Approvati
in via definitiva i Piani di Risanamento Urbanistico
Arbuzzeri, Su Gregori, via Cirene e più.
di Gianni Manis
L'abusivismo
edilizio è per Quartucciu un annoso problema. Si racconta addirittura
che fu una "rivolta di abusivisti" a generare il processo autonomistico
del Paese dall'oppressore Kalaritano.
Scherzi
a parte, la Legge Regionale dell'11/10/1985 n.23 "Norme in materia
di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico
e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive ....", all'art.32
prevede:
1.
Qualora un insediamento edilizio sia stato realizzato in tutto o in
parte abusivamente, il rilascio della concessione in sanatoria per le
opere in esso comprese è subordinato all'approvazione di un Piano di
Risanamento Urbanistico (ndr, PRU) [....]
2.
I proprietari di immobili abusivi e i proprietari di superfici territoriali
non edificate ricadenti all'interno della perimetrazione [....] possono
riunirsi in consorzio volontario per partecipare all'attuazione, anche
parziale, dei PRU [....]
3.
La redazione e l'attuazione di PRU possono essere assegnate in concessione
ad imprese o associazioni di imprese o a loro consorzi [....]
4.
Si considera in via generale, insediamento edilizio realizzato in tutto
o in parte abusivamente l'insieme di unità immobiliari la cui densità
superi l'indice territoriale di 0.40 mc/mq.
Il
senso di tutto ciò potrebbe dirsi questo: se l'incidenza delle costruzioni
abusive rispetto a quella delle costruzioni non abusive è molto alta,
non ci sono urbanizzazioni tali da poter soddisfare la potenzialità
abitativa. In altre
parole: il dimensionamento di fogne, luce, strade e servizi di altro
ordine esistenti, non tiene conto delle costruzioni abusive e di coloro
che vi abitano. È allora necessario realizzare queste urbanizzazioni
o servizi, così da rendere queste zone ad alta incidenza di abusi edilizi
del tutto omogenee a qualunque altra zona del centro abitato di cui
fanno parte.
E
questo lo si fa, appunto, attraverso lo strumento urbanistico PRU.
I
Piani di Risanamento Urbanistico possono considerarsi come una sorta
di piani di lottizzazione, la cui definizione e pratica redazione è
complicata dal fatto che la perimetrazione non è a priori nota. Partendo
infatti da un numero di mc già edificati il perimetro del piano deve
conglobare ulteriori aree così da permettere il raggiungimento di determinati
standards urbanistici; ma queste ulteriori aree comportano ulteriori
mc da edificare, in funzione dell'indice territoriale imposto e dell'indice
fondiario medio incognito.
Il
tutto complicato ulteriormente da quelli che, in breve, potrebbero definirsi
aspetti di carattere tecnico-formale: ogni volta che un aspetto progettuale
presenta più soluzioni possibili, il progettista altro non può fare
che prospettarle all'amministrazione; questa, in virtù del mandato conferitole
dai cittadini, deve operare la scelta ovvero -in base alle proprie idee,
ai propri valori, al proprio credo politico- deve dire quale tra le
soluzioni tecniche possibili è quella "buona per la comunità".
E
se poi si tiene conto del fatto che ai cittadini, proprietari di immobili
ricadenti nel piano, viene chiesta la piena e volontaria adesione al
piano è chiaro che tra il pensare un PRU e la sua effettiva attuazione
può accadere di tutto: nuovi proprietari, nuovi condoni edilizi, nuove
maggioranze, nuove opposizioni e dunque diverse idee, diversi valori,
diversi concetti di "buono per la comunità".
E
intanto la gente, molto spesso, non capisce perché i PRU, come qualunque
altro piano a Quartucciu, devono avere una decantazione ultradecennale
prima d'essere approvati. Sa
però che il terreno o il lastrico solare, dove prevedeva di costruirsi
la casa per sposarsi, è "bloccato"!
Con
delibera n.63 del 6 agosto 1998 il Consiglio Comunale, presenti 15 dei
17 Consiglieri, ha approvato all'unanimità il "Piano di Risanamento
Urbanistico Arbuzzeri-Su Gregori-via Cirene e più".
Soddisfazione
traspare dalle parole dichiarate in Consiglio da alcuni esponenti: ·
Artizzu Umberto (Socialisti Democratici Italiani) - maggioranza: "mi
dichiaro soddisfatto sull'esito del lavoro fatto; esso è infatti il
risultato di confronti e chiarimenti con l'opposizione verso la quale
la maggioranza ha voluto imprimere una svolta rispetto a quanto avveniva
precedentemente." ·
Murru
Paolo (Federazione Democratica) - opposizione: "mi dichiaro soddisfatto
e orgoglioso per aver contribuito con spirito di collaborazione ad approvare
un atto così importante." ·
Fanti
Giuseppe (Unione Democratica per la Repubblica) - maggioranza: "anch'io
mi dichiaro orgoglioso di aver potuto contribuire alla definizione di
un provvedimento fondamentale."
Non
sembri facile demagogia il dire che con l'approvazione di un nuovo piano
urbanistico si è tutti un po' più ricchi, perché ogni nuovo piano è
un impulso al rilancio dell'edilizia e dunque alla creazione di nuovo
lavoro: tecnici, muratori, fabbri, falegnami, rivenditori, trasportatori,
agenzie immobiliari .... sono solo alcune delle figure coinvolte nel
processo edilizio.
E
poi, quando molte nuove case vengono costruite e abitate, la popolazione
della città cresce e con essa cresce la domanda di beni e servizi; vengono
rimessi in circolazione quei soldi che altrimenti sarebbero rimasti
chiusi nelle banche, cresce il commercio, si creano nuovi bisogni e
nuove infrastrutture per soddisfarli.
Insomma,
ogni volta che si incide sullo sviluppo urbanistico del territorio si
incide anche sullo sviluppo economico e sociale della comunità che tale
territorio abita. Ecco che pertanto, senza entrare in merito alle singole
scelte, non si può non esserne soddisfatti ogni volta che si perviene
all'approvazione di piano urbanistico, in quanto essa rappresenta un
ulteriore passo verso lo sviluppo programmato del territorio.
Le
norme contenute nel Piano di Risanamento Urbanistico hanno valore di
modifiche sostanziali al Piano Urbanistico Comunale e, come queste,
non possono accontentare tutti.
É
idea di chi scrive che, così come avvenuto in questa occasione, solo
con un sereno e fattivo confronto tra le forze politiche presenti in
Consiglio, con lo spirito di collaborazione tra Sindaco e componenti
la Commissione Urbanistica e, soprattutto, adottando scelte essenzialmente
tese al raggiungimento della crescita urbanistica e sociale è possibile
superare gli inevitabili malcontenti che il governo del territorio genera
e dunque pervenire all'approvazione dei piani urbanistici, nell'interesse
di tutti i concittadini.
G.Ma.
A
nome di tutta la redazione, giungano i più sinceri ringraziamenti all'Ingegnere
Angelo Spettu per la grande disponibilità e per il contributo di esperienza
dato.
Gianni
Manis