossero allegati
agli atti del Congiglio per l'adozione del Piano di Risanamento. Se
il discorso lo limitiamo agli indici territoriale e fondiario, può essere
ancora semplice.
Un
principio generale dei Piani di Risanamento è quello che ogni proprietario
terriero potrà costruire una volumetria strettamente proporzionale al
terreno posseduto. Per gli altri dettagli la relazione è agli atti e
chiunque può richiederne copia pagando solo gli oneri di fotocopia ai
sensi della L.241/90."
Non
era proprio possibile fare in modo che rientrassero nella ripartizione
dei lotti edificabili anche coloro che avevano il terreno col "bollino"
dei servizi sopra?
"Il
piano è strutturato in modo tale che tutti i proprietari delle aree
potranno costruire il loro lotto edificabile. Il meccanismo è identico
a quello lottizzazioni private, pertanto sarà necessaria una ridistribuzione
dei mappali in lotti edificabili ed in servizi in base al terreno posseduto.
E' chiaro che se una persona ha un lotto molto piccolo potrà optare
per le due soluzioni, vendere o comprare."
Mi
scusi, come mai i piani sottordinati al PUC sono stati predisposti prima
ancora che questo venisse approvato in via conclusiva?
"Se
ci si riferisce ai piani di risanamento ed al piano del centro storico,
questi non sono sottordinati. La legge prevede infatti che possano andare
in variante allo strumento urbanistico, pertanto equiparandoli ad esso."
"I
motivi per i quali sono stati predisposti contestualmente al Piano Urbanistico
Comunale, sono storici e tecnici allo stesso tempo. Come si sa il Comune
di Quartucciu fino al 15/02/1983 era una frazione del Municipio di Cagliari
sin dal 1928 e da questo abbiamo ereditato a livello urbanistico uno
standard di servizi di circa 56 metri quadrati per ogni abitante contro
i 18 previsti dal così detto decreto Floris. Nel 1987 quando venne formalizzato
l'incarico per il centro storico venne dato ai professionisti l'indirizzo
di "mantenere" aree di servizio all'interno del centro storico e che
fossero di servizio anche alle zone B di completamento al fine di evitare
che venissero individuate ulteriori aree da espropriare. Tale principio
affinché potesse essere recepito in sede di approvazione del piano particolareggiato
del centro storico doveva essere inserito nella normativa del PUC Ed
è per questo motivo che il PUC ha ritardato l'approvazione del piano
particolareggiato del centro storico."
"Analogo
discorso è stato fatto per i piani di risanamento urbanistico. A Quartucciu
già nel 1986 vi erano delle aree fortemente compromesse dalla cosiddetta
edilizia spontanea, abusiva, individuate nelle zone di "Su Gregori e
Via Cirene e più" con volumetrie abusive che raggiungevano lo 0,60 mc/mq
e oltre di indice territoriale e si sono avuti alcuni casi di indice
fondiario di 4-5 mc/mq. Seguendo il dispositivo normativo della L.R.
23/85, i piani di risanamento si sarebbero potuti impostare rapidamente
perimetrando le aree abusive, individuando le aree di servizio da espropriare
e qualora non fossero state sufficienti quelle all'interno della perimetrazione,
in sede di approvazione il Consiglio Comunale le avrebbe dovute individuare
nelle vicinanze ed espropriarle. Il meccanismo previsto dalla legge
è perverso e profondamente ingiusto perché chi è stato rispettoso della
legge si sarebbe visto espropriare il terreno, per garantire i servizi
al vicino di lotto che invece aveva costruito abusivamente ed era stato
perciò premiato dalla legge sul condono.".
"Partendo
dalla convinzione profonda che, la legge sull'abusivismo e peggio ancora
quella di disciplina dei piani di risanamento erano e sono ingiuste
nei confronti di chi è stato rispettoso della legge, si è messo in atto
un artificio urbanistico, che nel rispetto della legge ha lievemente
penalizzato tutti ma ha riscattato tutti quelli rispettosi della legge.
L'attenuazione del danno ha le sue origini nel PUC il quale prevede
in norma che, per i volumi abusivi e per i quali è stata fatta domanda
regolare in sanatoria e ricadenti nelle zone fortemente compromesse,
le aree di servizio sono individuate fuori dalla perimetrazione e tra
quelle che già il comune di Cagliari aveva individuato per servizi.
Inoltre la perimetrazione è stata estesa il più possibile per diluire,
se vogliamo utilizzare un parafrasare, il peccato sociale dell'abusivismo
col maggior numero di persone in modo da non danneggiarne solo un piccolo
gruppo, come invece sarebbe capitato nel caso dell'esproprio.
