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Quaderni di Quartucciu
Anno II - Numero 6 - Luglio 1998
 

 

Intervista all'Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Servizi Sociali

Scuola al primo posto
di Paola Argiolas

"Dobbiamo diventare concretamente Italiani attraverso la conoscenza della nostra tradizione isolana [....] noi vogliamo riconoscerci Sardi per essere veramente Italiani." Camillo Bellieni


Assessore Caredda, lei non è nuovo alla politica quartuccese.... Cos'è cambiato oggi rispetto al ruolo precedente che la vedeva come consigliere nella giunta Abis?

"Certamente un maggior impegno. Essere assessore comporta grandi sforzi per organizzare e amministrare il Comune."
"Mi piace e ci tengo a sottolineare che gran parte del lavoro viene agevolato anche grazie al buon funzionamento delle varie Commissioni Comunali."


Quali sono stati i problemi più urgenti che ha dovuto affrontare?

"Ho voluto dare priorità assoluta alla frazione di Sant'Isidoro dove già da novembre ho cercato di creare "la presenza dell'Amministrazione" attivando un centro sociale di aggregazione che avesse come obiettivo principale la socializzazione dei ragazzi, e perché no, anche di adulti, attraverso vari laboratori di disegno e pittura.

I partecipanti hanno risposto con entusiasmo a tali iniziative che li ha visti a detta loro, finalmente trovare un'alternativa al "bar".

Non solo, mi auguro che per il prossimo futuro Sant'Isidoro possa vantare di un suo centro di aggregazione sociale aperto tutto l'anno con diverse attività socioculturali."

"L'altro problema che ho voluto prendere in esame è stato quello relativo alla Scuola, cioè cercare una collaborazione continua e produttiva tra Scuola e Amministrazione Comunale.

In poco tempo siamo riusciti a rimettere in moto tutte le attività parascolastiche, dalla ludoteca all'apertura pomeridiana per due volte alla settimana della biblioteca e tutte le attività del Centro di Aggregazione Sociale. Certamente la strada è ancora lunga, ma questa mi sembra una buona partenza."


Quali criteri sono stati individuati per quanto riguarda l'appalto per la gestione del Campo Polisportivo? Perché gli orari in cui rimane aperta la struttura sono così limitati? Quali Società sportive sono presenti?

"È necessario precisare innanzitutto che non esiste nessun appalto di gestione ma che c'è stato solamente un appalto per la manutenzione.
A metà campionato di calcio si è reso necessario trasferire dal campo della 554 a quello di via delle serre la svolgimento del campionato di II categoria per una serie di problemi contingenti .... sarebbero troppo lunghi da elencare in questa sede."

"Alla struttura è possibile accedervi dalle 7.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; manca di personale addetto al controllo di vigilanza.

Le società sportive presenti sono: la "Libertas Quartucciu" di atletica e la "Polisportiva Quartucciu '87"."


Sulla situazione attuale di Casa Angioni si sente tanto vociferare. Mi spieghi perché?

"Quale situazione?"

Intendo: Casa Angioni è di proprietà del Comune?

"Dagli atti risulta proprietà del Comune dal 6 agosto 1990.
Le posso anche dire che questo spazio si è cercato, si cerca e si cercherà sempre di utilizzarlo nel migliore dei modi per tutte le manifestazioni culturali proposte dall'Amministrazione e dalle varie associazioni di Quartucciu."


Mi scusi ma non esiste un Regolamento per l'utilizzo?

"L'Assessorato e la Commissione stanno lavorando per regolamentarne l'utilizzo."


Complimenti per il concorso letterario indetto per i bambini della scuola elementare e i ragazzi della scuola media!
Considerando gli spunti a cui si sono ispirati gli alunni, vorrei chiederLe: l'Amministrazione si è già attivata o intende attivarsi per la valorizzazione dei siti turistici e archeologici?

"Certamente! L'Amministrazione cercherà di valorizzare tutto ciò che è presente nel nostro territorio sulle basi di precise programmazioni."


