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Quaderni di Quartucciu
Anno II - Numero 7 - Ottobre 1998
 

 

Approvati in via definitiva i Piani di Risanamento Urbanistico
Arbuzzeri, Su Gregori, via Cirene e più.
di Gianni Manis

L'abusivismo edilizio è per Quartucciu un annoso problema. Si racconta addirittura che fu una "rivolta di abusivisti" a generare il processo autonomistico del Paese dall'oppressore Kalaritano.

Scherzi a parte, la Legge Regionale dell'11/10/1985 n.23 "Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive ....", all'art.32 prevede:

1. Qualora un insediamento edilizio sia stato realizzato in tutto o in parte abusivamente, il rilascio della concessione in sanatoria per le opere in esso comprese è subordinato all'approvazione di un Piano di Risanamento Urbanistico (ndr, PRU) [....]

2. I proprietari di immobili abusivi e i proprietari di superfici territoriali non edificate ricadenti all'interno della perimetrazione [....] possono riunirsi in consorzio volontario per partecipare all'attuazione, anche parziale, dei PRU [....]

3. La redazione e l'attuazione di PRU possono essere assegnate in concessione ad imprese o associazioni di imprese o a loro consorzi [....]

4. Si considera in via generale, insediamento edilizio realizzato in tutto o in parte abusivamente l'insieme di unità immobiliari la cui densità superi l'indice territoriale di 0.40 mc/mq.

Il senso di tutto ciò potrebbe dirsi questo: se l'incidenza delle costruzioni abusive rispetto a quella delle costruzioni non abusive è molto alta, non ci sono urbanizzazioni tali da poter soddisfare la potenzialità abitativa. In altre parole: il dimensionamento di fogne, luce, strade e servizi di altro ordine esistenti, non tiene conto delle costruzioni abusive e di coloro che vi abitano. È allora necessario realizzare queste urbanizzazioni o servizi, così da rendere queste zone ad alta incidenza di abusi edilizi del tutto omogenee a qualunque altra zona del centro abitato di cui fanno parte.

E questo lo si fa, appunto, attraverso lo strumento urbanistico PRU.

I Piani di Risanamento Urbanistico possono considerarsi come una sorta di piani di lottizzazione, la cui definizione e pratica redazione è complicata dal fatto che la perimetrazione non è a priori nota. Partendo infatti da un numero di mc già edificati il perimetro del piano deve conglobare ulteriori aree così da permettere il raggiungimento di determinati standards urbanistici; ma queste ulteriori aree comportano ulteriori mc da edificare, in funzione dell'indice territoriale imposto e dell'indice fondiario medio incognito.

Il tutto complicato ulteriormente da quelli che, in breve, potrebbero definirsi aspetti di carattere tecnico-formale: ogni volta che un aspetto progettuale presenta più soluzioni possibili, il progettista altro non può fare che prospettarle all'amministrazione; questa, in virtù del mandato conferitole dai cittadini, deve operare la scelta ovvero -in base alle proprie idee, ai propri valori, al proprio credo politico- deve dire quale tra le soluzioni tecniche possibili è quella "buona per la comunità".

E se poi si tiene conto del fatto che ai cittadini, proprietari di immobili ricadenti nel piano, viene chiesta la piena e volontaria adesione al piano è chiaro che tra il pensare un PRU e la sua effettiva attuazione può accadere di tutto: nuovi proprietari, nuovi condoni edilizi, nuove maggioranze, nuove opposizioni e dunque diverse idee, diversi valori, diversi concetti di "buono per la comunità".

E intanto la gente, molto spesso, non capisce perché i PRU, come qualunque altro piano a Quartucciu, devono avere una decantazione ultradecennale prima d'essere approvati. Sa però che il terreno o il lastrico solare, dove prevedeva di costruirsi la casa per sposarsi, è "bloccato"!

Con delibera n.63 del 6 agosto 1998 il Consiglio Comunale, presenti 15 dei 17 Consiglieri, ha approvato all'unanimità il "Piano di Risanamento Urbanistico Arbuzzeri-Su Gregori-via Cirene e più".

Soddisfazione traspare dalle parole dichiarate in Consiglio da alcuni esponenti: · Artizzu Umberto (Socialisti Democratici Italiani) - maggioranza: "mi dichiaro soddisfatto sull'esito del lavoro fatto; esso è infatti il risultato di confronti e chiarimenti con l'opposizione verso la quale la maggioranza ha voluto imprimere una svolta rispetto a quanto avveniva precedentemente." ·

Murru Paolo (Federazione Democratica) - opposizione: "mi dichiaro soddisfatto e orgoglioso per aver contribuito con spirito di collaborazione ad approvare un atto così importante." ·

Fanti Giuseppe (Unione Democratica per la Repubblica) - maggioranza: "anch'io mi dichiaro orgoglioso di aver potuto contribuire alla definizione di un provvedimento fondamentale."

Non sembri facile demagogia il dire che con l'approvazione di un nuovo piano urbanistico si è tutti un po' più ricchi, perché ogni nuovo piano è un impulso al rilancio dell'edilizia e dunque alla creazione di nuovo lavoro: tecnici, muratori, fabbri, falegnami, rivenditori, trasportatori, agenzie immobiliari .... sono solo alcune delle figure coinvolte nel processo edilizio.

E poi, quando molte nuove case vengono costruite e abitate, la popolazione della città cresce e con essa cresce la domanda di beni e servizi; vengono rimessi in circolazione quei soldi che altrimenti sarebbero rimasti chiusi nelle banche, cresce il commercio, si creano nuovi bisogni e nuove infrastrutture per soddisfarli.

Insomma, ogni volta che si incide sullo sviluppo urbanistico del territorio si incide anche sullo sviluppo economico e sociale della comunità che tale territorio abita. Ecco che pertanto, senza entrare in merito alle singole scelte, non si può non esserne soddisfatti ogni volta che si perviene all'approvazione di piano urbanistico, in quanto essa rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo programmato del territorio.

Le norme contenute nel Piano di Risanamento Urbanistico hanno valore di modifiche sostanziali al Piano Urbanistico Comunale e, come queste, non possono accontentare tutti.

É idea di chi scrive che, così come avvenuto in questa occasione, solo con un sereno e fattivo confronto tra le forze politiche presenti in Consiglio, con lo spirito di collaborazione tra Sindaco e componenti la Commissione Urbanistica e, soprattutto, adottando scelte essenzialmente tese al raggiungimento della crescita urbanistica e sociale è possibile superare gli inevitabili malcontenti che il governo del territorio genera e dunque pervenire all'approvazione dei piani urbanistici, nell'interesse di tutti i concittadini.

G.Ma.

A nome di tutta la redazione, giungano i più sinceri ringraziamenti all'Ingegnere Angelo Spettu per la grande disponibilità e per il contributo di esperienza dato.

Gianni Manis

 


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