Per
questo motivo anche il piano di risanamento, pur essendo stato predisposto
prima dell'approvazione PUC non poteva legittimamente essere adottato
prima."
Perché
non ci parla del Piano Particolareggiato del Centro Storico, prossimamente
all'ordine del giorno dei lavori dell'amministrazione.
"E'
una domanda troppo complessa che meriterebbe una trattazione ampia e
separata. Le posso anticipare solo che prima dell'adozione sarà ampiamente
discusso per consentire la partecipazione delle persone interessate."
Circa
un anno fa è stato fatto circolare un documento, se non sbaglio a firma
di un certo "Comitato per il centro storico", che riguardava
il P.P. per il centro storico. Ci ricorda il senso di quel documento?
"Per
essere sincero non ricordo esattamente il contenuto di quel documento
e non ne ho conservato copia neanche a futura memoria. Sinteticamente
ricordo che mi veniva contestato (ndr: in qualità di assessore all'urbanistica),
in modo un tantino colorito, un comportamento di coerenza tenuto in
Consiglio Comunale a difesa di alcune scelte urbanistiche, fatte, valutate
e disquisite anche con tutti i proprietari delle aree soggette allo
stesso vincolo.
Non
potevo in sede di approvazione defini-tiva correre il rischio che il
piano venisse bloccato dalla Regione per disparità di trattamento. Il
fatto che poi il documento venga attribuito a persone del mio partito,
non può che avvalorare il mio comportamento, che a fronte dell'interesse
del singolo antepongo l'interesse di tutta la collettività."
Per
la via Nazionale sarà tutto da rifare? L'amministrazione Comunale ripristinerà
il doppio senso di marcia nonostante la carreggiata sia stata ristretta?
"Anche
se venissero demoliti ambedue i marciapiedi, in coscienza e tecnicamente,
ritengo che nella via nazionale non potrà essere ripristinato il doppio
senso.
Le
esperienze del passato hanno dimostrato che i cittadini che vivono nella
via Nazionale, se venisse ripristinato il doppio senso di circolazione,
sarebbero sottoposti a forte inquinamento acustico e atmosferico. Prevedo
che questi ricorreranno agli Enti competenti per vedere tutelata la
propria salute."
L'amministrazione
Comunale ha previsto la realizzazione di aree di parcheggio per il centro
storico?
"Le
esperienze di tutta Italia dimostrano che il centro storico, non è un
luogo di parcheggio di auto, bensì è un luogo che richiamandosi alle
tradizioni, dovrebbe consentire alla gente di incontrarsi e socializzare
senza il rischio di vedersi investito da un veicolo o non poter respirare
a causa degli scarichi delle macchine.
Un
area da destinare a parcheggio potrebbe essere il sottosuolo dell'attuale
piazzale di chiesa San Giorgio. Una tal spesa troverebbe giustificazione
solo nell'ambito di una valorizzazione globale del centro storico a
seguito di un'attenta analisi socioeconomica."
Il
piano del traffico è già stato predisposto? Quali sono o saranno le
linee guida del piano? Come verrà disimpegnato il traffico di attraversamento
(da Cagliari verso la SS 554 e da Selargius verso Quartu e viceversa)?
"No!
il piano è fermo ad una prima analisi dei poli di attrazione di mobilità,
l'assetto dev'essere ancora studiato. L'assetto generale comunque, dovrebbe
nascere a parer mio da un incontro di tutti gli amministratori dei comuni
della cintura di Cagliari con la Provincia e la Regione. Ma temo che
ancora si continui a pensare al proprio campanile."
Per
quanto a sua conoscenza, l'amministrazione Comunale di Selargius aveva
avuto dei contatti con quella di Quartucciu riguardo il senso unico
di circolazione nelle vie Roma e San Nicolò? Non crede che vi sia la
necessità di una più stretta cooperazione tra entità amministrative
contermini, riguardo certi aspetti del territorio?
"Non
mi risulta che vi sia stata un'intesa tra amministratori. Come conseguenza
dell'incomunicabilità tutti hanno disposto i sensi unici nelle arterie
di traffico, da e per Cagliari, aggravando le difficoltà per gli automobilisti.
Sul fatto che si trovi un accordo tra le parti, non metto limiti alla
Provvidenza ma sono molto sfiduciato. Gli unici accordi che si sono
trovati, scaturivano da grossi interessi economici. Non avendo Quartucciu,
molto peso politico l'unica alternativa che gli rimane è la strategia."
L'accordo
di programma, tra la Regione e le amministrazioni Comunali di Quartucciu
e Quartu, in base al quale si è iniziata la realizzazione del centro
commerciale Carrefour prevedeva anche la realizzazione della viabilità
prima dell'apertura dello stesso? Ma di che viabilità si tratta? Quella
che è stata realizzata finora?