Non le rubo altro tempo. Mi consenta l'ultima domanda
Quali iniziative vorrebbe promuovere?

"Tante, ma una in particolare.
Riuscire ad attivare dei corsi di lingua sarda per riappropriarci delle radici culturali, sicuro che questi potrebbero dare una opportunità lavorativa ai giovani."

Grazie Assessore Caredda per la sua disponibilità e .... buon lavoro!

Paola Argiolas

 


 

Autonomia Scolastica
di Paola Argiolas

Venerdì 5 giugno, presso la scuola elementare di via Guspini a Quartucciu, si è tenuta una conferenza voluta da genitori e insegnanti per avere delucidazioni in riferimento alla "Bozza provvisoria del 4/03/1998 in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche".

Per avere orientamenti chiarificatori in merito è stato invitato l'ispettore scolastico Gabriele Uras. Egli ha spiegato come, in attesa di varare i regolamenti attuativi dell'Autonomia, il ministro Berlinguer ha promosso l'avvio dei primi passi dell'autonomia organizzativa e didattica, come previsto dal DM 765/97, che dà la possibilità di sperimentare nuove soluzioni riguardo: l'adattamento del calendario scolastico; flessibilità dell'orario; articolazione flessibile delle classi; organizzazione di iniziative di recupero e di sostegno; realizzazione di attività organizzate in collaborazione con "l'extrascuola"; attivazione di insegnamenti integrativi facoltativi; iniziative di continuità e di orientamento.

"Per comprendere meglio il tutto" -ha affermato l'ispettore Uras- "sarebbe necessario conoscere la Legge Bassanini". Poi ha proseguito elencando quali saranno i cambiamenti più significativi in materia di: personalità giuridiche; dotazione organica perequativa; obiettivi standard per tutti; piena autonomia didattica; riforma degli organi collegiali; maggiori responsabilità dei docenti e altro.

In altri termini, l'ispettore Uras ha affermato come nell'esercizio dell'autonomia la scuola è prima di tutto chiamata a rispondere alla domanda educativa, a garantire il diritto all'apprendimento e a porre gli specifici obiettivi funzionali al contesto-problema. "Insegnanti, studenti, genitori e, più in generale, la comunità e la società non possono eludere la domanda sul perché, sulle ragioni e sugli scopi dell'azione formativa. Chi assume le responsabilità dell'azione, che cosa fa e come (metodologie, organizzazione, strumenti, risorse) controllare i processi e i risultati ? Sono queste le domande alle quali risponde ogni intervento educativo-didattico inten-zionale e sistematico, professionalmente condotto. A maggior ragione, quindi, esse sono anche le domande che si affrontano nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica."

Su questo futuro scenario la redazione ha voluto sentire il parere dell'insegnante Anna Fois, in servizio presso la Scuola Elementare di Quartucciu, nonché impegnata attivamen-te nel sindacato CISL-Scuola, la quale si dichiara fiduciosa e pronta a questo nuovo -ma maturato- cambiamento scolastico, affermando che "non bisogna perdere questo treno se si vuole realmente rispondere alla domanda educativa delle pari opportunità offerte dall'Autonomia". Conclude dicendo che "il modello organizzativo - didattico che si intravede, soprattutto per la scuola di base, è quello che negli anni '80 era stato definito come "modulare", cioè basato sul lavoro collaborativo di un gruppo di docenti che condividono la responsabilità del percorso formativo di un gruppo di alunni".

Da questa breve analisi si evince una riflessione naturale: l'autonomia è sinonimo di flessibilità e di nuove opportunità formative, ma anche portatrice di una nuova mentalità più aperta rispetto al passato.

Essa pertanto può essere perseguita positivamente soltanto attraverso un processo graduale di crescita sul piano organizzativo e didattico, per non vanificare ancora una volta le legittime speranze e aspettative di tutti gli operatori della scuola.

Paola Argiolas


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