"No!
quella realizzata non è quella prevista dall'accordo di programma. Affinché
venisse rispettato l'accordo di programma ho chiesto, in qualità di
assessore all'urbanistica, la nomina della commissione che doveva vigilare
sull'adempimento dell'accordo di programma, a distanza di qualche anno
non si è avuta ancora risposta.
L'apertura
del Carrefour è avvenuta, prendendo atto della volontà della Regione
di non voler intervenire affinché fossero rispettati i tempi e gli adempimenti.
Benché se ne dica, la Carrefour ha dato una boccata di respiro all'occupazione
giovanile. I piccoli negozi purtroppo avrebbero chiuso a causa della
presenza delle due Città Mercato di Cagliari e dalla miriade di supermercati
presenti nei Comuni di Selargius e Qaurtu S.Elena. Allo stato attuale
si realizzerà una strada che assomiglia a quella prevista nell'accordo
di programma."
Come
mai non è stata prevista la realizzazione di un incrocio a livelli sfalsati
sulla via delle serre? Ingegner Fois, non era possibile trovare un'altra
soluzione progettuale? Magari con l'addolcimento della penultima curva
in uscita verso Quartucciu?
"Una
soluzione definitiva della viabilità aveva ed ha molte incertezze legate
a diversi fattori. Tra questi, la disponibilità di finanziamento da
parte della Regione e la soluzione dello svincolo de "Is Pontis Paris"
ancora in fase di Studio.
Un
dato però è certo, con lo sviluppo edilizio previsto dal Piano Urbanistico
Comunale era naturale che la via delle Serre perdesse d'importanza.
Il piano ne prevede la chiusura di un senso e la strada sul canale di
Rio Is Cungiaus risulta quella più importante in un assetto definitivo.
Si deve avere il coraggio politico di ammettere che il disegno urbanistico
dato dagli amministratori presenti e passati di Quartucciu, prevede
per la via delle Serre una perdita d'importanza a vantaggio della Via
dell'acqua e di quella sul Rio Is Cungiaus."
L'abbattimento
delle barriere architettoniche rientra nei programmi a breve scadenza
dell'amministrazione comunale di Quartucciu?
"Compatibilmente
con le risorse spero si possa dare un segno di civiltà. Durante il mio
assessorato pur essendo una competenza dei Servizi Sociali ho fatto
in modo che diversi privati beneficiassero dei contributi regionale
per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Da
quattro anni ormai è una prassi per il comune di Quartucciu affiggere
i manifesti informativi." Quartucciu avrà la sua linea 18 del CTM (ex
ACT)?
"Il
percorso che molto probabilmente farà la linea 18 é avanti e indietro
tra la P.zza Mandas e la scuola materna in prossimità di Via delle Serre.
Il servizio sarà garantito nelle ore di massima punta: mattino, pranzo
e sera e costerà all'amministrazione comunale circa 110.000.000 di lire.
Le zone laterali alla Via Nazionale molto probabilmente saranno escluse."
E
per ciò che riguarda il collegamento della frazione di Sant'Isidoro
col centro cittadino?
"Attualmente
è garantito dalle corriere di Stevelli. Un collegamento più importante
sarà dato dall'importanza urbanistica ed edilizia che avrà Sant'Isidoro.
Le attuali leggi finanziarie non consentono molti margini di discrezionalità."
Come
si sta impegnando la nostra amministrazione riguardo l'area metropolitana?
Quale è la sua posizione personale?
"L'idea
generale sull'area metropolitana è di rifiuto, perché si vede in essa,
il tentativo del legislatore di rifare la "grande Cagliari" con la perdita
automatica del potere di autogoverno dei comuni che nel tempo hanno
ottenuto l'autonomia.
Personalmente
ritengo che l'Area Metropolitana debba essere un ente intermedio di
coordinamento dei servizi generali, trasporti, smaltimento rifiuti,
depurazione delle acque ecc. finalizzato all'abbattimento dei costi
di gestione."
Per
concludere, una domanda di rito: le piace l'idea di avere un aperiodico
di informazione tutto Quartucciaio?
"Si
e devo farti i complimenti per la qualità degli articoli che scrivi,
e delle interviste (ndr: chiaramente per merito degli intervistati).
Devo
però annotare che molti altri articoli sono un tantino di parte, soprattutto
quelli che attengono ai lavori consiliari.
Ma
forse non può che essere così."
Grazie Consigliere Fois, grazie Ingegner Fois. Spero vi siano molte
altre occasioni nelle quali poter leggere il suo pensiero e le sue opinioni
sulle pagine dei Quaderni di Quartucciu. Grazie Pierpaolo.
Gianni
Manis
(continua
sul prossimo numero, forse!)